V2Y1 | Classroom Of The Elite

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Capitolo 1 - Parte 3
TL: asdnathan | Editor: Krammeth


 A differenza della pausa pranzo, il tempo trascorso dopo le lezioni è stato sorprendentemente piacevole, poiché non dovevo preoccuparmi di interagire con nessuno. Anche se fossi tornato direttamente ai dormitori, non mi sarei fatto notare perché lo avrebbero fatto anche molti altri studenti. C'è del merito nell'essere in grado di svanire come un ninja in mezzo alla folla. Se mi avvicinassi alle spalle di un gruppo di amici, potrei far finta di essere uno di loro.

"...Che tristezza."

Ero abbastanza soddisfatto di me stesso per essere stato in grado di fingere così abilmente di avere degli amici, ma di fatto non c'era nessuno in questa scuola che prestasse attenzione alla mia finzione in primo luogo.

"Sudō. Devo parlarti di qualcosa. Ti aspetto in aula insegnanti." disse Chabashira-sensei a Sudō, che stava cercando frettolosamente di andarsene dall’aula.

"Eh? Cosa vuoi da me? Adesso ho gli allenamenti di basket."

Sudō aprì svogliatamente la sua borsa per mostrare la divisa sportiva all'interno.

"Ho già parlato con il referente. Non sei costretto, ma poi dovrai subirne le conseguenze."

Le parole minacciose di Chabashira-sensei misero in difficoltà Sudō.

"Cosa? Sarà una cosa veloce?"

“Dipende tutto da te. Più a lungo rimani qui, più tempo perdi."

Con queste parole, sembrava che non avesse altra scelta che darle retta.

Schioccando la lingua, Sudō seguì Chabashira-sensei fuori dall'aula.

"Pensavo che fosse cambiato, ma a quanto pare Sudō è lo stesso di sempre. Non sarebbe meglio se venisse espulso?"

Non avevo idea di chi stesse parlando, ma alcune persone della nostra classe stavano borbottando fra di loro. Pensavo che dopo l’ultimo esame avessimo rafforzato il legame della nostra classe come gruppo, ma deve essere stata la mia immaginazione. Era un vero peccato.

"Anche tu pensi che sarebbe meglio se Sudō-kun venisse espulso?"

Mentre parlava, Horikita aveva iniziato a mettere i suoi libri di testo nella sua borsa. Probabilmente non c'erano molti studenti che portavano sempre i loro libri di testo in classe per ripassare e prepararsi per la prossima lezione. A volte sa essere fin troppo seria.

"Non credo proprio. E tu, Horikita? Sei stata l'unica persona in classe ad aver dato una mano a Sudō."

"Hmm. Beh, ancora non sappiamo quanti punti classe otterremo." rispose lei, disinteressata.

Nel momento in cui Sudō era sul punto di venir espulso durante l’esame intermedio, Horikita gli aveva dato una mano abbassando intenzionalmente il proprio punteggio e spendendo punti privati per acquistargli un voto d’esame che gli aveva concesso di evitare l’espulsione. Non avevo la minima idea che sarebbe stata capace di fare qualcosa del genere.

Ci siamo alzati dai nostri posti nello stesso momento e siamo usciti insieme dall'aula. Di tanto in tanto tornavamo insieme ai dormitori, anche se non riuscivo a ricordare quando fosse iniziato quel rituale. Dato che non pranzavamo insieme, né tantomeno uscivamo insieme, l'ho trovato strano. L’unica cosa che abbiamo in comune è l’avere lo stesso tragitto per tornare al dormitorio. Probabilmente era per questo che camminavamo insieme.

"Sono un po' preoccupata per quello che ha detto Chabashira-sensei questa mattina." ha detto Horikita.

"Riguardo al ritardo d’importazione dei nostri punti?"

"Sì. Ha detto che c'erano dei problemi, ma questo è un problema della scuola, o un problema di noi studenti? Se fosse quest’ultimo, allora …"

"Ci stai pensando troppo. Ultimamente non abbiamo causato problemi. Lo ha detto lei stessa. Dubito che la 1-D sia l'unica in questa situazione. In sintesi, è la scuola ad avere un problema."

Se il problema è così grande da causare preoccupazione, allora ad aver subito ritardi nell'importo sono almeno tutte le classi del primo anno, e quindi la probabilità che sia la 1-D la causa è piuttosto bassa...

Almeno così mi auguro...

"Spero che sia così. Dopotutto i problemi incidono direttamente sui nostri punti."

Horikita aveva trascorso ogni singolo giorno a pensare a come incrementare i nostri punti. Non era interessata ai punti privati, ovviamente, ma ai punti di classe. Voleva arrivare in classe A. Non direi che fosse impossibile, ma al momento era un traguardo troppo lontano.

Tuttavia, avevamo ancora speranza. Se Horikita scoprisse un metodo affidabile per aumentare i nostri punti, sarebbe un enorme vantaggio per la 1-D. Inoltre, i nostri compagni di classe avrebbero riposto più fiducia in Horikita e lei inizierebbe a fare amicizia. Era una situazione vantaggiosa per tutti.

"A proposito, dovresti partecipare alla chat di gruppo. Sei l'unica che non ne fa parte."

Tirai fuori il cellulare e aprii l'app della chat di gruppo. Avevamo invitato Horikita a partecipare dopo l'esame intermedio. Dato che odiava interagire con gli altri, Kushida pensava che avrebbe partecipato se era solamente una chat di gruppo. Tuttavia, nonostante i nostri sforzi, Horikita non partecipò affatto.

"Non ne ho alcun interesse. Inoltre, tengo le mie notifiche spente. "

"È così?"

Beh, a quanto pare non aveva intenzione di farne parte in primo luogo.

Probabilmente non aveva eliminato l'app perché, se lo avesse fatto, una notifica sarebbe stata inviata a Kushida e al resto del gruppo. Horikita era libera di decidere per conto suo se partecipare, quindi non insistetti ulteriormente. Ad ogni modo, non ero veramente qualificato per giudicare.

"Ultimamente sei stato piuttosto loquace, Ayanokōji-kun."

"Veramente? Pensavo di essere sempre stato così."

"È una leggera differenza, ma sei cambiato."

Anche se non avevo intenzione di cambiare, probabilmente avevo subito una leggera trasformazione da quando avevo messo piede in questa scuola.

Soprattutto per come vado d'accordo con Horikita— beh, non direi che andavamo d'accordo, ma, stranamente, non mi sentivo a disagio con lei. Se fosse stata un'altra ragazza, probabilmente non avrei potuto conversare normalmente, e sarei diventato irrequieto.

Ecco perché parlavo solo con persone a cui ero vicino. Più di ogni altra cosa, però, ero grato che tra noi il silenzio non peggiorava l'umore.

"Qualcosa ti ha fatto cambiare?"

"Chissà. Beh, se dovessi pensare a un motivo, credo che semplicemente mi sono abituato alla vita scolastica e ho fatto alcuni amici. Inoltre, Kushida è stata probabilmente un fattore cruciale."

Se ero solo con un gruppo di ragazzi, o parlavamo a malapena o non parlavamo affatto. Se Kushida era in giro, invece, c’era sempre qualcuno che prendeva l’iniziativa e l'umore collettivo si illuminava.

"Sembra che tu vada abbastanza d'accordo con Kushida-san. Non ti dà fastidio, soprattutto sapendo del suo altro lato?"

''Ammetto di aver trovato scioccante quando ha detto che ti odiava, Horikita. Ma penso che sia naturale che tutti abbiano persone che amano e persone che odiano. Non ha senso preoccuparsene. Voglio dire, fai ancora finta di andare d'accordo con Kushida-san anche se ha detto che ti odia, non è vero?"

"Hmm. Beh, potresti avere ragione. D’altronde ti odio anch'io, Ayanokōji-kun, eppure ti parlo normalmente. Non mi importa molto."

"Hey..."

Che diamine? Non c’era bisogno di dirmelo in faccia...

"Questo è quello che sto cercando di dire. Se qualcuno dichiara di odiare un'altra persona, va bene, ma se qualcuno dichiara di odiarti, non ti senti un po' male?" lei chiese.

"… Mi stavi mettendo alla prova?"

“Non lo so, l’ho fatto?” Mentre lo disse, Horikita iniziò a pettinarsi i capelli in modo completamente forzato.

"Non ho alcuna intenzione di intralciarla, ma io e Kushida-san siamo come l'acqua e l'olio. Penso che non ci sia alcun bisogno di associarmi a lei."

In altre parole, probabilmente non si sarebbe unita a una chat di gruppo con Kushida dentro.

"Innanzitutto, perché ti odia?" Ho chiesto.

Non avevano avuto molti contatti dall'inizio della scuola. Quindi ha iniziato a odiare Horikita nel momento in cui si sono incontrate? Voglio dire, Kushida ha detto che il suo obiettivo era andare d'accordo con tutti in classe.

"Chi lo sa? Probabilmente nemmeno lei sa molto di me."

Anche se fosse così, ho il sospetto che c'era qualcosa tra Kushida e Horikita.

"Se sei così curioso, perché non glielo chiedi tu stesso direttamente?" Ha chiesto Horikita.

Era impossibile. Kushida Kikyō è normalmente una ragazza dolce e angelica, ma mi ha mostrato accidentalmente un lato diverso di lei. Era difficile persino da immaginare avendo visto il suo sorriso gentile e sentito il suo tono di voce, ma ancora ricordo le sue parole di quel giorno. Probabilmente Horikita non ne era al corrente.

"Non c'è bisogno. Sto bene con la Kushida che abbiamo adesso." dissi.

"Sei consapevole che quello che hai appena detto è davvero disgustoso?"

"Si."

Anche se ero io ad aver pronunciato quelle parole, mi sentivo disgustato da me stesso.


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