Vivevo per la musica

Vivevo per la musica

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William Mullane

La musica esprime cose che non si possono esprimere in nessun altro modo. Ha una forza incredibile. È un regalo meraviglioso. Prima di conoscere la verità vivevo per la musica. Per diversi anni suonai hard rock, heavy rock in bar e locali di New York. Quello per me era un ambiente molto deprimente. Poi però iniziai ad appassionarmi alla musica classica e suonavo 6 ore al giorno. Mi iscrissi alla Juilliard, una tra le più famose scuole di musica. Fui ammesso, ma non ci andai. Dentro di me provavo un senso di vuoto. Il 16 febbraio del ’73 ci fu una svolta nella mia vita. Quel giorno in un taxi mi parlarono della verità. Il 16 febbraio del ’79 iniziai a servire alla Betel. Appena arrivato non potevo dedicare tanto tempo alla musica. Ero assegnato alla stamperia, e quello era un ambiente completamente diverso per me. Mi sono anche occupato di giardinaggio, ho partecipato alle costruzioni a Wallkill e ho dato una mano anche nel campo della progettazione. Tutte cose che non sapevo fare, ma ho imparato davvero tanto. Ognuno di questi incarichi mi ha aiutato a sviluppare delle qualità importanti e credo che Geova abbia pensato che c’era un bel po’ di lavoro da fare con me. Proprio come si accorda uno strumento per poterlo suonare, così Geova fa con noi. Ci insegna a dare la giusta priorità alle cose e a mettere lui al primo posto, perché lo merita. Quando lo facciamo, vediamo tutte le altre cose dalla giusta prospettiva. Nel 1981 conobbi mia moglie mentre suonavo a un matrimonio. Ci innamorammo. Il nostro amore per Geova è cresciuto insieme al nostro amore l’uno per l’altra. Non abbandonai la musica completamente, perché mi appassionava ancora. Suonavo il più possibile tra i vari impegni alla Betel e le altre attività spirituali. Non mi dispiace che la musica non sia più al primo posto. Anzi, ora che le do la giusta importanza sono più felice. Nel 1995, quando arrivai a Patterson, fui assegnato al Reparto Audio/Video. E dal 2016 mi occupo proprio di musica, sia di composizione che di montaggio. Collaborare con i fratelli nel campo della musica è una grande gioia e un onore. Geova ci permette di lodarlo con qualcosa che amiamo e ci appassiona, come la musica. Non lo facciamo per soldi. Quello che ci motiva, il nostro unico desiderio, è quello di dare gloria al nostro Padre celeste, Geova. La nostra musica si ispira alle culture più diverse, e tutto questo ci unisce ancora di più. La musica è capace di suscitare emozioni davvero profonde. Ci sono volte in cui ci mettiamo insieme a suonare e improvvisiamo, ed è come se parlassimo attraverso gli strumenti. È una cosa unica! Posso dire di essere una persona felice, perché nella mia vita ho seguito le norme di Geova. Se ho dei rimpianti? Assolutamente no! La decisione che ho preso a 22 anni è stata la migliore che potessi mai prendere, perché ho conosciuto Geova e ho finalmente trovato l’equilibrio nella mia vita. La felicità non dipende dal lavoro che facciamo. La vera felicità dipende dalla nostra spiritualità e dalla nostra amicizia con Geova. Questo è lo scopo della vita. Ed è una vita fantastica!

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