Volkswagen Jetta R GT Concept
CarFanaticsEra il 2005 quando Volkswagen, in occasione dell'annuale SEMA, decise di presentarsi con tre varianti speciali pompate di Jetta, Passat e Touareg, accomunate dal nome, R GT.
Oggi parleremo della prima, la Jetta R GT, versione ad alte prestazioni della berlina nata in collaborazione con HPA Motorsport.
Come intuibile da un primo sguardo, le modifiche alla berlina partirono dal look, reso notevolmente più cattivo rispetto alla variante di serie già a partire dal muso, con un paraurti più muscoloso, aperto centralmente e lateralmente e che si raccordava ai passaruota, ora dalla bombatura ancor più accentuata.
Proseguivano nelle fiancate le mingonne scolpite anch'esse raccordate con i passaruota, sia anteriori che posteriori, il tutto culminante in una coda notevolmente rivista, in cui spiccavano lo spoiler integrato nella bauliera, la piccola protuberanza in luogo della terza luce di stop ed il paraurti, comprensivo di accenno di diffusore e di doppio scarico trapeziodale.
Vestiva il tutto la livrea grigia con strisce chiare ed elementi neri, a rendere il tutto ancor più cattivo.
Simile il trattamento a bordo, dove il classico abitacolo della Jetta venne ritoccato prendendo chiara ispirazione corsaiola, resa esplicita dalla presenza di sedili contenitivi Recaro ripresi dalla Golf R32 abbinati a cinture a sei punti Schroth, il tutto abbracciato da un roll-bar integrale, testimonianza delle sue serie intenzioni; completavano il tutto rivestimenti in pelle ed Alcantara nera, inserti in carbonio e strumentazione aggiuntiva di ispirazione Formula 1.
Per quanto già il look e gli interni la distinguessero in maniera piuttosto importante da una normale Jetta, ciò che veramente la rendeva unica si trovava sotto al cofano, dove la R GT celava una piuttosto entusiasmante sorpresa.
In luogo quindi del modesto 5 cilindri 2.5L aspirato da 150 CV con cui era equipaggiata, ecco che Volkswagen andò a montare il mitico V6 3.2L della R32, evidentemente non speciale abbastanza nella sua veste di serie in quanto venne per l'occasione dotato di ben due turbo Garrett e due intercooler, oltre ad aspirazione e scarico specifici, portando la potenza da 240 CV a ben 550 CV: valori da vera supercar.
A gestire cotanta potenza ci pensava poi la trazione integrale 4MOTION unita al cambio a doppia frizione DSG, entrambi in questo caso ritoccati da HPA per sopportare il notevole incremento di cavalleria.
Ulteriori modifiche interessarono il serbatoio fuel cell, i freni, Brembo da WRC con dischi anteriori da 380 e posteriori da 330 mm, e le sospensioni, ora coilover KW FIA GT, il tutto abbinato ai cerchi in lega Avus da 19" gommati pneumatici Michelin Pilot Sport2 bordati arancione.
Per far capire la mole di modifiche a cui fu sottoposta la Jetta, vi basti pensare che venne persino dotata di jack ad aria integrati, i quali permettevano di cambiare velocemente i cerchi durante le giornate in pista, nello specifico in un altro set di Avus da 18" in alluminio da DTM a bloccaggio centrale e gommati ora pneumatici da circuito Michelin Pilot Sport Cub.
Una tra le più pazze ma meglio riuscite rivisitazioni della Jetta, la R GT fu l'occasione per Volkswagen di sbizzarrirsi ed, assieme ad HPA, di metter mano alla pacata berlina, trasformandola in una vera e propria supercar a quattro porte, ora più a suo agio su pista che su strada.



