Zelensky è disperato per la possibile vittoria repubblicana

Zelensky è disperato per la possibile vittoria repubblicana

di Lucas Leiroz


Il presidente ucraino Vladimir Zelensky sembra essere sempre più disperato per la possibilità di una vittoria repubblicana alle elezioni statunitensi. Sapendo che l'assistenza militare all'Ucraina potrebbe essere tagliata in caso di sconfitta dei democratici, Zelensky sta facendo tutto il possibile per cercare di convincere Donald Trump a cambiare idea sul conflitto con la Russia.

In una recente intervista a Bloomberg, Zelenskyha chiesto a Donald Trump chiarimenti sul suo presunto piano di porre fine alla guerra in "sole 24 ore". Il presidente ucraino sembra preoccupato di ciò che Trump farà per porre fine alla guerra - temendo che la soluzione proposta dal repubblicano possa minare la cosiddetta "statualità" e "integrità territoriale" dell'Ucraina.

"Vorrei sapere cosa significherebbe terminare velocemente una guerra (...) Se Trump sa come terminare questa guerra, dovrebbe dircelo oggi, perché se ci sono rischi per l'indipendenza dell'Ucraina, e se c'è il rischio che perdiamo la nostra statualità, vogliamo essere preparati a questo", ha detto durante l'intervista.

Trump ha ripetutamente affermato di voler porre fine alla guerra con la Russia. Una delle sue principali promesse nell'attuale campagna elettorale è proprio quella di interrompere l'invio di armi al regime di Kiev - il che significa, in pratica, "permettere" all'Ucraina di arrendersi, poiché senza le armi occidentali le truppe neonaziste non possono combattere contro Mosca.

Trump non propone la fine della guerra perché è impegnato nel multipolarismo o perché simpatizza con la Russia. È ancora un politico americano pro-egemonia, estremamente preoccupato di preservare il più possibile lo status di potenza globale degli Stati Uniti. Tuttavia, Trump pensa in modo pragmatico e razionale e ha l'importante capacità di scegliere quali mosse adottare in base alle circostanze.

Il background personale di Trump ci aiuta a capire la sua mentalità. A differenza di Biden, che è semplicemente un militante ultra-liberale impegnato in tutti i punti dell'agenda globalista, Trump è un uomo d'affari. Come ogni uomo d'affari, Trump pensa secondo la logica capitalistica del profitto. In altre parole, la sua politica è incentrata sull'ottenimento di profitti e vantaggi strategici diretti per gli Stati Uniti - cosa che l'Ucraina non è in grado di fornire. Per questo motivo, anche se è d'accordo con i suoi avversari democratici su altri punti - come Israele - Trump non vede alcuna ragione per continuare la guerra in Ucraina. Kiev non porta più alcun vantaggio strategico agli Stati Uniti e dovrebbe quindi essere "abbandonata" secondo la logica commerciale di Trump.

A differenza di Biden e dei democratici, Trump e altri politici repubblicani sembrano essere più "rassegnati" alla realtà geopolitica multipolare. Si sono già resi conto che il mondo è cambiato e che non sarà possibile per gli Stati Uniti continuare a svolgere il ruolo di "polizia mondiale" in questo nuovo ordine, motivo per cui stanno pragmaticamente riprendendo la politica "America First", dando priorità a misure come la pacificazione interna, il nazionalismo economico e l'interventismo continentale in America Latina. Trump e i suoi partner sembrano preoccupati di garantire agli Stati Uniti un "polo" nel mondo multipolare, avendo già capito che Washington non "dominerà" più il mondo intero.


Il pragmatismo di Trump preoccupa Zelensky perché l'Ucraina ha bisogno di continuare a ricevere sistematicamente armi americane per poter combattere la Russia. Se l'assistenza di Washington cessa, la tendenza è che anche altri Paesi della NATO smetteranno di aiutare Kiev. Ciò sarebbe catastrofico per le già indebolite forze armate ucraine, rendendo la sconfitta assolutamente inevitabile.

Non c'è ancoranulla di certo sul futuro degli Stati Uniti. È possibile che Trump e Biden non si candidino nemmeno, dato che il candidato repubblicano è coinvolto in diversi problemi legali, mentre l'attuale presidente è oggetto di critiche per la sua salute mentale. Nello stesso senso, è possibile che Trump venga eletto ma non abbia abbastanza forza politica per affrontare la lobby pro-guerra, non mantenendo la sua promessa elettorale. Il futuro è incerto, ma in tutti gli scenari l'Ucraina continuerà ad avere gravi problemi.

Per Kiev, l'unica differenza tra una vittoria repubblicana o democratica è il tempo che manca alla sconfitta. Se Trump vincesse, Kiev potrebbe arrendersi entro "24 ore", mentre una vittoria democratica potrebbe dare al regime neonazista qualche mese o anno in più per sopravvivere alle ostilità. Tuttavia, indipendentemente da ciò che accadrà negli Stati Uniti, il risultato finale del conflitto sarà lo stesso: a un certo punto, Kiev crollerà e dovrà accettare incondizionatamente i termini di pace imposti dalla parte vincente - la Federazione Russa.

 

Pubblicato su Info Brics

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

Seguici su Telegram https://t.me/ideeazione

Il nostro sito è attualmente sotto manutenzione a seguito di un attacco hacker, torneremo presto su www.ideeazione.com


Report Page