2021-12 Jw Broadcasting
Per esempio, ricordo che una volta un fratello che serviva nel campo multilingue perse la sua nomina di anziano a causa di un malinteso. Pensò che quella fosse un’ingiustizia, si sentiva ferito. Ma sia lui che sua moglie si tennero stretti a Geova e mantennero le loro abitudini spirituali. Poi un giorno a un congresso di zona un fratello si avvicinò a lui e lo ringraziò per il discorso che aveva fatto. Ma lui aveva dato una mano a fare le pulizie, non aveva fatto un discorso. Quindi il fratello disse all’ex anziano: “Mi riferivo al tuo sorriso e al tuo atteggiamento positivo, ecco il tuo discorso. Era un discorso sulla lealtà ed era forte e chiaro”. L’ex anziano racconta: “Quello che è successo ha insegnato a me e a mia moglie che qualsiasi problema o ostacolo incontriamo non deve compromettere la nostra spiritualità. Abbiamo capito che sentirsi rifiutati, avere delle sconfitte o essere fraintesi sono cose che possono succedere a tutti. Quindi non ci siamo abbattuti, siamo cresciuti”. Avete notato? La coppia non si è soffermata sulle difficoltà, entrambi si sono tenuti stretti a Geova. In che modo? Hanno imitato Anna. Non hanno mai abbandonato la vera adorazione, erano nel posto giusto, ‘hanno reso sacro servizio giorno e notte [hanno fatto la cosa giusta] con digiuni e suppliche’. E a volte le loro suppliche erano accompagnate da lacrime, avevano il giusto atteggiamento. E Geova li ha afferrati saldamente e non li ha lasciati andare. Il fratello serve ancora nel campo multilingue, è di nuovo anziano e fa discorsi davvero belli.
Quindi cosa vogliamo ricordare? Facciamo un riassunto. Dobbiamo ricordare questo. Quando affronteremo delle difficoltà, e sì, succederà, o quando incontreremo problemi nella vita, perché ci saranno, fanno parte della vita purtroppo, rimaniamo nel posto giusto, facciamo la cosa giusta e manteniamo il giusto atteggiamento. Facendo queste cose, anche voi potrete dire: “Geova, mi tengo stretto a te. Sono sicuro che tu mi afferri saldamente”.
Abbiamo apprezzato molto il tuo discorso, fratello Noumair. Anna è davvero un grande esempio per tutti noi, non c’è alcun dubbio.
Adesso ascolteremo l’ultima delle 4 interviste. Andremo a trovare una coppia, David e Lynne Jones. Servono nell’Africa occidentale, in Ghana. Hanno frequentato la 95ª classe e si sono diplomati nel settembre del ’93. Da lì sono stati assegnati in Kenya, che si trova nell’Africa orientale. Poi hanno servito 8 anni in Burundi. E attualmente stanno servendo in Ghana, e il fratello Jones fa parte del Comitato di Filiale. I loro visi forse vi saranno familiari perché la loro classe compariva nel video intitolato “Alle estremità della terra”. Fu realizzato in occasione del 50° anniversario della Scuola biblica di Galaad. Quel video ci fece immedesimare nella vita dei missionari. Anche se allora lo scopo della Scuola di Galaad era diverso rispetto ad adesso, da quello che dicono nell’intervista è chiaro che nei luoghi in cui hanno servito sono riusciti a dare stabilità e a rafforzare i fratelli. Allora guardiamo insieme questo bel video.
- E finalmente è arrivato il giorno in cui diremo ai nostri studenti dove saranno assegnati.
- La mattina in cui avremmo saputo dove ci avrebbero assegnato siamo scesi per l’adorazione mattutina. Poi ci siamo messi in fila ad aspettare. Mi sentivo il cuore in gola, ero tesa ed emozionata allo stesso tempo, perché sapevo che qualsiasi cosa avesse detto il fratello Jaracz, beh, avrebbe cambiato completamente la nostra vita.
• (Lynne Jones – 95ª Classe della Scuola di Galaad) - Stento a credere che siano già passati 28 anni da quel giorno. La formazione che abbiamo ricevuto alla Scuola di Galaad ci ha aiutato a capire che le cose non sarebbero sempre state facili. Davanti alle difficoltà non bisogna ingigantire il problema. Bisogna rimanere calmi e confidare in Geova.
• (David Jones – 95ª Classe della Scuola di Galaad) - Penso che la parte in cui si esaminano i Vangeli e Gesù Cristo sia una delle parti più belle della Scuola di Galaad. Gesù era sempre gentile ed era sempre ragionevole quando aveva a che fare con altre persone. Durante le lezioni infatti l’enfasi non era tanto sull’acquisire informazioni, ma su come imitare Gesù Cristo nel trattare gli altri. Mi hanno colpito queste 2 frasi: “Le persone vengono prima dell’efficienza” e “La cosa più gentile è sempre la cosa più giusta”. Me le ricordo ancora dopo tanti anni.
• (Lynne Jones) - Ci hanno insegnato come studiare e ci hanno aiutato a studiare in modo da costruire, per così dire, una riserva di princìpi. E quando poi ci
saremmo trovati di fronte a dei problemi, saremmo andati lì a prendere il principio che ci avrebbe aiutato nella situazione che stavamo affrontando. Ed è proprio così, quando sei alla scuola immagazzini un sacco di informazioni. Non sai né come né quando le userai, ma hai imparato il metodo. È come depositare in banca, e quando ti serve, sai da dove prelevare. Mi viene in mente una lezione in cui ci siamo soffermati su Romani 15:3, dove dice che “neppure il Cristo […] ha cercato di far piacere a sé stesso”. Ogni volta che ripenso a quella lezione, mi ricordo quando dopo 2 anni che servivamo come missionari fummo invitati a servire nella circoscrizione. All’inizio spesso pensavo: “Non so se posso farcela”. Ma ripensando a quella lezione, al fatto che “Cristo [non faceva] piacere a sé stesso”, capii che non si tratta di me, si tratta della volontà di Geova, di servire gli altri. Questo mi ha aiutato a non concentrarmi troppo su me stessa e a pensare: “Se lo ha fatto Gesù, allora devo farlo anch’io. Devo mettere i fratelli e le sorelle al primo posto”. E ci è piaciuto tantissimo servire nella circoscrizione. Non so nemmeno perché ero così preoccupata. Alla fine non volevamo andarcene più. • (David Jones) - All’inizio non ti rendi conto dell’impatto che la Scuola di Galaad ha su di te. Ma nel corso degli anni sono state tante le occasioni in cui ho potuto riflettere su quelle lezioni, su quello che ho imparato durante la scuola. La scuola ha trasformato il mio modo di pensare e i sentimenti che provo. Adesso posso dire che nel tempo non ha cambiato solo la mia vita, ha cambiato anche me.
• (Lynne Jones) - Ricordo come se fosse ieri la consegna dei diplomi, il momento in cui eravamo in fila. Ricordo ancora le emozioni che provavo, avevo davvero il cuore in gola. Ma non rimpiango neanche un minuto di questi 28 anni. Li abbiamo spesi insieme ai nostri fratelli, svolgendo diverse forme di servizio. Posso dire senza ombra di dubbio che non cambierei questa vita per niente al mondo.
Finora il programma a cui abbiamo assistito ci ha arricchito molto. Ma ci aspetta ancora dell’altro.
I diplomati saranno di grande incoraggiamento per i fratelli e le sorelle dovunque serviranno. La seconda e la terza parte del conferimento saranno disponibili su jw.org nel corso di questo mese. Sicuramente non vedete l’ora di guardare il resto del programma.
Per concludere il programma di questo mese andiamo a Tahiti. È l’isola principale della Polinesia francese, che è composta da circa 118 isole abitate.
Tahiti è bellissima. Ci sono montagne, cascate e atolli di sabbia bianca. Questa zona è ricca di vita, dalle meravigliose mante che si muovono con eleganza nel mare alle tante specie variopinte di fiori che si possono ammirare sull’isola.
Ma quello che colpisce oltre alle bellezze naturali è l’ospitalità delle persone che vivono qui. I nostri fratelli e sorelle della congregazione di Vaima si impegnano per parlare ad altri dello straordinario messaggio della Bibbia. Il loro territorio si estende dal centro della città fino alle montagne e include zone lontane come Rikitea e l’isola di Apataki. Predicano sulle spiagge ai pescatori del posto, e nei porti ai marinai provenienti da altre parti del mondo. Il loro impegno ha prodotto ottimi risultati. Al momento, i 107 proclamatori della congregazione conducono 107 studi biblici. Tutti i fratelli e le sorelle della congregazione di Vaima vi salutano con affetto dovunque siate.
Dalla sede mondiale dei Testimoni di Geova, questo è JW Broadcasting.