Perché le persone sono ostili all'energia nucleare?

Perché le persone sono ostili all'energia nucleare?

Avvocato Atomico
volantino della seconda metà dell'ottocento contro l'elettrificazione. Come potete vedere l'elettricità veniva rappresentata come pericolosa, demoniaca e mortale

Post originale su FB: https://www.facebook.com/AvvocatoAtomico/posts/120234649642734

Ovviamente si tratta di una domanda con moltissime risposte, ma possiamo provare ad elencare le principali:

  1. l'impronta lasciata nell'immaginario collettivo dagli incidenti radiologici di Chernobyl e Fukushima;
  2. la paura immotivata delle radiazioni;
  3. l'idea che le scorie radioattive siano un problema assolutamente ingestibile;
  4. preoccupazioni relative a costi e tempi;
  5. l'idea che il nucleare non sia necessario perché possiamo mandare avanti il mondo con le energie rinnovabili - idea che viene alimentata anche grazie a campagne pubblicitarie ingannevoli finanziate dalle compagnie petrolifere;
  6. timori legati alla proliferazione militare;
  7. l'idea che in Italia si facciano le cose in maniera troppo superficiale e in barba alle regole per dotarci di una tecnologia così complessa.

Ora, ognuna di queste risposte si basa in realtà su presupposti che vanno dal falso all'assurdo, e uno degli obiettivi di questa pagina è fornire a tutti i lettori argomenti e fonti per confutare le percezioni sbagliate della gente.

Ma basterà? Non è affatto detto, perché in realtà il vero motivo per cui le persone hanno paura dell'energia nucleare non è nessuno di quelli elencati: questi ultimi sono solo un modo di razionalizzare la cara, vecchia paura dell'ignoto.

Il desiderio di tenersi stretto ciò che si conosce, a costo di sacrificare il progresso scientifico e sociale, pur di non doversi avventurare in terreni sconosciuti, è la ragione profonda per cui le persone non si fidano dell'energia nucleare.

L'energia atomica fa paura perché è qualcosa di cui la maggior parte delle persone non comprende il funzionamento: sole, acqua e vento sono presenti nella nostra vita di tutti i giorni, l'Uranio no; la combustione dei combustibili fossili sappiamo come funziona, dalla carbonella per la grigliata alla benzina della macchina al fornello a gas, mentre per sapere come funziona una fissione nucleare bisogna averlo studiato.

Dal punto di vista storico non si tratta di una novità: le persone sono sempre state ostili al progresso, e lo hanno sempre dipinto come pericoloso, demoniaco e portato avanti nell'interesse dei pochi contro i molti.

È qualcosa che oggi vediamo anche con il 5G, seppure in misura minore rispetto all'energia nucleare (questo perché le reti mobili sono comunque utilizzate da tutti), che porta le persone ad avere il terrore dell'aereo (nonostante sia il mezzo più sicuro da tutti i possibili punti di vista), che alimenta l'antivaccinismo e la diffidenza nei confronti degli OGM.

In passato le persone hanno protestato contro le lavatrici (sostenendo che i capi lavati in lavatrice portavano malattie della pelle), contro i frigoriferi, contro i veicoli a motore e contro l'elettricità.

Per questo per liberare le persone della loro paura del nucleare non basta confutare le argomentazioni con cui la razionalizzano, occorre saper parlare anche al loro lato emotivo.

Come? In parte raccontando loro delle storie appassionanti, e in parte sapendo spiegare il funzionamento dell'energia nucleare in maniera semplice, fino a quando la familiarità non avrà ragione della paura.

In foto: volantino della seconda metà dell'ottocento contro l'elettrificazione. Come potete vedere l'elettricità veniva rappresentata come pericolosa, demoniaca e mortale.

-Luca

Ma il nucleare non è pericoloso?


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