Aggiornamento dal Corpo Direttivo n. 1 (2020)

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Stephen Lett

Fino a qualche mese fa probabilmente nessuno di noi aveva mai sentito pronunciare la parola “coronavirus”. Ora invece le parole “coronavirus” e “COVID-19” sono termini che conosciamo fin troppo bene; li sentiamo ripetere ogni giorno. Questa pandemia, che ha colpito tutto il mondo, ha sconvolto la vita di molti di noi, e forse lo ha fatto in modi che non avremmo neanche mai immaginato. E per di più in brevissimo tempo questa pandemia, purtroppo, ha tolto la vita a migliaia di persone. Sappiamo che tutti voi siete molti preoccupati per i fratelli e le sorelle, specialmente per quelli che vivono nei paesi che attualmente sono i più colpiti dal virus COVID-19. In questo video riceveremo l’aggiornamento da parte dei fratelli responsabili della Corea, dell’Italia e degli Stati Uniti. Ci racconteranno come stanno i fratelli e le sorelle e quali provvedimenti sono stati presi per aiutare coloro che stanno affrontando questa grave emergenza sanitaria. Prima di collegarci con loro, però, mi piacerebbe fare alcune riflessioni insieme a voi. La rapida diffusione di questo virus crea ansia, questo lo sappiamo bene. Ma in realtà non siamo sorpresi di vedere il mondo alle prese con una epidemia come questa, non è vero? Ricorderete che Gesù, in Luca 21:11, predisse chiaramente che le epidemie sarebbero state parte del segno degli ultimi giorni. E in Rivelazione capitolo 6, parlando del quarto cavaliere, si dice che avrebbe avuto l’autorità di uccidere con una “piaga mortale”. Quindi quello che vediamo accadere attorno a noi rende evidente, ora più che mai, che stiamo vivendo nella parte finale degli ultimi giorni. Anzi, gli ultimi giorni della parte finale degli ultimi giorni. Siamo vicini all’ultimo giorno degli ultimi giorni. Comunque, anche se la situazione è grave, come servitori di Geova non dobbiamo farci prendere dal panico. E Isaia 30:15 ci dice perché. Leggiamo insieme Isaia 30:15: "Questo è infatti ciò che ha detto il Sovrano Signore Geova, il Santo d’Israele: “Se tornerete da me e resterete tranquilli, sarete salvati. La vostra forza starà nel mantenere la calma e avere fiducia”. Ma voi non avete voluto". Noi sappiamo bene che nei momenti difficili Geova ha sempre guidato il suo popolo, e lo ha sempre sostenuto. Quindi abbiamo ottimi motivi per seguire i consigli riportati in questo versetto. Perciò, manteniamo la calma, e dimostriamo di fidarci di Geova. Così lui ci aiuterà a essere forti. Come ascolteremo dai rapporti di diversi paesi del mondo, Geova nella sua Parola ha fatto scrivere dei princìpi che aiutano i suoi servitori a prendere sagge decisioni, anche quando devono affrontare situazioni molto difficili. 

Per cominciare, ascoltiamo il fratello Reino Kesk, che serve in Corea.

Grazie di essere qui con noi, Reino. Grazie a te. È un privilegio essere qui. Volevamo chiederti, Reino, come stanno reagendo i fratelli in Corea? Come si sentono? Beh, anche se al momento in tutto il paese la gente ha paura, i fratelli hanno uno spirito positivo e si stanno davvero sforzando di seguire il consiglio riportato in Isaia 26:3 di riporre completa fiducia in Geova e di confidare in lui. Questo è molto incoraggiante. Che effetto ha avuto la pandemia di coronavirus sulla partecipazione alle adunanze o al ministero nel territorio della vostra filiale? Beh, abbiamo dovuto smettere di riunirci nelle nostre Sale del Regno e abbiamo dovuto sospendere l’opera pubblica. E, anche se all’inizio i fratelli erano un po’ confusi per la rapidità con cui sono stati introdotti questi cambiamenti, quando sono stati informati sui motivi che erano alla base di quelle decisioni e quando hanno capito che era importante seguire il principio di Romani 13:1 e collaborare con le “autorità superiori” e la pubblica amministrazione, i fratelli si sono attivati subito e si sono dati da fare per seguire le istruzioni e i suggerimenti che avevano ricevuto dalla filiale, e hanno apprezzato davvero tanto i buoni consigli e le istruzioni che dà l’organizzazione. Hanno vissuto grandi cambiamenti, ma senza dubbio con la loro ubbidienza e con la collaborazione che hanno mostrato, hanno dato grande onore al nome di Geova. Ma cosa li ha aiutati a rimanere tranquilli, a non perdere la loro serenità in questo periodo? Beh, i fratelli stanno mantenendo buone abitudini in senso spirituale. E questo li aiuta, e aiuta tutti noi, a restare calmi e a guardare le cose dalla giusta prospettiva. Per quanto riguarda le adunanze, invece, i fratelli si riuniscono in piccoli gruppi o usano programmi di videoconferenza, e in questo modo possono vedersi e partecipare. Oppure le seguono con JW Stream. Hanno anche dovuto cambiare il modo in cui svolgono il loro ministero. Scrivono lettere, mandano messaggi alle persone che visitano, conducono studi biblici per telefono, chiamano amici e parenti per parlare un po’ con loro e sapere come stanno, e chiamano anche persone con cui hanno studiato la Bibbia in passato per dare loro testimonianza. Un’altra cosa interessante che vorrei raccontarvi è che i fratelli si stanno sforzando di rimanere equilibrati. Cercano di non dedicare troppo tempo a seguire tutto quello che viene detto al notiziario o sul giornale, perché, anche se ovviamente è importante restare aggiornati e sapere quello sta succedendo intorno a noi, i fratelli si sono resi conto che guardare costantemente le notizie non aiuta; anzi, può creare uno stato d’ansia e preoccupazioni non necessarie. Che bell’esempio. Possiamo imparare molto dalla fede che mostrano i fratelli della Corea e dall’impegno che ci stanno mettendo per mantenere buone abitudini spirituali nonostante le difficoltà. Grazie per l’aggiornamento che ci hai dato riguardo ai fratelli della Corea. È stato un piacere. Grazie a te. 

Ora ci sposteremo in Italia. Parleremo con il fratello Greg Cicciù.

Grazie di essere qui con noi, Greg. Grazie a te, fratello Lett, è un piacere. Sappiamo che le difficoltà che stanno affrontando i fratelli in Italia sono simili a quelle che affrontano i fratelli della Corea. E nelle ultime settimane hanno dovuto affrontare circostanze particolarmente difficili dovute al decreto emesso per tutta la nazione che limita drasticamente la possibilità di uscire di casa. Per favore, Greg, ci racconteresti come stanno i nostri fratelli in Italia? Sì, alcuni fratelli hanno contratto il COVID-19. Purtroppo, a oggi, 16 marzo, 6 di loro hanno perso la vita. La maggior parte dei fratelli però sta bene. Continuiamo a pregare per tutti loro. Specialmente per chi ha perso un proprio caro. Sapere che la maggior parte dei fratelli sta bene ci fa davvero tanto piacere, ma siamo profondamente dispiaciuti per le famiglie che hanno perso un proprio caro. Dalle notizie che giungono a noi sappiamo che ci sono molti divieti in Italia al momento. Come riescono i fratelli a prendersi cura gli uni degli altri nonostante i numerosi limiti imposti? Ovviamente ai fratelli manca poter stare insieme di persona, ma grazie all’aiuto di Geova stanno bene spiritualmente. In Giovanni 13:34, 35 Gesù disse che l’amore avrebbe contraddistinto i veri cristiani; e qui stiamo davvero vedendo l’amore all’opera. È vero, il governo ci vieta di uscire liberamente di casa, ma i fratelli si tengono sempre in contatto attraverso il telefono o altri mezzi elettronici. E così molti dicono che questa situazione li sta facendo sentire ancora più vicini ai fratelli. Sentire questo è molto incoraggiante. E invece come si sono organizzati gli anziani per prendersi cura dei fratelli? Oltre a prendersi cura in senso pratico di chi ne ha bisogno, dove è possibile farlo, gli anziani danno sostegno ai fratelli in senso emotivo e spirituale facendo videochiamate a livello individuale e di gruppo di servizio. Leggono insieme versetti incoraggianti, e in questo modo nessuno si sente abbandonato. Molti dicono che stanno apprezzando ancora di più i loro pastori spirituali. Per esempio, una sorella ha scritto: “Mi sento protetta come un pulcino al riparo sotto le ali di mamma chioccia”. E un fratello ha detto: “Grazie agli anziani sento l’amore che Geova ha per me”. Come dice Isaia 32:2, i nostri anziani stanno dimostrando di essere “un riparo dal vento” e “un rifugio dal temporale”. Che bello, questo ci rincuora. Siamo davvero felici di sapere che Geova sta aiutando i nostri fratelli ad affrontare questi momenti difficili. Sappiate che continueremo a pregare per voi. Ti ringrazio molto, fratello Lett. 

Ora spostiamoci negli Stati Uniti e colleghiamoci con il fratello Harold Corkern, che serve nella sede di Wallkill. Il fratello Corkern è assistente del Comitato Editoriale del Corpo Direttivo e fa anche parte del Comitato di Filiale degli Stati Uniti. Non vediamo l’ora di ascoltarti, Harold. 

Siamo felici di averti qui. Grazie davvero. Grazie a te del privilegio, fratello Lett. Harold, vorremmo sapere come stanno i fratelli alla sede mondiale e nelle altri sedi della filiale degli Stati Uniti. Ce lo racconteresti? Beh, non ci sono dubbi che questa sia una situazione particolarmente difficile perché nessuno di noi ha mai affrontato un’emergenza medica di queste proporzioni. Ma a nome del Comitato di Filiale sono felice di poter dire che la famiglia Betel sta affrontando bene la situazione ed è bello vedere come i beteliti stanno seguendo il consiglio di Giacomo 3:17. Stanno mostrando “la sapienza che viene dall’alto” e sono ‘pronti a ubbidire’. In tutto il paese i fratelli e le sorelle stanno seguendo prontamente le indicazioni che ricevono dalla filiale. Questa è una bella notizia. Ci diresti anche cosa stanno facendo i fratelli, e quali misure preventive stanno adottando per evitare la diffusione del coronavirus? Stiamo prendendo molto seriamente tutte le indicazioni che abbiamo ricevuto dalle autorità mediche e anche dal governo riguardo a ciò che può essere fatto per evitare la diffusione del coronavirus. Ci sono alcune regole base da seguire, come lavarsi spesso le mani, non toccarsi il viso, evitare abbracci e strette di mano, e disinfettare spesso le superfici che vengono toccate più di frequente. E se qualcuno non si sente bene, deve rimanere a casa. Quindi abbiamo ricordato queste importanti regole da seguire non solo ai fratelli che servono qui alla Betel, ma anche a quelli che servono nel campo. Sono suggerimenti davvero utili da seguire. Anche io ho iniziato a salutare i fratelli dando un colpetto col gomito invece che stringendogli la mano. Quali altre misure avete adottato per proteggere la salute dei fratelli nel miglior modo possibile? Come misura preventiva, per tutelare la salute della famiglia Betel, dei fratelli nel campo e dei nostri vicini, qui alla Betel sono state sospese le visite guidate e non si possono avere ospiti. E il Corpo Direttivo ha anche stabilito che nessun ospite sarebbe stato fisicamente presente al recente conferimento dei diplomi di Galaad, e alla famiglia Betel è stato chiesto di seguire il conferimento in collegamento dalla propria stanza. Con l’aggravarsi della situazione, per precauzione ultimamente è stato chiesto a tutti i componenti della famiglia Betel di non allontanarsi per nessun motivo dalla proprietà in cui vivono. Questo significa non poter svolgere le normali attività, come fare la spesa, trovarsi con i fratelli e andare alle adunanze. Vorremmo sottolineare che si tratta di una misura preventiva per proteggere la famiglia Betel, perché anche se al momento la situazione è sotto controllo, preferiamo prendere delle precauzioni in più. E rivaluteremo queste misure di settimana in settimana per capire per quanto tempo sarà necessario continuare a seguirle. E per quanto riguarda le attività spirituali è stato disposto che per tutto il territorio della filiale degli Stati Uniti gli eventi teocratici di grandi dimensioni siano sospesi fino al 17 maggio. Sicuramente non dev’essere stato facile seguire molti dei cambiamenti di cui hai parlato. Qual è stata la reazione dei fratelli? Siamo felici di poter dire che i fratelli hanno reagito davvero bene alle precauzioni che abbiamo scelto di adottare. E a nome del Comitato di Filiale, fratello Lett, vorrei anche dire a tutto il Corpo Direttivo che apprezziamo molto la guida che ci state dando. Riusciamo chiaramente a percepire la vostra premura e il vostro affetto per noi. Grazie di tutto cuore. Grazie per queste belle parole, Harold. Mi assicurerò che anche gli altri membri del Corpo Direttivo sappiano quanto siete grati. Noi abbiamo chiesto aiuto a Geova per prendere queste decisioni, e ci incoraggia molto vedere quanto i fratelli siano sempre pronti a seguire le istruzioni e a collaborare. Ti ringraziamo molto, fratello Corkern, per averci fornito questi aggiornamenti. È stato un piacere. 

Come avete sentito da queste interviste, data la situazione che cambia giorno dopo giorno, e a volte ora dopo ora, sono stati introdotti molti cambiamenti. In alcuni casi il Corpo Direttivo ha dato alle filiali istruzioni specifiche riguardo al modo migliore di implementare i cambiamenti di cui abbiamo parlato. Ma molte decisioni sono state lasciate nelle mani di chi conosce meglio le circostanze del posto, come membri dei Comitati di Filiale, sorveglianti di circoscrizione e anziani di congregazione. E a voi, cari fratelli che fedelmente svolgete l’incarico che avete ricevuto tramite lo spirito santo, vorremmo dire questo: abbiamo fiducia in voi, e siamo sicuri che valuterete attentamente tutti i fatti e le circostanze del posto in cui vi trovate, e anche che seguirete le indicazioni che danno le “autorità superiori”. E siamo certi che farete tutto quello che vi è possibile per stare in contatto con i fratelli della congregazione. Continuate a farlo regolarmente, magari per telefono o facendo videochiamate, a seconda delle necessità. Siamo anche certi che lo spirito di Geova vi guiderà, e che vi darà la maturità e la saggezza necessarie in questo periodo per capire come seguire i princìpi biblici e per dare ai fratelli istruzioni chiare. E per tutti noi, sia che le istruzioni che riceviamo arrivino dal Corpo Direttivo, dalla filiale, dal sorvegliante di circoscrizione o dagli anziani, dovremmo essere pronti a seguirle scrupolosamente. Questo ci sarà di protezione. E non solo ora, perché, se ci pensiamo bene, se impariamo a essere ubbidienti adesso, lo saremo anche nei momenti ancora più difficili che affronteremo in futuro. Ma prima di concludere, vorrei parlarvi per un attimo della Commemorazione della morte di Gesù Cristo che celebreremo tra pochi giorni, il 7 aprile. Nessun tipo di virus e nessuna pandemia al mondo potranno mai affievolire la gratitudine che proviamo per quello che Geova e Gesù hanno fatto per noi. Siamo determinati a non perdere per nessuna ragione l’opportunità di celebrare la Cena del Signore. Il fatto di riunirci per commemorare questo evento così importante è più che una semplice tradizione; è un comando, ed è riportato in Luca 22:19. Leggiamo questo versetto, Luca 22:19. Qui riguardo a Gesù si legge: Quindi, seguiremo il suo comando ‘continuando a far questo in suo ricordo’? Assolutamente sì. Ma il modo in cui lo faremo dipenderà dalle circostanze del posto in cui ci troviamo. Se nella zona in cui vivete è possibile, vi incoraggiamo a riunirvi insieme alla vostra congregazione. E potete stare certi che gli anziani organizzeranno le cose in modo che la salute dei presenti sia tutelata. Ovviamente in alcune zone a causa della diffusione del COVID-19 potrebbe non essere possibile riunirsi con la congregazione. Se questo è il vostro caso, gli anziani potrebbero dirvi di riunirvi in gruppi più piccoli, di usare programmi di videoconferenza come Skype o Zoom e, se non fosse possibile seguire il programma in questi modi, potrebbero dirvi come seguirlo su jw.org. Siamo davvero molto grati a Geova perché tramite la sua organizzazione ci permette di ‘bere il latte delle nazioni’, come dice Isaia 60:16, il che include usare al meglio i mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione. A prescindere da come ci organizzeremo per questo evento, tutti noi dovremo preparare il nostro cuore e fare tutto ciò che è necessario per ubbidire al comando che diede Gesù, ovvero celebrare la Cena del Signore. Pensate per un attimo al sacrificio di Gesù e a quello che significa, specialmente alla luce di quello che sta accadendo ora in tutto il mondo. Grazie al riscatto, Geova ha preso provvedimenti per eliminare completamente dalla terra problemi come le epidemie; li spazzerà via. E non eliminerà solo questa pandemia, ma tutte le malattie e la morte. È vero, con la situazione che stiamo vedendo intorno a noi possiamo dire che stiamo realmente vivendo “tempi difficili”, come aveva predetto la Bibbia. Ma i recenti sviluppi ci ricordano anche quanto siamo vicini alla soluzione definitiva, al momento in cui vedremo che malattie e sofferenze saranno eliminate per sempre. Vogliamo che sappiate che il Corpo Direttivo vi ama profondamente. Continueremo a menzionarvi nelle nostre preghiere. I cari fratelli degli Stati Uniti, dell’Italia e della Corea vi salutano con grande affetto. Questo è JW Broadcasting, dalla sede mondiale dei Testimoni di Geova.

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