WOKE, LA GRANDE CANCELLAZIONE È LA GRANDE SOSTITUZIONE (I parte)
LIBERTÀ E DEMOCRAZIA⏹️ E’ tempo di analizzare la velenosa ideologia woke come elemento centrale del Nuovo Ordine Mondiale globalista, liberista, americano centrico.
🔹️ I sedicenti risvegliati esprimono al massimo grado l’intersezione teorizzata da Kimberle Crenshaw, femminista radicale nera, tra le varie anime della cultura del vittimismo o la “scoperta” della sovrapposizione di diverse identità sociali e delle relative discriminazioni, oppressioni, dominazioni poste in atto dal criminale collettivo trans generazionale, il Maschio Bianco Eterosessuale “eteronormativo”.
🔹️ Uno degli elementi decisivi è la dittatura feroce del presente: un esempio, l’ultimo in ordine di tempo, sono le nuove vetrate della cattedrale parigina di Notre Dame, gravemente danneggiata alcuni anni fa. Il restauro non è avvenuto nel rispetto del valore artistico, identitario, spirituale e nazionale del monumento.
🔹️Oggi le vetrate hanno disegni astratti senza simboli religiosi al posto della complessa narrazione spirituale sublimata nell’arte delle vecchie, venerande vetrate. Il relativismo e il rancore anticristiano (e antinazionale) all’interno del tempio cattolico più iconico di Francia. La grande capitolazione al servizio della cancellazione.
🔹️ La ( anti) cultura woke rappresenta insieme la sostituzione generale dei valori, dei principi, del linguaggio, del senso comune, della popolazione europea e occidentale, l’ode ai totem del progresso - il nuovo è sempre migliore del vecchio - e del presente - il passato è il buio barbarico rischiarato dall’accecante modernità ( “ al modo odierno”) .
🔹️ Innanzitutto va rilevato che il “wokismo” è una religione rovesciata. Come ogni fede rivelata, non può che pronunciare scomuniche contro i non credenti. In quanto ideologia palingenetica animata da un isterico moralismo invertito, giustifica la violenza che esercita con la necessità di fare piazza pulita di tutto ciò che si oppone al suo trionfo, coincidente con il progresso, la giustizia, l’uguaglianza, tranne quella economica, vietata dal liberismo che ne è l’ufficiale pagatore.
🔹️ Bertolt Brecht, militante comunista, così legittimava la violenza rivoluzionaria: “anche l’ira per l’ingiustizia fa la voce più roca. Noi che volemmo preparare la terra all’amicizia non potemmo essere amichevoli.” Ogni ideologia, avverte Carl Schmitt, è teologia secolarizzata. Dunque, i teorici della tolleranza non possono essere tolleranti con i nemici.
Roberto Pecchioli
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