V2Y1 | Classroom Of The Elite
Capitolo 1 - Parte 4TL: asdnathan | Editor: Krammeth
Dopo una bella cena nella mensa del dormitorio, tornai in camera mia. Lì, presi il telefono e controllai il saldo residuo. Mi rimanevano 8.320 punti privati. Non erano cambiati da stamattina. Considerando che avevamo iniziato l'anno scolastico con 100.000 punti, questo era un importo incredibilmente basso. Ero quasi andato in bancarotta solo per comprare il punto per il test di Sudō.
"Sarebbe fantastico se avessimo i nostri 87 punti", mormorai.
(NdT: punti classe che, moltiplicati per 100, si ottengono i punti privati)
In yen, sarebbero 8700 yen. Anche se non era abbastanza, erano comunque un sacco di soldi.
"Salvami, Ayanokōji!"
Mentre giocavo con il cellulare, la porta si aprì improvvisamente. Era Sudō con il viso tutto rosso.
"Perché sei qui? O per meglio dire, come sei entrato?"
Ricordo di aver chiuso a chiave quando sono tornato in camera mia. Non penso di averlo dimenticato, perché avevo fatto un'abitudine. Aveva forse sfondato il muro? Per sicurezza, controllai se la mia porta fosse rotta, ma sembrava completamente a posto.
"Questa è la stanza in cui si riunisce il nostro gruppo, no? Quindi abbiamo deciso di creare una copia della chiave. Non lo sapevi? Anche tutti gli altri membri del gruppo ne hanno una."
Mentre lo disse, fece roteare spudoratamente la chiave che aveva in mano.
"Com’è che sono venuto a conoscenza di questo fatto estremamente importante soltanto ora?" borbottai.
Sembrava che la mia stanza non fosse più un luogo sicuro. Gli altri potevano invaderla ogni volta che volevano.
''Comunque, lascia perdere. Sono in guai seri! Devi aiutarmi!" disse in agonia.
"No, non posso lasciar perdere. Consegnami la chiave."
"Eh? Perché? L'ho comprata con i miei punti. È mia."
Che razza di argomentazione illogica sarebbe? Un crimine rimane comunque un crimine, indipendentemente da quello che dici. Anche se siamo amici, non significa che possa fare quello che vuole.
"Se hai bisogno di un consiglio o sei preoccupato per qualcosa, perché non chiedi a Ike o Yamauchi?"
“Non posso chiederglielo. Sono stupidi.” Mentre lo disse, Sudō si sedette a terra.
“Compra un tappeto. Mi fa male il sedere.” mormorò.
Non avevo punti da sprecare per gli interni. Anche se apparentemente la mia stanza era stata designata come luogo d'incontro del nostro gruppo, non ci eravamo più riuniti dopo la festa. Anche se fossi uscito a comprare un tappeto, sarei stato l'unico a usarlo.
Solo immaginarlo era surreale.
Mentre mi alzavo per preparare il tè, il campanello suonò. La persona affacciata all’ingresso era Kushida, la Madonna della 1-D. Era carina come sempre. Vide Sudō, che era ancora seduto sul mio pavimento.
"Oh, Sudō-kun è già qui." disse.
''Ehi, Kushida, voglio chiederti una cosa. Hai anche tu una copia della chiave della mia stanza?"
"Sì la ho. Così che potessimo vederci qui ... Aspetta, non lo sapevi, Ayanokōji-kun?"
Prese una chiave dalla borsa e me la mostrò. Era identica alla mia. Apparentemente Kushida pensava che avessi dato il mio permesso.
"Umm, beh... devo per caso restituirtela?" Si scusò consegnando la sua chiave.
"No, va bene. Non avrebbe senso se fossi l'unica a restituire la chiave. Sudō non sembra intenzionato a cedere la sua."
Comunque, andava veramente bene che Kushida l’avesse? Suppongo che nella parte delirante del mio cervello, dandole una chiave, mi faceva sentire come se fosse la mia ragazza. Gli uomini sono certamente creature subdole.
"Visto che è arrivata anche Kushida, possiamo passare all'argomento in questione?" Chiese Sudō.
"Beh… Non possiamo farci niente. Allora, di cosa hai bisogno di parlare?"
Dopo aver messo piede nella mia stanza, non potevo semplicemente scacciarli senza mezzi termini. Sudō iniziò a parlare lentamente, con un'espressione mite.
''Ricordate che oggi sono stato chiamato dalla nostra professoressa? Beh, è... Uh... La verità è... Potrei essere sospeso da scuola. E anche per molto tempo..."
"S-sospeso?"
Questo era inaspettato. Rispetto a come si era comportato all'inizio dell'anno, Sudō si era comportato piuttosto bene ultimamente. Non dormiva in classe né parlava durante le lezioni e stava andando bene nelle sue attività di club.
"Per caso hai insultato Chabashira-sensei?" Chiesi.
Sudō era rimasto sconvolto quando Chabashira-sensei gli aveva impedito di andare agli allenamenti di basket. Con questo in mente, poteva aver detto qualcosa di spericolato.
"Non è questo."
''Allora cosa? L'hai afferrata per il colletto e minacciata di ucciderla o qualcosa del genere?"
"Non è nemmeno questo."
Un'altra negazione. Non me lo aspettavo.
"Probabilmente è peggio di quanto pensiate …"
Le mie prime due ipotesi erano piuttosto serie, ma se era ancora peggio, allora …
''Oh, ho capito, Ayanokōji-kun. Ha brutalmente picchiato Chabashira-sensei e poi le ha sputato addosso!" Gridò Kushida.
"Sei crudele. Voglio dire, le tua idea è troppo crudele, Kushida!"
"Ah ah, sto solo scherzando! Sudō-kun non andrebbe così lontano."
Anche se mi aspettavo che Sudō negasse immediatamente quello che aveva detto, in realtà sembrava scioccato dalla battuta di Kushida. Quella era la prova che c’era davvero qualcosa che non andava.
"Qual è il problema?" Ho chiesto.
''A dirvi la verità, ieri ho picchiato alcuni ragazzi della 1-C e prima la professoressa mi ha detto che potrei essere sospeso... probabilmente è la mia punizione per questo."
Sorpresa dalle parole di Sudō, Kushida mi lanciò inconsciamente uno sguardo. Non riuscivo a credere che che Sudō si fosse messo di nuovo nei guai. Che le mie preoccupazioni fossero fondate?
''Li hai picchiati... Allora, uh, perché l'hai fatto?" Chiesi.
"Per tua informazione, non è colpa mia, ok? Erano quegli idioti della 1-C ad aver iniziato dopo avermi provocato. Ho solo risposto al loro tentativo di provocarmi. E poi dicono che sono stato io ad aver iniziato. Sono un branco di bugiardi."
A quanto pare, Sudō non aveva ancora riordinato i suoi pensieri. Se da una parte avevo capito il succo di ciò che stava dicendo, non avevo ancora idea dei dettagli della lotta o di come fosse iniziata.
''Aspetta un attimo, Sudō-kun. Per favore, potresti ricominciare da capo e andare un po' più lentamente?" Kushida lo incoraggiò a calmarsi e cercò di convincerlo a raccontarci l’intera storia.
"Scusa, immagino di aver saltato troppe parti." Sudō fece un respiro profondo e ricominciò.
''Io e il presidente del club stavamo discutendo di venir scelto come titolare durante il torneo estivo.''
Avevo sentito dire che Sudō era bravo a basket, ma non mi aspettavo che diventasse già un giocatore titolare.
''Ma non è fantastico? Congratulazioni Sudō-kun!"
"Beh, ancora niente è deciso. Per ora è solo una possibilità."
"Tuttavia, è fantastico. Abbiamo appena iniziato la scuola."
''Sì, suppongo. In realtà, ero l'unico studente del primo anno nominato per essere un titolare. Tuttavia, non è sicuro che lo diventerò. Comunque, quando stavo tornando al dormitorio, Komiya e Kondō, che sono del club di basket come me, mi hanno chiamato all'edificio speciale. Hanno detto che volevano parlarmi di qualcosa. Avrei potuto semplicemente ignorarli, ma voglio dire, a basket di tanto in tanto parlavamo, quindi ho pensato che sarebbe stato meglio ascoltarli, ho fatto bene no? Poi, c'era questo ragazzo, di nome Ishizaki, era lì che mi aspettava. Era amico di Komiya e Kondō. Quel che mi hanno detto era che non potevano sopportare che qualcuno come me della 1-D fosse stato scelto come titolare. Mi hanno minacciato e mi hanno detto di lasciare il club di basket o me ne sarei pentito in futuro. Mi sono rifiutato di smettere, li ho picchiati e ora sono qui."
Era una spiegazione piuttosto affrettata, ma avevo capito il succo. A quanto pare Sudō era soddisfatto della sua spiegazione.
"E poi ti hanno dipinto come il cattivo, Sudō-kun."
Sudō-kun annuì con un'espressione esasperata dipinta sul suo volto. Quindi gli studenti della 1-C avevano dato inizio alla cosa, e quando il loro tentativo di minacciare Sudō era fallito, avevano fatto ricorso alla forza. In altre parole, un atto di violenza. Tuttavia, Sudō era un combattente esperto, quindi era riuscito a sopraffarli completamente senza fatica.
Ovviamente erano stati feriti e poiché non c'erano prove di ciò che era accaduto, il giorno dopo avevano mentito e detto alla scuola che Sudō li aveva picchiati senza motivo.
"Se è stata la 1-C ad aver iniziato, allora Sudō-kun non ha colpe."
"Vero? Sul serio non capisco. Non posso fidarmi nemmeno di quella insegnante!"
''Dovremmo dirlo a Chabashira-sensei domani. Dovremmo dirgli che non è stata colpa di Sudō-kun." ha detto Kushida.
Le cose probabilmente non erano così semplici. Sicuramente Sudō aveva già detto alla scuola quello che ci aveva appena raccontato, ma poiché non aveva prove concrete a sostegno della sua versione, la scuola aveva deciso di dargli una punizione.
"Sudō, cosa ha detto la scuola quando ha saputo cosa è successo?"
''Hanno detto che mi avrebbero dato tempo fino a martedì prossimo per fornire delle prove. Se non lo farò, sarò sospeso fino all'estate. Inoltre, verranno detratti dei punti all'intera classe."
A quanto pare la scuola aveva deciso di aspettare. Tuttavia, Sudō sembrava più preoccupato di non riuscire più a diventare un titolare che per la sua sospensione o per la perdita di punti della nostra classe. Immagino che non potesse sopportare il pensiero che la sua giovinezza fosse sprecata.
"Cosa dovrei fare?"
"Sudō-kun, hai detto tutto all'insegnante con sincerità, vero? Voglio dire, è strano dato che non ti abbiano creduto nonostante hai detto di non aver fatto nulla di sbagliato. Giusto?"
Mi sentii male per Kushida. Si aspettava una risposta positiva da me, ma non potevo rispondere come voleva lei.
''Beh, chissà... Non credo sia così semplice."
''Cosa vuol dire ‘chissà’? Non stai dubitando di me, vero?"
"Beh, la scuola non si fida di te, giusto? Non sarebbe così strano che qualcuno della tua classe, come Kushida, ad esempio, ti sostenga solo perché così i nostri punti non diminuiscano."
"Beh... potresti avere ragione su questo, suppongo."
Questa volta, l’attuale problema non si sarebbe risolto dimostrando che erano stati loro a iniziare. Forse quei tre studenti avrebbero potuto subire una sospensione di una settimana, come punizione. Erano tre le persone che affermavano di essere stati picchiati. Senza la prova definitiva che Sudō non era colpevole, sarebbe stato sicuramente punito. Ciò significava solo una cosa.
"Anche se l'altra parte è in colpa, è comunque altamente probabile che Sudō si prenderà parte della colpa".
"Eh? Perché? Era legittima difesa personale, no? Eh?!"
Sudō, chiaramente incapace di capire, colpì il tavolo con il pugno. Le spalle di Kushida si irrigidirono in risposta.
"Mi dispiace, mi sono arrabbiato un po'." Dopo aver visto l'espressione spaventata di Kushida, Sudō si scusò timidamente.
"Ma... perché Sudō-kun dovrebbe prendersi comunque una parte della colpa?"
"Il motivo principale è che loro sono stati picchiati mentre Sudō è rimasto illeso. In tal caso, rivendicarlo come legittima difesa è difficile. Se ti avessero aggredito con un coltello o una mazza di metallo, penso che le cose sarebbero state molto diverse. L'autodifesa significa aver il diritto di difenderti da attacchi improvvisi e pericolosi contro la tua persona. Quindi, non credo che si possa davvero affermare che si sia trattato di autodifesa."
Questo era il meglio che potevo dire, date le circostanze.
"I-io continuo a non capire, però. Ero contro tre persone. Tre! Penso che sia pericoloso a sufficienza."
Penso che il numero di persone vada tenuto in considerazione, ma questo era un caso delicato. Nel caso in cui la scuola fosse disposta a dare più peso al numero di persone, Sudō potrebbe essere dichiarato innocente.
Tuttavia, era pericoloso pensare ottimisticamente.
"Penso che la scuola potrebbe averci dato un paio di giorni proprio perché hanno trovato difficile esprimere un giudizio in questo momento."
Per quanto riguarda la prova... la chiave stava nelle ferite che Sudō aveva procurato a quegli altri tre studenti.
"Immagino che il loro piano sia punire severamente Sudō per averli presi a pugni, eh?" Ha detto Kushida.
''Chi l'ha segnalato per primo ha il vantaggio. La testimonianza della vittima può funzionare come prova a loro favore."
"Continuo a non capire. Sono io la vittima qui! Questa storia della sospensione non è uno scherzo! Se vengo punito per questo, posso scordarmi di diventare un titolare. Non potrò nemmeno partecipare al torneo!"
Quegli studenti di 1-C avevano deliberatamente permesso a Sudō di picchiarli per incastrarlo. Volevano distruggere le sue possibilità di diventare un titolare, oltre ad abbattere la 1-D. Sembrava che fosse questo il loro piano.
"Usciamo e chiediamo a quei tre studenti di 1-C di essere onesti. Se si sentissero come se quello che hanno fatto fosse sbagliato, allora sicuramente si sentirebbero in colpa per questo. Giusto?"
"Quei ragazzi non sono idioti. Non saranno onesti. Dannazione, non li perdonerò mai! Quelle dannate nullità!"
Sudō prese una penna a sfera dal tavolo e la spezzò in due. Ho capito che il suo sangue stava ribollendo, ma quella era la mia penna…
"Se cercare di spiegare la situazione non funziona, allora avremo bisogno di trovare delle prove solide." ho detto.
"Si... Sarebbe bello se ci fossero prove che dimostrassero che Sudō-kun non avesse alcuna colpa..."
Se le cose fossero così semplici, allora non sarebbe così difficile. Anche così, Sudō non disse una parola. Sembrava fosse immerso nei suoi pensieri.
''Potrebbe esserci qualcosa, però. Potrei sbagliarmi, ma quando stavo facendo a botte con quei ragazzi ho sentito qualcosa di... strano. Come se qualcuno fosse nelle vicinanze e mi stesse guardando."
Non sembrava del tutto fiducioso.
"Quindi potrebbe esserci un testimone oculare?" Ho chiesto.
"Si, credo di sì. Tuttavia, non ho la prova che ci fosse qualcuno."
Un testimone oculare. Hmm. Se qualcuno avesse visto tutto, sarebbe un'ottima notizia per noi. Tuttavia, a seconda di come sono andate le cose, potrebbe spingere Sudō ulteriormente in un angolo. Ad esempio, se il testimone ha visto solo le conseguenze della loro lotta, ciò potrebbe significare la fine di Sudō.
"Cosa dovrei fare?" chiese.
Sudō seppellì le mani tra i capelli. Poi Kushida ruppe il silenzio.
''Ci sono due modi in cui possiamo provare la tua innocenza, Sudō-kun. Il primo modo è semplicemente convincere quei ragazzi della 1-C ad ammettere che hanno mentito. Dato che tu non hai colpe, probabilmente sarebbe la cosa migliore convincerli a riconoscerlo."
Era assurdamente idealistico.
"Come ho già detto, è impossibile. Non ammetteranno di aver mentito."
Come ha detto Sudō, se confessassero alla scuola di aver mentito per mettere nei casini qualcun altro, probabilmente finirebbero per essere sospesi.
''L'altra idea è trovare il testimone oculare di cui hai parlato, Sudō-kun. Se a qualcuno è capitato di vedere l’intera scena, allora dovremmo essere in grado di arrivare al nocciolo della questione."
Beh, questo era probabilmente il nostro unico piano realistico.
"Allora, come intendi cercare questo testimone oculare?"
''Che ne dite di chiedere alle persone una per una? Oppure potremmo semplicemente rivolgerci a ciascuna classe." ha detto Kushida.
"Sarebbe fantastico se qualcuno si facesse avanti, ma …"
Dato che parlavamo da un po' di tempo, iniziai a rovistare nella dispensa. Presi i pacchetti di tè e caffè solubili che avevo comprato al minimarket della scuola. Beh, Sudō non andava proprio pazzo per il caffè. Dopo aver preparato un bollitore di acqua calda, misi tutto in tavola.
"Questo potrebbe sembrare un po' spudorato, ma... potreste tenerlo segreto?" Chiese Sudō imbarazzato.
Prese una tazza e iniziò a soffiarci sopra per raffreddarla.
''E-eh? Vuoi che non lo diciamo a nessuno?" Ha chiesto Kushida.
"Se si sparge la voce, arriverà sicuramente alle orecchie della squadra di basket. Non voglio che ciò accada. Capisci cosa intendo, vero?"
"Sudō, anche così, io..."
''Per favore, capiscimi, Ayanokōji. Se non posso giocare a basket, non mi rimane niente." supplicò Sudō, mettendomi le mani sulle spalle.
Anche se non facessimo circolare le voci, le cose non cambierebbero. Se le persone scoprissero che Sudō aveva usato la violenza, molto probabilmente non lo avrebbero fatto più restare nella squadra.
"Ma se non lo facessimo noi, poi non lo farebbero quelli della 1-C? Voglio dire, questo funzionerebbe a loro favore, credo."
È esattamente quello che stavo pensando. Non sarebbe strano per loro parlarne, dal momento che questo li aiuterebbe, danneggiandoci. Sudō infilò di nuovo le mani tra i capelli, come per dire "Sul serio?!"
"E se la notizia fosse già circolata?"
"No, in questa fase è probabilmente oggetto di discussione solo da parte della scuola e delle persone coinvolte."
"Perché pensi questo?" Chiese Sudō.
"Se quei ragazzi della 1-C avessero voluto diffondere voci, probabilmente ne avremmo già sentito parlare."
Il comitato della scuola aveva ricevuto un rapporto e avevano chiamato Sudō dopo le lezioni. Non c'erano state notizie sull'incidente di questo pomeriggio. Perlomeno, la notizia probabilmente non si era diffusa molto.
"Quindi pensi che siamo al sicuro per ora?"
Quanto tempo sarebbe durato, però? Anche se la scuola avesse emesso un ordine di segretezza, alla fine la voce sarebbe riuscita ad uscire. In poco tempo, si sarebbe diffusa. In questo momento, l'unica cosa che potevo dire con certezza era…
"Sudō-kun, penso che sarebbe meglio se tenessi le distanze da questo caso." disse Kushida.
Lei sembrava capire tutto.
"Si. Non sarebbe positivo se l'accusato provasse a fare qualcosa." risposi, concordando con Kushida.
"Ma, se scaricassi tutto questo nelle vostre mani …"
"Non mi sento come se tutto questo ci venga scaricato. Vogliamo che tu faccia affidamento su di noi, Sudō-kun. Non so quanto possiamo fare, ma faremo del nostro meglio. Va bene?" Disse Kushida.
"Va bene. So che questo è un mio problema ragazzi, ma lascio fare a voi."
Sembrava aver capito che avrebbe solo complicato le cose mettendosi in gioco.
"Bene, torneremo nelle nostre stanze. Mi dispiace per essere entrato qui di soppiatto."
"Non ti preoccupare. Penso solo che sia strano che tu abbia creato un duplicato delle mie chiavi."
Sudō si rimise la chiave in tasca; non l'avrebbe restituita. Forse dovrei mettere un lucchetto a catena alla mia porta.
"Ci vediamo domani, Kushida."
"Sì, ciao, Sudō-kun."
Sudō-kun se ne andò con un'espressione un po' triste sul viso. La sua stanza era solo poche porte più in là.
"Bene. Tu non torni nella tua stanza, Kushida?" Chiesi.
''Ho alcune cose di cui volevo parlarti, Ayanokōji-kun. Non sembravi molto entusiasta di aiutare Sudō-kun."
Quando Kushida mi guardò con occhi inquieti, ebbi l'improvviso bisogno di abbracciarla. Stiracchiai la schiena e cercai di distogliermi da quei pensieri.
"Non è così, è solo che non c'è molto che possa fare. Voglio dire, posso solo dare una mia risposta alla storia di Sudō. Se qui ci fossero Horikita o Hirata, probabilmente sarebbero in grado di dare consigli migliori."
''Forse, ma Sudō-kun è venuto da te, Ayanokōji-kun. È venuto da te prima di Horikita-san, Hirata-kun e persino Ike-kun."
"Non so se dovrei esserne felice o meno."
"Hmm."
Per un istante, lo sguardo di Kushida divenne gelido, il che mi lasciò perplesso. Mi tornò in mente quando Kushida una volta mi aveva detto chiaramente di odiarmi. Aveva sempre un sorriso gentile, quindi di tanto in tanto me ne dimenticavo. Ma potrei farmi del male se me ne dimenticassi completamente.
"Penso che sarebbe meglio se ti sforzassi di più a legarti con la classe, Ayanokōji-kun." disse.
"Ci sto provando, più o meno. Semplicemente non sono stato in grado di farlo. Come in questo momento, non avevo il coraggio di promettere che avrei aiutato."
Suppongo non pensi che mi preoccupi molto di mangiare da solo durante l’ora di pranzo. Tuttavia, Kushida probabilmente aveva capito come mi sentivo.
"Kushida, mi aiuterai, non è vero?"
"Ovviamente. Siamo amici. Allora cosa farai, Ayanokōji-kun?"
"Ricordi quando ho detto che sarebbe stato meglio parlare con Horikita o Hirata? Beh, Sudō odia Hirata, quindi questo fa di Horikita la scelta più ovvia."
Anche se dubitavo che persino Horikita potesse escogitare un piano abbastanza buono per risolvere questo problema.
"Pensi che Horikita-san ci aiuterà?"
"Non lo so. Dobbiamo chiedere e scoprirlo. Non credo che rimarrà in silenzio a guardare mentre la 1-D crolla... Probabilmente."
Mi mancava la convinzione. Dopotutto, stavamo parlando di Horikita.
"So che stai cercando di schivare la domanda, ma aiuterai anche tu, vero, Ayanokōji-kun?"
Pensavo di essere riuscito a indirizzare la conversazione in un'altra direzione, ma Kushida l'aveva rapidamente riportata indietro.
"Va bene se sono inutile?"
"Non sarai inutile. Sono sicuro che in qualche modo sarai utile." Tuttavia, non disse chiaramente come sarei stato utile.
"Quindi cosa dovremmo fare? Sudō-kun ha detto che non sarebbe stato utile, ma penso che sarebbe una buona idea parlare con i tre studenti con cui ha combattuto. A dire il vero, sono amica di Komiya-kun e degli altri. Pertanto, potrebbe essere possibile convincerli. Hmm, potrebbe essere pericoloso, però."
Sembrava che Kushida non riuscisse a scartare l'opzione di parlare con loro.
''È rischioso. A parte la questione sul chi ha iniziato la rissa, quei tre lo hanno riferito alla scuola. Ciò significa che hanno il sopravvento su di noi. Inoltre, non penso che questo metodo funzionerà, soprattutto perché sono stati loro a cominciare, e non Sudō."
Farli confessare di aver mentito alla scuola non sarebbe stato facile. Se la scuola lo avesse scoperto, la 1-C sarebbe andata incontro a una grave sanzione. Non avrebbero mai fatto qualcosa di così sciocco.
"Ebbene, immagino che cercare il testimone oculare sia la nostra migliore opzione."
Probabilmente sarebbe stato difficile quanto convincere quei tre a dire la verità. Senza alcuna pista, trovare il testimone oculare è quasi impossibile. Andando in giro chiedendo: "Hai visto qualcosa?" sarebbe solo una perdita di tempo e energie.
Non importa quanto ci pensassi, non riuscii a trovare alcuna soluzione.