Patriarchi
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I patriarchi (in ebraico: אבות? avot o abot, singolare in ebraico: אב? Ab o aramaico: אבא, Abba) della Bibbia, quando definiti in senso stretto, sono Abramo, suo figlio Isacco e il figlio di Isacco Giacobbe, chiamato anche Israele, capostipite degli Israeliti. Questi tre personaggi vengono chiamati collettivamente i patriarchi dell'Ebraismoed il periodo in cui vissero è noto come "età patriarcale".[1] Hanno un ruolo importante nelle Scritture ebraiche durante e dopo i rispettivi periodi della loro esistenza. Vengono usati come indicatori significativi nella rivelazione divina[2] e nell'Alleanza,[3] e continuano ad avere ruoli importanti nelle religioni abramitiche. Più in generale, il termine "patriarchi" può essere utilizzato per riferirsi a venti figure ataviche tra Abramo e Adamo. I primi dieci di questi sono chiamati i patriarchi antidiluviani, perché vennero prima del Diluvio. Ebraismo e Islam sostengono che i patriarchi e le loro mogli primarie – Sara (moglie di Abramo), Rebecca (moglie di Isacco), Lia e Rachele(le mogli di Giacobbe) – (note come le matriarche), sono seppellite a Macpela, un sito considerato sacro da ebrei, musulmani e cristiani.
Patriarca (dal greco antico πατήρ ἄρχων patèr àrchon, cioè "padre-capo") è un alto titolo tra i vescovi delle Chiese che accettano la successione apostolica, in particolare nella religione ortodossa e cattolica. L'ufficio, la diocesi e il gruppo di diocesi soggette all'autorità del patriarca sono detti patriarcato e ancora si indicano come patriarcali la diocesi e la chiesa che sono sede del patriarcato e del patriarca.