Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 4 (2020)

Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 4 (2020)

Anthony Morris

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Durante questa pandemia, in tutto il mondo abbiamo apportato radicali cambiamenti alle nostre attività, a come ci riuniamo, a come predichiamo e anche a come stiamo in compagnia degli altri. Abbiamo addirittura dovuto fare cambiamenti ai cambiamenti per adattarci alla situazione. Come sapete, alcuni cambiamenti sono avvenuti molto rapidamente, e vi lodiamo per l’ubbidienza con cui avete seguito le indicazioni dell’organizzazione. Vogliamo molto bene a tutti voi e vogliamo proteggervi e allo stesso tempo aiutarvi a mantenere buone abitudini spirituali. Mentre pensiamo a quello che succederà dopo, è importante ricordare che questa crisi globale non ci sta colpendo tutti allo stesso modo. In alcune parti del mondo il coronavirus sta iniziando ora a diffondersi più rapidamente. Altrove, invece, adesso i contagi sembrano essere in qualche modo contenuti e i governi stanno già iniziando ad allentare le restrizioni. In che modo tutto questo influirà sulle nostre attività teocratiche? Beh, mentre si assiste a una graduale riapertura, ci facciamo guidare dal principio di Proverbi 14:16, Proverbi 14:16. Qui si legge: "Il saggio è prudente e si allontana dal male, ma lo stupido è avventato e si sente troppo sicuro di sé". Durante questa pandemia si sono perse delle vite proprio a motivo dell’avventatezza e dell’eccessiva sicurezza di sé. Ma, come dice il proverbio, “il saggio è prudente”. Quindi continueremo a muoverci con prudenza. In generale, quando un governo allenta una restrizione, aspetteremo ancora un po’ di tempo prima di riprendere una certa attività teocratica. Così l’organizzazione potrà monitorare l’impatto che un certo allentamento delle restrizioni avrà sulla diffusione del virus. Il Comitato dei Coordinatori del Corpo Direttivo ha recentemente indicato ai Comitati di Filiale del mondo alcuni importanti princìpi che possono guidarli man mano che i governi allentano le restrizioni dovute al COVID-19. Vorremmo condividere con voi 3 di questi punti. Siamo sicuri che attenendoci a questi princìpi non solo verranno salvate delle vite, ma verrà anche data gloria a Geova. Primo, dato che rispettiamo il nostro Creatore, diamo grande valore alla vita. Alcuni governi potrebbero decidere di allentare le restrizioni e riaprire le attività in parte per motivi economici, ma per quanto ci riguarda, le nostre decisioni sono motivate dall’amore, non dai soldi. Quindi continueremo a considerare prioritaria la salute dei fratelli piuttosto che preferenze personali o comodità. Ecclesiaste 7:12 dice questo, Ecclesiaste 7:12: "Infatti la sapienza è una protezione come il denaro è una protezione, ma il vantaggio della conoscenza è questo: la sapienza conserva in vita chi la possiede". In armonia con queste parole, il nostro obiettivo è stato e continuerà ad essere prendere decisioni sagge ed equilibrate che salvaguardino la vita. Ad esempio, a marzo decidemmo di tenere il conferimento dei diplomi di Galaad senza invitati nell’auditorium. Un cambiamento enorme. Ma quell’unica decisione ha protetto chi si trovava alla Betel a New York e chi sarebbe stato lì come invitato. Non passò molto tempo dal conferimento che New York diventò uno degli epicentri della pandemia. Siamo grati a Geova perché ci ha aiutato a prendere quella saggia decisione! Cosa impariamo? Dato che diamo grande valore alla vita, dobbiamo seguire le istruzioni, anche se ci sembrano esagerate o comportano grandi cambiamenti nelle attività teocratiche. Essere ubbidienti ci aiuterà, per quanto possibile, a essere protetti.

Nel video che segue notate come questo è stato proprio il caso dei fratelli del Sudamerica, dove i contagi nelle ultime settimane sono aumentati vertiginosamente. Ascolteremo il fratello Anthony Carvalho, che serve nel Comitato di Filiale del Brasile, e il fratello Jaime Tamayo, che serve nel Comitato di Filiale dell’Ecuador. Le loro parole confermeranno che facciamo bene a ubbidire anche quando all’inizio non comprendiamo le motivazioni di una certa istruzione.

La pandemia da COVID-19 ha fatto finora decine di migliaia di vittime in Brasile. Quindi siamo grati per le istruzioni che l’organizzazione ci ha dato da subito e che ci hanno davvero protetto. Lo dimostra l’esempio di una sorella che è medico. Ha detto che quando la filiale ha disposto la sospensione delle adunanze nelle Sale del Regno lei non era d’accordo. Dato che nel paese non c’erano casi confermati di COVID-19 e il governo non aveva imposto nessuna restrizione, pensava che i fratelli forse stessero esagerando un po’. Poi però ha riflettuto sul fatto che Geova a volte ha dato ai suoi servitori istruzioni che non avevano senso dal punto di vista umano e quindi ha accettato la cosa. Beh, poco dopo che le adunanze erano state sospese, il governo ha adottato delle misure restrittive. Il COVID-19 si è diffuso rapidamente nel paese e molti purtroppo sono morti. La sorella ora si rende conto che le istruzioni dell’organizzazione sono state davvero una protezione. Ha detto: “Vedere come Geova si prende cura di noi in maniera premurosa, perfino a livello individuale, ha fatto crescere la mia fiducia in lui”. Questo è uno dei tanti esempi qui in Brasile che dimostrano che ubbidire alle istruzioni dell’organizzazione è sempre per il nostro bene.

Indubbiamente le prime istruzioni che abbiamo ricevuto in Ecuador hanno salvato delle vite. Per esempio, un proclamatore, Fabricio, iniziò ad accusare sintomi simil influenzali ma il dottore gli disse che si trattava di semplice influenza, non si trattava di COVID-19. Tuttavia Fabricio seguì le istruzioni dell’organizzazione di restare a casa anche al minimo sintomo influenzale. In seguito disse: “Tutti in famiglia concordarono che era importante seguire queste istruzioni, dato che ci erano state date per proteggerci”. Nelle settimane seguenti lui e i suoi familiari non permisero a nessuno, a nessuno di entrare in casa. Perfino quando alcuni parenti andarono a trovarli, loro li ricevettero fuori di casa mantenendo una certa distanza di sicurezza. Più o meno nello stesso periodo tutte le adunanze nella Sala del Regno furono sospese. Ebbene diverse settimane dopo Fabricio risultò positivo al COVID-19, e insieme a lui 3 membri della famiglia. Fabricio e la sua famiglia sono così felici di aver seguito le istruzioni che hanno ricevuto dall’organizzazione. Hanno mantenuto il distanziamento sociale anche quando non sapevano di essere positivi al COVID-19. Questo ha protetto la vita degli altri, inclusi i vari parenti che avevano e i fratelli della congregazione. Quanto accaduto ci ha fatto riflettere su quanto sia stata saggia la decisione di sospendere tutte le adunanze di congregazione. Far questo ha impedito che il virus si trasmettesse anche ad altri.


È davvero evidente il fatto che la nostra ubbidienza alle istruzioni ci protegge e ci reca benedizioni. Il secondo principio si trova in Romani 13:1, 2. Dobbiamo ubbidire alle “autorità superiori”, a cui Geova ha concesso di svolgere certe funzioni. L’importanza di ubbidire alle autorità governative è sottolineata nel versetto 2, il versetto successivo. In Romani 13:2 infatti Paolo dice: “Chi si oppone all’autorità si mette contro l’ordine stabilito da Dio”. Sappiamo che è Dio a permettere che queste autorità esistano, e che è suo volere che i cristiani siano loro sottomessi, fintanto che quello che richiedono non è in conflitto con le sue leggi. Le notizie sono piene di storie di persone che ignorano le indicazioni delle autorità e che addirittura protestano contro di esse. Ma in realtà ribellarsi alle autorità secolari significa ribellarsi a Dio. Noi amiamo Geova e per questo rispettiamo le autorità. Ubbidiamo alle autorità anche perché amiamo gli altri e vogliamo tener conto del fatto che potrebbero essere preoccupati per la loro salute. Molte persone sono così preoccupate di un possibile contagio che hanno un certo timore a interagire con gli altri. Seguendo le linee guida delle autorità e modificando le nostre attività dimostriamo che abbiamo a cuore l’interesse degli altri. E questo può anche contribuire a dare una buona testimonianza. Ecco un esempio. In un paese europeo le autorità locali andarono alla filiale per vedere cosa stavamo facendo per contrastare la diffusione del virus. Vennero a sapere che tenevamo tutte le adunanze in videoconferenza e che eravamo già in lockdown da più di 2 settimane. Rimasero senza parole! Uno di loro chiese: “Ma lo sapevate già che sarebbe successa una cosa del genere?” I fratelli spiegarono che siamo un’organizzazione mondiale che dà grande valore alla vita umana e che stavamo monitorando la situazione a livello internazionale. Questo aveva permesso di adottare le misure necessarie per garantire la massima sicurezza ancora prima che lo facessero le autorità nazionali e locali. Ne rimasero molto colpiti. Questo dimostra molto chiaramente che la nostra ubbidienza ha un impatto molto positivo sull’organizzazione e su Geova. Ci vengono in mente le parole di 1 Pietro 2:12. Quando le persone sono ‘testimoni delle nostre opere eccellenti’, viene data gloria a Geova. Il terzo principio è questo: non prendiamo le cose alla leggera. Può essere difficile continuare a stare attenti giorno dopo giorno, mese dopo mese. Potremmo forse essere tentati di abbassare la guardia, soprattutto man mano che le restrizioni vengono tolte. Comunque, Proverbi 22:3 ci ricorda: "L’accorto vede il pericolo e si nasconde, ma l’inesperto va avanti e ne paga le conseguenze". Quindi dobbiamo essere prudenti e pronti ad altre ondate. Molti esperti dicono che potremmo dover convivere con questo virus fino a che cure e vaccini efficaci non saranno ampiamente disponibili, forse nel 2021 o oltre. Questo significa che le modifiche che abbiamo apportato al modo in cui teniamo le adunanze, le assemblee e predichiamo potrebbero dover continuare per un po’. E quando ricominceremo a fare le cose come prima si tratterà di un processo graduale, in armonia con quello che si legge in Proverbi 14:15: "L’ingenuo crede a tutto ciò che gli viene detto, ma l’accorto valuta ogni suo passo". Potete star certi che valuteremo in preghiera ogni nostro passo e apporteremo cambiamenti alle adunanze e al ministero in modo graduale. E naturalmente terremo monitorata la situazione e ripristineremo alcune restrizioni in caso di nuove ondate. Quindi nei giorni avvenire continuiamo a tenere a mente i 3 princìpi che abbiamo visto: primo, diamo grande valore alla vita; secondo, ubbidiamo alle autorità; e terzo, stiamo attenti a non prendere le cose alla leggera. Sappiamo che questa pandemia vi ha colpiti duramente. Alcuni di voi hanno perso il lavoro. Voi ragazzi non siete più potuti andare a scuola e stare con gli amici. E purtroppo in diversi avete perso un familiare o un amico. Forse vi sentite come Giobbe, a cui capitò una tragedia dopo l’altra. Ci fa male al cuore vedere cosa state passando e preghiamo per voi ogni giorno. È un periodo difficile, ma sotto tanti aspetti tutto questo ci sta preparando per la grande tribolazione. Quello che stiamo imparando su come adattare le nostre abitudini spirituali, sostenerci l’un l’altro e essere ubbidienti alle istruzioni ci rafforza e ci prepara ad affrontare prove future e più difficili. È davvero molto incoraggiante sentire come i fratelli si stanno aiutando l’un l’altro in questo momento così particolare. Ciò che fate sta dando onore e lode a Geova. I fratelli e le sorelle del Brasile e dell’Ecuador vi mandano i loro affettuosi saluti. L’intero Corpo Direttivo vi ringrazia per tutto quello che fate, anche in questa situazione così difficile. Vi vogliamo davvero molto bene, non dimenticatelo. Dalla sede mondiale dei Testimoni di Geova, questo è JW Broadcasting.


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