V2Y1 | Classroom Of The Elite
Capitolo 3 - Parte 4TL: asdnathan | Editor: Krammeth
Era caldo e umido dopo la scuola. Mi diressi verso l'edificio speciale dove era avvenuto l'incidente qualche giorno prima. L'area non sembrava molto diversa; dopotutto, non era come in un caso di omicidio, in cui l'area viene delimitata con nastro per impedire alle persone di contaminare la scena del crimine. Ora che le lezioni erano finite, non riuscivo a vedere nessuno in giro poiché aule come questa, quella di economia domestica e le sale audiovisive, erano usate raramente. Questo sarebbe uno dei posti più ideali all'interno della scuola per incastrare Sudō.
"Fa così caldo…"
Questo caldo è piuttosto anomalo. Immagino sia così che ci si dovrebbe sentire di solito d'estate, ma non pensavo che sarebbe stato così caldo e umido all'interno dell'edificio. Beh, questo è ciò che succede ad abituarsi all'aria condizionata ogni giorno. Faceva ancora più caldo perché ero così abituato all'aria fredda dell'aria condizionata.
L'aria condizionata era probabilmente accesa durante le lezioni, ma di sicuro adesso non lo era.
"Scusa per averti portato qui."
Horikita, in piedi accanto a me, si guardò semplicemente attorno nel corridoio. Non sembrava affatto sudare.
"Sei davvero cambiato, vero? È strano che tu abbia tirato fuori il collo per questo caso. Dato che abbiamo già trovato il testimone, non c'è più niente da fare. Che altro stai cercando di fare?" chiese.
“Sudō è il primo amico che mi sono fatto. Voglio aiutarlo un po'."
"Pensi che ci sia un modo per provare la sua innocenza, allora?"
"Non ne sono così sicuro. Non posso ancora dirlo con sicurezza. Ho deciso di prendere qualche iniziativa da solo, dal momento che non sono molto bravo a interagire con Hirata, Kushida o grandi gruppi di persone. Essere social non è sicuramente il mio forte. Avevo il presentimento che oggi mi avrebbero fatto correre per la scuola se fossi rimasto, quindi ho deciso di filarmela. Dopotutto, mi piace evitare i guai."
(NdT: un atteggiamento ricorrente di Ayanokōji è ribadire di seguire alla lettera il motto di "evitare i guai". È come se cercasse disperatamente di far credere alla gente, soprattutto ad Horikita, di non essere altro "quel cane prevedibile" che tutti immaginano di lui.)
“Certo, chiaramente. Ma, è contraddittorio per te dire che vuoi aiutare un amico."
"Ebbene, gli esseri umani sono, nel bene e nel male, creature di reciproca convenienza."
Avevo già toccato questo argomento con Horikita, ma sembrava relativamente aperta al mio modo di pensare. Di solito agiva in solitaria, quindi finché qualcosa non le influenzava negativamente, tendeva a non preoccuparsene. Tuttavia, non era il tipo da entrare in empatia con il dolore altrui.
"Beh, non mi interessa molto il tuo modo di pensare, Ayanokōji-kun, quindi sei libero di pensare quello che vuoi. Inoltre, apprezzo che tu pensi che quei due* siano individui difficili con cui interagire."
(*NdT: si riferisce a Hirata e Kushida menzionati prima di Ayanokōji.)
"Beh, è solo perché li odi, non è vero?"
"Avere nemici comuni porta alla cooperazione, dopotutto."
“No, solo perché non sono bravo ad interagire con loro non significa che li odio. Io non sono come te."
Volevo davvero avvicinarmi a Kushida e Hirata. Ma l'interpretazione di Horikita della mia posizione era piuttosto ampia e sembrava pensare che avessimo pensieri simili in merito. Camminai lungo il corridoio, esaminando ogni angolo tra il muro e il soffitto. Horikita sembrò improvvisamente notare qualcosa e iniziò a guardarsi intorno.
Aveva iniziato a riflettere.
"Sembra che non ce ne siano qui. Peccato."
"Eh? Che cosa?" chiesi.
''Telecamere, come quelle in classe. Se qui ci fossero delle telecamere, avremmo prove a sufficienza, ma non ce ne sono."
"Ah sì. Le telecamere di sorveglianza. Hai ragione. Se fossero qui, la questione sarebbe risolta."
C'erano prese elettriche vicino al soffitto, ma non venivano utilizzate. Non c'era nulla nel corridoio che ostruisse la visuale di una telecamera, quindi se ce ne fosse stata una, l'intero incidente sarebbe stato registrato.
"Beh, la scuola aveva delle telecamere nei corridoi in primo luogo?"
Probabilmente non era solo l'edificio speciale. Probabilmente anche i corridoi degli altri edifici scolastici principali non avevano telecamere.
"Se dovessi pensare a luoghi in cui non sarebbero installate, probabilmente direi i bagni e gli spogliatoi. Giusto?"
"Si, probabilmente."
"... Beh non possiamo farci nulla al riguardo. Se ci fossero state telecamere di sicurezza qui, la scuola le avrebbe controllate prima e non avremmo avuto alcun problema con questo caso."
Scossi la testa, imbarazzato per aver riposto le mie speranze anche solo per un momento. Vagammo senza meta senza fare nulla per un po'.
"Allora, hai escogitato un piano per salvare Sudō-kun?" chiese Horikita.
"Certo che non l'ho fatto. È il tuo lavoro escogitare piani, Horikita. Non ti chiederò di salvare Sudō, ma sarebbe carino se potessi indirizzarci nella giusta strada."
Horikita alzò le spalle esasperata. Probabilmente stava pensando ad una risposta. Tuttavia, era stata lei ad aver trovato il testimone, quindi non era completamente indisposta ad aiutare.
"Vuoi che aiuti? In questo momento?"
"Dato che Sakura è della 1-D, averla non migliorerebbe la situazione. Penso che sarebbe meglio se cercassimo qualcos'altro."
Horikita l'aveva detto agli altri nonostante sapesse che non sarebbe servito a molto. Se non avesse voluto dirlo affatto, probabilmente non avrebbe ascoltato né risposto alla loro richiesta. Tuttavia, si stava comportando in disparte, tagliata fuori dal mondo, come se fosse troppo forte per preoccuparsi di qualcosa.
“Ci sono molte cose spiacevoli che non riesco a sopportare di Sudō. Tuttavia, voglio che si assuma meno responsabilità sull'incidente. Uscirne con ancora qualche punto sarebbe il migliore risultato a cui possiamo ambire, sebbene peggiori la reputazione della 1-D."
Sembrava esprimere con sincerità i suoi pensieri. Normalmente, non era così onesta, ma va bene così.
Tuttavia, la maggior parte delle persone sono fragili alla solitudine. Pertanto, a volte si comportano in modo ipocrita, aiutando qualcuno e fingendo di farlo per altruismo allo scopo di attirare l'idolatria delle persone. Questo, però, non sembrava essere il caso di Horikita. Peraltro, a differenza di Kushida e degli altri, aveva completamente rinunciato a provare l'innocenza di Sudō.
"Come ho detto, a meno che non appaia un testimone perfetto, provare l'innocenza di Sudō-kun sarà impossibile. Beh, se quegli studenti di 1-C ammettessero di aver mentito, suppongo che le cose potrebbero andare bene. Pensi che sia possibile?"
"Assolutamente no. Non lo ammetterebbero mai."
La menzogna sarebbe rimasta, soprattutto perché anche l'altra classe non aveva prove. O questo era quello che pensavo. Inoltre, non potevamo credere a nient'altro se non alle parole di Sudō. L'intera vicenda era avvolta dalle tenebre.
"Non c'è nessuno qui dopo le lezioni."
"Beh, è ovvio. Dopotutto l'edificio speciale viene usato solo per le attività di club."
Una delle parti, o Sudō o gli studenti di 1-C, aveva portato l'altra nell'edificio speciale. In seguito, come per destino, i due contendenti si erano scontrati. Alla fine, Sudō aveva ferito gli altri, che si erano lamentati con gli insegnanti. Questo era stato l'intero caso.
Sicuramente non sarei venuto in un posto caldo come questo, a meno che qualcuno non mi avesse portato. L'umidità era soffocante. Avevo la sensazione che se fossi rimasto anche qualche minuto in più, la mia testa sarebbe esplosa.
"Non hai caldo, Horikita?"
Mentre il caldo intenso mi distruggeva, Horikita si guardava intorno con un'espressione fredda.
"Sono abbastanza resistente al caldo e al freddo. Tu invece... non sembri star bene."
Il caldo mi faceva girare la testa. Mi avvicinai alla finestra, sperando in un po' d'aria fresca. Aprii la finestra... e la richiusi immediatamente.
"...È stato pericoloso."
L'apertura della finestra aveva solo fatto entrare più aria calda nella stanza. Sarebbe stato un vero disastro se avessi lasciato la finestra aperta, ne ero certo. Al pensiero del fatto che avrebbe fatt0 sempre più caldo per tutto il mese di agosto, mi sentii depresso. Tuttavia, venire qui oggi aveva dato i suoi frutti. Non è impossibile—
"A cosa stai pensando adesso?" chiese Horikita.
''No, niente di che. Solo che fa caldo... Ho già raggiunto il mio limite."
Sembrava che avessimo fatto tutto il possibile, quindi iniziammo a tornare indietro.
"Ah."
"Oops!"
Svoltando l'angolo del corridoio, mi ero accidentalmente imbattuto in un altro studente.
"Scusa, stai bene?" chiesi.
L'impatto della nostra collisione non era stato molto forte, quindi nessuno di noi era caduto.
"Si. Mi dispiace. Sono stata sbadata." disse.
"Vale anche per me. Aspetta... sei Sakura?"
Nel momento in cui si stava scusando, capii in chi mi ero imbattuto.
"...Ah, ehm...?"
A giudicare dalla sua risposta confusa, sembrava non sapere chi fossi. Dopo avermi guardato in volto per un momento, capì che ero uno dei suoi compagni di classe. È un po' inutile se riesci a riconoscere qualcuno solo dopo averlo fissato intensamente, però.
Sakura teneva stretto il suo cellulare in mano.
"Ah, oh. Beh, vedi ... Il mio hobby è scattare delle foto, quindi…"
Mi mostrò lo schermo del suo cellulare. Non era mia intenzione chiederle nulla. Dopotutto, non era affatto strano utilizzare il cellulare mentre si cammina.
Sakura probabilmente aveva pensato che stessimo tornando ai dormitori, e ora probabilmente si chiedeva perché fossimo qui.
"Hai detto che è il tuo hobby? Che tipo di foto scatti?" chiesi.
''Cose come il corridoio... e la vista fuori dalla finestra. Cose del genere, immagino."
Proprio quando Sakura finì la sua breve spiegazione, notò Horikita vicina e abbassò lo sguardo.
"Ah, ehm…"
"Ho una cosa che vorrei chiederti, Sakura-san." disse Horikita.
Sakura sembrava a disagio, ma Horikita, che non si lasciava mai sfuggire l'opportunità, fece un passo avanti. Sakura indietreggiò, apparentemente spaventata. Provai a trattenere delicatamente Horikita, facendole segno di smetterla di inseguire Sakura.
"A-arrivederci."
"Sakura"
La chiamai mentre cercava di scappare via.
"Non devi sforzarti."
Avevo parlato senza riflettere. Sakura si fermò, ma non si voltò.
"Non dovresti sentirti obbligata a uscire come testimone, Sakura. Sarebbe inutile costringerti a testimoniare. Ma se qualcuno che fa paura sta cercando di intimidirti o qualcosa del genere, per favore parlaci. Non ho idea di quanto posso aiutare, ma ci proverò."
"Stai parlando di me?" borbottò Horikita.
Lascia perdere che esista un mostro così spaventoso, e lasciala stare.
"Non ho visto niente. Sono la persona sbagliata…"
Continuava a insistere di non essere la testimone. Finora avevamo agito basandoci esclusivamente sull'intuizione e sui pregiudizi di Horikita. C'era una possibilità che Sakura non fosse la testimone, come stava dicendo.
"Allora va bene. Tuttavia, se qualcun altro cerca di perseguitarti, per favore dimmelo."
Sakura fece un cenno in risposta e scese docilmente le scale.
''Questo è stata probabilmente la nostra unica opportunità di reagire, sai? Probabilmente era venuta qui perché stava ancora pensando all'incidente."
“Dal momento che lei stessa lo nega, non c'è più niente che possiamo fare. Inoltre, un testimone nella 1-D non aiuterebbe molto nel nostro caso."
"Beh, suppongo di sì."
Agirà a sua completa discrezione. Tuttavia, non sapevo a cosa diavolo stesse pensando. Ecco perché la nostra indagine era ad un punto morto.
''Ehi, voi due. Cosa state facendo qui?"
Ci voltammo in risposta alla voce inaspettata. Dietro di noi c'era una bella ragazza dai capelli biondo fragola. La riconobbi, sebbene non le avessi mai parlato prima. Era una studentessa della 1-B, Ichinose. Si diceva che fosse una studentessa eccellente.
''Mi dispiace interrompervi in questo modo. avete un momento? Oh, se siete nel mezzo di un appuntamento o cose così, vi consiglio di andarvene subito."
"Non è niente del genere."
Horikita aveva negato immediatamente. Solo in momenti come questi rispondeva velocemente.
''Ahah, capisco. Fa troppo caldo qui per un appuntamento in ogni caso."
Non avevo alcun legame con Ichinose. Non ne ero certo, ma probabilmente non sapeva nemmeno il mio nome. Per lei ero solo uno dei tanti studenti.
Forse era una conoscente di Horikita? O un'amica? Nah, è impossibile.
Se improvvisamente dicessero qualcosa del tipo: "Hey, ne è passato di tempo~ Come stai~?" e "Sto bene~!" e si abbracciassero, probabilmente comincerei a schiumare dalla bocca e poi finirei per svenire.
"Hai qualche problema con la nostra classe?" chiese Horikita.
Di sicuro non era niente del genere, ma Horikita era diventata immediatamente diffidente nei confronti di Ichinose, che era appena apparsa. Probabilmente pensava che questa non fosse una coincidenza.
(NdT: proprio come nel caso di Kushida nel volume 1)
"Qualche problema, eh? Beh, piuttosto mi chiedo: 'Cosa ci fate qui?'"
"Niente di che. Stiamo solo facendo due passi."
Mi sarebbe piaciuto rispondere sinceramente, ma la pressione dello sguardo di Horikita mi aveva fatto rispondere diversamente.
''Due passi, eh? Venite dalla 1-D, non è vero?"
"...Ci conosci?"
“Ti ho già incontrato due volte, anche se non ci siamo parlati. Inoltre, ricordo di avervi visto in biblioteca prima."
Sembrava che in qualche modo si ricordasse di me. Immagino di essere piuttosto figo.
"Ho un'ottima memoria, dopotutto."
Intendi forse che non ti saresti ricordato di me se la tua memoria non fosse stata buona?
Ero un po' felice, ma il mio buon umore svanì a quelle parole.
"Avevo pensato che sicuramente ci sarebbe stato qualcosa qui legato alla rissa. Non ero qui ieri quando la 1-B aveva sentito parlare del testimone. Ho sentito solo più tardi che la 1-D stava cercando prove dell'innocenza di Sudō."
"E se fossimo qui ad investigare, in che modo saresti coinvolta?"
''Hmm, in che modo sarei coinvolta? Beh, non lo sono. Ma quando ho saputo di quello che è successo, mi sono venuti dei dubbi. Quindi ho pensato di venire qui per dare un'occhiata. Ti dispiacerebbe aggiornarmi?"
Era davvero solo semplicemente "curiosa"?
Dopo un breve periodo di silenzio, Ichinose parlò imbarazzata.
''Immagino di no, eh? Beh, se le altre classi fossero interessate—"
"No, non stiamo dicendo di no, ma—"
"Non posso fare a meno di pensare che ci sia un secondo fine." scattò Horikita.
Avevo provato a gestire questa situazione pacificamente, ma Horikita aveva prontamente abbattuto quel piano. Ichinose, percependo chiaramente l'ostilità dietro le parole di Horikita, inclinò il collo e sorrise.
"Secondo fine? Pensi che ci stiamo muovendo nell'ombra per minare sia la 1-C che la 1-D?"
Ichinose aveva un'espressione sconcertata.
''Non penso tu debba stare così in guardia, però. Sono davvero soltanto curiosa, tutto qui."
"Non voglio parlare con qualcuno che è 'soltanto curiosa'. Fai quello che vuoi." rispose Horikita, cercando di mantenere una certa distanza tra loro, e sbirciò fuori dalla finestra.
"Dimmi qualcosa per favore. Tutto quello che mi è stato detto dal nostro insegnante e dai miei amici è che c'è stata una specie di litigio."
Esitai per un momento, ma poiché non c'erano comunque molte informazioni al riguardo, decisi che non valeva la pena tacere. Così le spiegai l'intera la situazione. Le dissi come tre persone della 1-C avevano chiamato Sudō e che c'era stata una rissa. Come poi Sudō aveva ribaltato la situazione contro i suoi aggressori picchiandoli. Le dissi anche come, dopo la rissa, i ragazzi di 1-C avevano presentato una falsa accusa alla scuola.
Ichinose ascoltò attentamente l'intera spiegazione.
"Capisco, allora questo è quello che è successo. Questa storia non è ancora arrivata alla 1-B... Ehi, non è un grosso problema, però? Non importa chi ha mentito in quanto si tratta comunque di un caso di violenza, giusto? Non dovreste affrettarvi a scoprire la verità?"
"Ecco perché siamo venuti qui, ma non abbiamo scoperto niente di che."
Non era qualcosa come un caso di omicidio, quindi non credo che sarebbero rimasti degli indizi. Tuttavia, contrariamente alle nostre aspettative, avevamo ottenuto dei risultati.
"Quindi credete a Sudō-kun perché è un vostro amico e compagno di classe. E per questo la 1-D è in subbuglio perché Sudō è stato accusato ingiustamente, giusto?"
Sarebbe stato difficile convincere una terza parte come Ichinose che non lo stavamo facendo per amicizia o lealtà di classe. Ma non avevo intenzione di spiegare ulteriormente.
''Cosa fareste se Sudō-kun fosse il bugiardo? Supponiamo che vengano fuori prove che dimostrano la sua colpevolezza. Cosa fareste?"
"Lo riferirei onestamente. Dopotutto, una bugia del genere tornerebbe a perseguitarci prima o poi."
"Sì, lo penso anch'io."
Non che Ichinose ne avrebbe risentito in ogni caso.
“Allora siamo a posto, no? Dal momento che hai ottenuto ciò che volevi." Horikita parlò bruscamente, come se stesse cercando di scacciare Ichinose il più velocemente possibile.
"Hmm. Hey, che ne dite se vi aiuto? Potrei aiutarvi a cercare il testimone. Faremmo più in fretta con più persone, giusto?"
Ovviamente, più persone ci sono meglio è. È vero. Tuttavia, non eravamo nella situazione di dire: "Per favore, aiutaci, siamo nei guai!"
"Perché uno studente della 1-B si offre di aiutare?"
''Le classi D e B non sono completamente estranee l'una all'altra? Non sappiamo quando sorgeranno questi casi o chi coinvolgeranno. Poiché le classi sono in costante competizione, c'è sempre la possibilità che ciò accada. Questo è stato soltanto il primo caso. Se la parte che ha mentito vincesse, darebbe inizio ad una serie di altri casi. Inoltre, personalmente non posso voltarvi le spalle ora che so cosa è successo."
Non riuscivo a capire se Ichinose stesse parlando sul serio o se stesse solo scherzando.
"Se la 1-B vi aiutasse, non migliorerebbe drasticamente la vostra credibilità? Anche se suppongo che potrebbe essere vero anche il contrario. La 1-D potrebbe subire conseguenze maggiori se venisse scoperta la verità…"
In altre parole, se Sudō avesse mentito, ciò avrebbe dimostrato l'affermazione della 1-C. In tal caso, Sudō sarebbe stato senza dubbio sospeso e la 1-D avrebbe potuto subire danni fatali.
"Cosa ne pensi? Non penso sia una cattiva proposta."
Guardai Horikita, tuttavia, lei era ancora di fronte alla finestra con la schiena voltata verso di me, immobile. Mi chiedevo cosa pensasse dell'offerta di Ichinose. Naturalmente, eravamo i primi a preoccuparci delle conseguenze. Se la 1-D avesse cercato di provare da sola l'innocenza di Sudō, la nostra credibilità sarebbe rimasta bassa, a meno che non fossimo riusciti a trovare prove che risolvessero al 100% il caso. Se uno studente della 1-B, estraneo alla vicenda, venisse coinvolto, potrebbero esserci enormi implicazioni.
"Potresti pensare che sia un ipocrita, ma nemmeno io ho intenzione di assumermi una responsabilità così pesante."
Decisi di valutare gli aspetti positivi e negativi dell'offerta, sebbene fosse scortese. Ovviamente non potevo ancora fidarmi di Ichinose. Era una studentessa della 1-B e non avrebbe avuto alcun beneficio nell'essere coinvolta. Se aiutare gli altri per pura benevolenza si riflettesse sui punti classe o privati, allora potrei capire la sua motivazione. Non sarebbe facile chiederlo, ma potrebbe avere informazioni importanti... L'unico modo per esserne certi era chiedere di persona.
"Accettiamo il suo aiuto, Ayanokōji-kun."
Horikita aveva preso una decisione, probabilmente determinando che i benefici superavano i rischi. Le ero grato che avesse raggiunto una decisione così rapidamente. Non spettava a me decidere in primo luogo; quello era il lavoro di Horikita.
Ichinose sorrise, mostrando i suoi denti bianchi.
"Allora è deciso! Umm..."
"Horikita."
Horikita diede prontamente il suo nome, come se così facendo approvasse il nostro rapporto di collaborazione.
"È un piacere conoscerti, Horikita-san. E anche tu, Ayanokōji-kun."
Per una svolta inaspettata degli eventi, avevamo conosciuto Ichinose della 1-B e avevamo instaurato un rapporto di collaborazione, ma era ancora tutto da vedere se questo avrebbe portato a riscontri positivi. In ogni caso, le cose sarebbero cambiate di certo.
''Abbiamo già trovato un testimone, ma sfortunatamente, è della 1-D.''
Ichinose emise un sospiro esasperato.
"Beh, questo significa che non c'è un altro testimone, giusto? Perlomeno, è alquanto improbabile."
Le possibilità erano certamente scarse, ma c'era ancora una possibilità.
''Comunque, riguardo al tuo amico. È al primo anno, ma potrebbe diventare un titolare nella squadra di basket, giusto? È incredibile. Sebbene vi stia trattenendo in questo momento, potrebbe diventare una grande risorsa in futuro. Se dovesse partecipare ad un torneo e se la cavasse, Sudō-kun potrebbe guadagnare punti e così anche la classe. Aspetta... non lo sapevate? Il vostro insegnante non ve l'ha detto?"
Ci era stato detto che soltanto i punti privati sarebbero stati condizionati.
"Questa è la prima volta che ne sento parlare in merito ai nostri punti classe... Più tardi dovrò lamentarmi con Chabashira-sensei." borbottò Horikita, un po' scontenta.
Questa era un'altra svista, un altro caso in cui Chabashira-sensei non aveva rivelato qualcosa di importante. Mi chiedevo se la 1-B ne avesse sentito parlare dal loro insegnante... Come al solito, il nostro insegnante non aveva nemmeno provato a fingere di darci lo stesso trattamento degli altri. Mi sentii discriminato.
"Il vostro insegnante è un po' strano." disse Ichinose.
"Innanzitutto, non sembra motivata a dirci nulla. È completamente apatica. Alcuni insegnanti sono così."
Non pensavo ci fosse qualcosa di tanto sorprendente al riguardo, ma Ichinose si ritrasse.
"Sapevate che gli insegnanti responsabili vengono valutati quando la loro classe si diploma?"
"Questa è la prima volta che ne ho sentito parlare. Sei sicura?"
Non ero tanto interessato, ma non avevo altra scelta che esserlo. Questa delineava una cruciale distinzione.
"La nostra insegnante, Hoshinomiya-sensei, lo dice sempre come se fosse il suo motto. Dice che vuole dare il massimo perché l'insegnante di 1-A riceve un bonus speciale. Sembra che per voi sia diverso."
"Sono invidioso del vostro rapporto con il vostro insegnante e dell'ambiente che c'è nella vostra classe."
Il nostro insegnante sembrava mancare di ambizione e di interesse per il denaro. Piuttosto, dava l'impressione di trovare fantastico se fossimo caduti in miseria.
"Penso che probabilmente sarebbe un bene per noi incontrarci e discutere della situazione ogni tanto."
"Non avrei mai pensato che avrei ricevuto aiuto dal nemico."
"Voglio dire, questo sembra essere un problema che deve essere risolto prima che possiamo competere. Dopotutto, non siamo nemmeno sullo stesso terreno di gioco."
Eravamo compatiti, anche dalle altre classi. Questo mostrava quanto poco interesse Chabashira-sensei nutrisse per i suoi studenti.
"Vorrei che potessimo cambiare insegnante con voi."
"Beh, penso che sarebbe difficile da gestire."
Ripensai al mio primo incontro con Hoshinomiya-sensei. Sembrava che anche lei fosse un'insegnante problematica.
"Ah, fa così caldo qui!"
Ichinose tirò fuori un grazioso fazzoletto ricoperto di immagini di panda e lo usò per asciugarsi delicatamente il sudore dalla fronte. Le nostre spesse uniformi catturavano bene il calore.
"Una scuola che tiene il condizionatore costantemente acceso anche quando l'edificio è completamente vuoto, sarebbe dannoso per l'ambiente e vergognoso." disse Horikita.
"Ahahah, immagino di sì. Sei un tipo interessante." Ichinose rise, sebbene quella frase non fosse intesa per essere divertente.
"Non credo ci fosse niente di divertente in quello che ho appena detto…"
"Che ne dici di scambiarci le informazioni di contatto, per assicurarci che le cose vadano senza intoppi?"
Horikita mi lanciò uno sguardo che sembrava dire: 'Non voglio farlo. Dalle il tuo.'
“Se ti va bene avere il mio contatto, ti risponderò non appena mi contatterai." dissi.
"Okay, capito."
Dopo che ci eravamo scambiati le informazioni, mi resi conto improvvisamente di avere molti di contatti di ragazze. Sebbene fosse solo l'inizio di luglio, avevo già sette nomi e numeri di telefono nella mia rubrica (tre dei quali erano ragazze).
Forse... mi ero immerso profondamente nelle gioie della giovinezza senza nemmeno rendermene conto.
Inoltre (informazione non necessaria) pare che il nome di Ichinose sia Honami.