Inferno e Paradiso esistono?

Inferno e Paradiso esistono?

Luciano Garibbo
Il paradiso è sempre stato lì. è dentro di noi, non cercatelo fuori, non attendelo dopo la morte perché è nella vita

Inferno e Paradiso, come concetti perché non li ritengo esistenti come luoghi, li ritengo presenti entrambi sempre come stati dell'essere e sta a noi sintonizzarci sulla giusta frequenza per ritrovarli.


In fondo rappresentano la nostra rappresentazione duale del mondo, quel mondo che stiamo continuamente creando per fare questa esperienza, un'esperienza che personalmente ritengo che si concluderà quando comprenderemo che il male non esiste, esistono solo quantità differenti di bene

(lo vogliamo chiamare amore? vogliamo chiamarlo connessione divina? vogliamo chiamarlo riconoscimento del proprio sé? a fantasia).


Esistono quindi quantità differenti di amore e dove riscontriamo una mancanza, qualcosa da riempire, gli diamo la connotazione negativa che ci fa distinguere paradiso, inferno oppure bene, male oppure amore, odio, ecc...


Come quando versiamo dell'acqua in un bicchiere e osserviamo dentro, esiste solo l'acqua, il vuoto è una nostra costruzione, dobbiamo solo imparare a guardarlo ed è così che cresce e quando sarà pieno scopriremo che non è mai stato vuoto, che non lo abbiamo davvero riempito di più guardandolo ma era già pieno, abbiamo solo imparato a guardare meglio, a focalizzare lo sguardo: quest'acqua è cresciuta in qualità.


Siamo fatti prevalentemente di acqua, il corpo, il contenitore, è il bicchiere in questa metafora. Noi informiamo la nostra essenza, l'acqua, con ogni pensiero, con ogni azione, con ogni nostra intenzione.


Guardare la parte vuota del bicchiere ci impedisce di riempirlo e anche le persone più attente continuano a svuotare il proprio bicchiere.

Vogliamo chiamare questo un processo di consapevolezza? A qualcuno piace la parola entropia? Fatto sta che quando il bicchiere lo vedremo colmo non ci servirà più guardare il bicchiere. 


Quello che molti intendo come Paradiso (in senso metaforico, non mi riferisco all'origine della parola) si può trovare solo nella vita e voglio riportare queste parole dal Vangelo di Tommaso:

I suoi discepoli gli dissero, "Quando riposeranno i morti, e quando verrà il nuovo mondo?" Lui disse loro, "Quello che aspettate è venuto, ma non lo sapete."


Se posso chiudere con un consiglio ti dico:

COMMETTI ERRORI E NON PENTIRTI MA IMPARA DA QUESTI ERRORI. IL PECCATO NON ESISTE !!!

E ricorda che ogni fine ha un nuovo inizio, ogni inizio ha una sua fine ma il ritmo è inesauribile.


Lo spirito santo è dentro di noi.


E per chi, in questa narrazione, si pone il dubbio se esistono e in che modo interagiscono con noi gli alieni, vi rimando a questo link


Luciano Garibbo

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