Da dove prendiamo le informazioni che pubblichiamo su questa pagina?

Da dove prendiamo le informazioni che pubblichiamo su questa pagina?

<br/>Avvocato Atomico

Articolo originale su FB: https://www.facebook.com/AvvocatoAtomico/posts/212271670439031

Il lavoro del divulgatore è un lavoro di traduzione, che serve a rendere accessibile ad un pubblico più ampio quelli che sono i dati scientifici che sono reperibili nei paper e nelle riviste di settore, quasi sempre espressi in un linguaggio tecnico, quando non direttamente matematico.

Per questo il divulgatore non può essere solo una persona capace a comunicare, ma deve anche essere una persona in grado di capire un articolo scientifico.

Il divulgatore, inoltre, deve essere in grado di riassumere il contenuto di decine di ricerche in articoli fruibili in pochi minuti, e questa è forse la parte più difficile.

A volte ci viene chiesto perché non mettiamo sempre le fonti nei nostri articoli, la risposta è che sarebbero decine e decine di link che renderebbero illeggibile il testo. Ma visto che in questi giorni siamo in polemica con uno Youtuber che pensa che 20 minuti di video (in cui si afferma anche che i reattori nucleari emettono metano) siano sufficienti ad avere ragione contro decenni di studi - inclusi quelli degli autori di questa pagina - abbiamo deciso di fare un post (che sarà allegato alle FAQ) in cui riportiamo qualche fonte.

Innanzitutto, quando diciamo che le rinnovabili intermittenti da sole NON consentono di decarbonizzare una rete elettrica non lo diciamo perché "odiamo le rinnovabili" (ci hanno accusati anche di questo), bensì perché è un fatto:

Anche quando parliamo dei problemi legati allo storage di energia, parliamo di FATTI:

Che l'energia nucleare abbia un impatto positivo sulla decarbonizzazione è un altro fatto, così come riconosciuto anche dall'IPCC:

E questo vale anche per l'Italia:

E infatti tutti gli scenari di decarbonizzazione da qui al 2050 prevedono un aumento della capacità di generazione di energia nucleare che si attesta come minimo ad un fattore 2,6 - vale a dire che bisognerà più che raddoppiare il numero di reattori nel mondo.

Anche il fatto che le scorie nucleari si possono stoccare in sicurezza o riciclare è assolutamente accertato:

Così come è accertato che anche il worst case scenario di dispersione radioattiva da un deposito di scorie non presenterebbe rischi per la salute umana:

Anche quando parliamo dei costi del nucleare, ci basiamo su dati scientifici:

Queste invece sono un po' di fonti sui reattori modulari: 

Il nucleare, come ripetiamo spesso, NON presenta problemi di sicurezza:

E l'impatto dei due incidenti che ci sono stati è stato largamente esagerato.

A questo proposito potete anche ascoltare qualche intervento della dottoressa Geraldine Thomas, direttrice del dipartimento di biologia molecolare all'Imperial College di Londra, direttrice della Chernobyl Tissue Bank, universalmente considerata tra le massime autorità in merito alle radiazioni e ai danni che queste possono o non possono causare:

Anche il fatto che la fusione nucleare non arriverà prima di diversi decenni è purtroppo una realtà alla quale dobbiamo rassegnarci:

Mentre c'è già più speranza per altre tecnologie:

Se poi volete approfondire ulteriormente determinati argomenti, potete trovare materiali sul sito della IAEA:

Sul sito del Nuclear Energy Institute:

Su quello del dipartimento dell'Energia americano:

Su World Nuclear:

Sul sito dell'UNSCEAR:

Queste ovviamente sono solo una parte delle letture che gli autori di questa pagina si smazzano per essere sicuri di fornire un'informazione scientifica di qualità e priva di bias; tutti i paper che abbiamo linkato hanno passato la revisione paritaria (peer review) - che, mi rendo conto, non è proprio come avere 100k followers su YouTube, ma la scienza purtroppo non è democratica.

Buon Natale a tutti.

-Luca

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