Un nuovo INIZIO nasce sempre dalla FINE di qualcosa

Un nuovo INIZIO nasce sempre dalla FINE di qualcosa

Ogni inizio parte da una fine e viceversa

Luciano Garibbo

La vibrazione è un'onda, ha un suo ritmo

Nella vita tutto ha un ritmo, ogni inizio ha una fine ma ogni fine rappresenta un nuovo inizio e in questo modo tutto si rigenera.


Un seme che si trasforma in un nuovo fiore è stato prima parte di un fiore che ora si è trasformato.


La fine e l'inizio sono solo eventi trasformativi che creano una crescita e per questo vanno onorati e ringraziati, sono attimi sacri e importanti di un ritmo inesauribile.


Abbiamo assistito tante volte alla fine di qualcosa e all'inizio di qualcos'altro, non sempre l'abbiamo accolto con benevolenza ma dobbiamo imparare ad accogliere e poi lasciar andare.


È da poco che l'inverno ha terminato il suo ciclo e la primavera ha iniziato il suo e c'e chi ha accolto favorevolmente questa trasformazione e chi l'ha patita ma è stato necessario e utile.


Quando questi eventi coinvolgono un ciclo di vita di una persona cara, di un animale ormai di famiglia non hanno lo stesso dolore emotivo di un cambio di stagione ma ciò che sembra morire in realtà rinasce su un piano differente per evolvere e questa trasformazione dovrebbe accompagnare anche una nostra trasformazione, dovremmo fare tesoro di tutto ciò che fino a questo momento quella vita ci ha donato, non trattenere e non rendere pesante con i nostri pensieri il suo passaggio così da affrontare anche noi il cambiamento che porta la sua mancanza insieme alla consapevolezza che è il seme di una nuova evoluzione.

Per entrambi è un'esperienza che deve farci crescere perché non deve essere né sprecata né bloccante.


La stessa dinamica vale per le relazioni, che si tratti di una separazione tra coniugi, un figlio o un amico che si trasferisce, un'amicizia che si interrompe o che resta bloccata nelle incomprensioni, una malattia che interrompe attività che credevamo irrinunciabili, una situazione finanziaria, ecc...


Per chi conosce la piramide di Dilts saprà che la base è costituita dall'ambiente e che le nostre convinzioni e la nostra stessa identità ne vengono influenzati.

Quando un certo ambiente non è più funzionale al nostro essere, si potrebbe dire che non è più in risonanza con il nostro sentire, questa fine per un nuovo inizio, questo cambiamento per quanto doloroso diventa anche una nostra responsabilità, non sempre pertanto subiamo questo ritmo di inizio e fine, a volte occorre divenire parte attiva.


Su questo piano tra ogni inizio e ogni fine sperimentiamo la dualità, l'eterna lotta tra il bene e il male, tra la paura e l'amore, quel transitare tra l'inferno e il paradiso, qui possiamo approfondire

E per chi, in questa narrazione, si pone il dubbio se esistono e in che modo interagiscono con noi gli alieni, vi rimando a questo link

E non dimentichiamo che neppure la morte è una fine.


Luciano

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