Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 2 (2020)

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David Splane

Benvenuti! Il Corpo Direttivo e la famiglia Betel degli Stati Uniti vi salutano con affetto. Sappiate che vogliamo bene a tutti voi. Vi pensiamo molto, e preghiamo per voi ogni giorno. La pandemia di coronavirus sta influendo sulla vita di sempre più fratelli e sorelle. Forse non potete andare al lavoro o a scuola, e nemmeno in Sala del Regno o a predicare di casa in casa. Alcuni hanno perso il lavoro e ora non sanno come riusciranno a provvedere alla propria famiglia. Altri invece hanno familiari che abitano lontano e che vivono da soli. Si preoccupano per loro. E purtroppo altri stanno soffrendo perché a causa di questo virus hanno perso una persona che amavano. Se vi è successo questo, sappiate che ci dispiace davvero molto. È vero che questi sono tempi molto difficili, ma è importante ricordare una cosa: nessun servitore di Geova è mai completamente solo, perché con il suo spirito Geova ci aiuta e ci può sostenere anche se viviamo da soli. Geova ci aiuta anche dandoci pastori che si prendono cura di noi. D’altronde, è proprio quello che aveva promesso. Leggiamo insieme Geremia 23:4 e vediamo come questa profezia si sta adempiendo ai nostri giorni. Geremia 23:4. Questa è la promessa di Geova. Qui lui dice: “Costituirò […] pastori che davvero le pasceranno”. E poi aggiunge: “Non ne mancherà nessuna”. Pensando ai nostri anziani, riuscite a vedere come si sta adempiendo questa promessa? Pensate a quanto lavoro fanno gli anziani per aiutarci a godere del cibo spirituale anche in questa situazione. Organizzano i collegamenti per le adunanze, fanno visite pastorali collegandosi in videoconferenza, organizzano le adunanze per il ministero di campo e si assicurano che abbiamo un territorio in cui predicare per lettera o per telefono, dove è consentito. Ovviamente i pastori si preoccupano anche del nostro benessere fisico, e così di tanto in tanto ci contattano per sapere se abbiamo bisogno di cibo, medicine o altre cose necessarie. Quindi se lo fanno non sentitevi in imbarazzo. Dite ai vostri anziani quello di cui avete bisogno. Potrebbero anche darvi suggerimenti pratici su come proteggere la vostra salute. Come potrete immaginare, quando è scoppiata questa pandemia gli anziani avevano un sacco di domande. Era una cosa nuova anche per loro. E all’improvviso si sono ritrovati a fare cose che non avevano mai fatto prima: creare un account per fare videoconferenze, imparare a usare app come Skype e Zoom, ma che roba è? e capire come fare per organizzare un’intera adunanza online. È stato un compito molto impegnativo per questi fratelli, e vogliamo lodarli per l’ottimo lavoro che stanno facendo. Dicevamo che gli anziani avevano molte domande, ma grazie alla sua organizzazione Geova ha dato la guida di cui avevano bisogno.

A conferma di questo, vediamo cosa è successo in Canada. Nel prossimo video ascolteremo il fratello Warren Shewfelt, membro del Comitato di Filiale del Canada, che ci racconterà cosa è successo in una congregazione. 

Di fronte all'emergenza coronavirus un corpo degli anziani vicino alla filiale del Canada si è riunito per stabilire come poter continuare a tenere le adunanze. Avevano tantissime domande su come poter curare i bisogni spirituali dei fratelli e rispettare le ordinanze sugli assembramenti, così hanno chiesto a Geova la guida. Ma durante quell’adunanza non riuscivano a capire bene cosa fare. E poi un fratello ha controllato lo smartphone e ha visto una lettera della filiale con le istruzioni per gli anziani, e si sono accorti che rispondeva a tutte le loro domande, anche a quelle che ancora non si erano fatti. Questa per loro è stata la risposta di Geova alle loro preghiere. Ma ora avevano soltanto 24 ore per preparare la prima adunanza in videoconferenza con tutta la congregazione. Hanno seguito attentamente le istruzioni passo passo. E la sera seguente tutta la congregazione era riunita per la prima adunanza in videoconferenza. E la cosa bella è che i presenti erano più del 100%. E una delle famiglie collegate ha scritto agli anziani: “Vogliamo dirvi che vi ringraziamo tanto! Grazie per tutto quello che avete fatto per darci cibo spirituale dal vivo. Era proprio quello di cui avevamo bisogno. Grazie!”


Che belle parole incoraggianti! Grazie tante, Warren. È stato bello sentirti. Sai, mi ricorda quello che il profeta Isaia aveva predetto in Isaia 65:24: “Prima ancora che chiamino, io risponderò; mentre staranno ancora parlando, io avrò udito”. E se pensiamo agli anziani premurosi sicuramente ci vengono in mente i sorveglianti di circoscrizione perché quando sorge un’emergenza sono loro l’anello di collegamento tra la filiale e la congregazione. Questo mi ricorda quello che io e mia moglie abbiamo visto nel 2010. Mi fu chiesto di andare a visitare i fratelli di Haiti. Circa 10 giorni prima un tremendo terremoto aveva ucciso centinaia di migliaia di persone. Purtroppo erano morti anche 154 fratelli. Lì mi incontrai con i sorveglianti viaggianti e scoprii che alcuni di loro avevano perso anche dei familiari. Ma erano in prima linea nei soccorsi, e non avevano avuto nemmeno il tempo di piangere i loro cari. Stavano ancora scavando per trovare i sopravvissuti. Ma ricordate la promessa di Geova? “Costituirò su di loro pastori che davvero le pasceranno. [...] Non ne mancherà nessuna”. E quei pastori ad Haiti volevano essere sicuri che nessuno mancasse tra i loro fratelli e le loro sorelle. Sapete che durante questa pandemia i nostri cari sorveglianti viaggianti stanno continuando a fare le visite alle congregazioni? Come ci riescono?

In questo incoraggiante rapporto il fratello Paul Echon, membro del Comitato di Filiale delle Filippine, ci fa vedere che non vengono trascurate nemmeno le congregazioni più isolate. È interessante, vediamo.

Un sorvegliante di circoscrizione ha scritto raccontando di come ha usato l’app per videoconferenze Zoom per visitare 2 delle congregazioni più isolate della sua circoscrizione. Normalmente per raggiungere queste isole in barca ci vogliono dalle 5 alle 8 ore, a seconda delle condizioni del mare e dell’altezza delle onde dell’Oceano Pacifico. Ma, a causa della pandemia di COVID-19, le isole di Patnanungan e Jomalig non potevano essere raggiunte. Il sorvegliante e sua moglie hanno pregato intensamente, chiedendo a Geova di aiutarli a trovare un modo per visitare le congregazioni le ultime 2 settimane di marzo. Solo alcuni giorni dopo hanno ricevuto una lettera dalla filiale riguardo a modi alternativi per fare le visite alle congregazioni. Ad esempio, parlava della possibilità di fare visite virtuali usando strumenti di videoconferenza. Il sorvegliante di circoscrizione ha informato immediatamente gli anziani, e insieme hanno provato a usare questi nuovi metodi di comunicazione. È stato un vero successo! I fratelli e le sorelle erano così contenti, e hanno percepito l’amore di Geova per loro. Ripensandoci, il sorvegliante di circoscrizione ha detto: “È chiaro che nessun coronavirus può impedire al nostro Dio Onnipotente, Geova, di dare incoraggiamento ai suoi servitori. Siamo ancora più decisi ad aiutare e incoraggiare i fratelli a continuare ad affidarsi pienamente a Geova, in armonia con quello che leggiamo in Salmo 91:2, che dice: ‘Sei il mio rifugio e la mia fortezza’”.


Cosa abbiamo letto in Geremia 23:4? “Non ne mancherà nessuna”. Geova sa bene dove si trovano le sue pecore e fa in modo che ricevano la sua cura. Grazie, Paul. Per favore, trasmetti il nostro affetto e i nostri saluti ai fratelli delle Filippine. Vogliamo loro tanto bene! In conclusione, fratelli, cosa vogliamo ricordare? Due cose. Innanzitutto, siamo convinti che Geova continuerà a guidare la sua organizzazione qualunque cosa accada. È incoraggiante vedere come in alcuni casi l’organizzazione è 1 o 2 passi avanti rispetto alle autorità quando dà istruzioni per proteggere il gregge. Quindi, primo punto: Geova continuerà di sicuro a guidare l’organizzazione. Secondo, qual è uno dei modi in cui continuerà a farlo? Provvedendo pastori premurosi che trasmettano questa guida. E al di sopra di loro c’è colui che ha detto: Cari fratelli, prendetevi cura della vostra salute. Non correte rischi. E seguite le istruzioni delle “autorità superiori”. Qui alla Betel seguiamo molto scrupolosamente le direttive che ci vengono date. Se le autorità vi dicono di stare a casa, state a casa. Mantenete la distanza sociale. E poi seguite le notizie, ma non esagerate. Non guardate troppi notiziari, sarebbe solo scoraggiante. E ricordiamo che questo è il periodo della Commemorazione. Quindi, cosa dovrebbe occupare i nostri pensieri? Lo straordinario dono del riscatto, l’amore di Geova Dio, l’amore di Cristo Gesù. Sono queste le cose a cui dovremmo pensare. E quando vi sentite soli o in ansia, ripetete a voi stessi le rassicuranti parole che leggiamo in Ebrei 13:5. Questo versetto dice: “Non ti lascerò né ti abbandonerò mai”. Teniamolo a mente: “Non ti lascerò né ti abbandonerò mai”. Siate certi che vi vogliamo molto bene e preghiamo per voi. Questo è JW Broadcasting, dalla sede mondiale dei Testimoni di Geova.

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