Viaggio in Russia
Cari amici, sta per terminare la mia bella visita a Mosca. Io ci sono stata 25 anni fa, ma non come turista, bensì per lavoro. Avrei dovuto fare il cambio in aeroporto con destinazione Nisnij Novgorod, quindi a parte la Piazza Rossa ed uno spettacolo di circo la sera, non posso decisamente fare dei paragoni.
Ciò che però posso fare è constatare che mentre noi siamo rimasti al palo da anni, loro, nonostante l'inflazione, hanno fatto passi da giganti nel vero senso della parola,
Mosca è bellissima, cantiere aperto 24 ore su 24, costantemente lustrata, molto pulita e ordinata, ma anche piena di ricche agevolazioni per i cittadini ivi residenti, dal punto di vista dei servizi e trasporti pubblici. L'atmosfera che vi si respira è di sicurezza, giovialità e .. nonostante buona parte degli europei sia lontana da questi luoghi, taanti e tantissimi turisti da ogni dove. Il popolo russo nutre da sempre una particolare inclinazione per quello italiano, che sente molto affine e vicino per mentalità. Mi è capitato di chiedere informazioni per strada e la gente, incuriosita dal mio accento, quando scopre che sono italiana, si mette la mano sul cuore e comincia a parlare sempre e solo bene dell'Italia: chi ci è stato lo ha fatto più volte in lungo e in largo e chi non ha ancora potuto sogna presto di realizzare tale desiderio. Qualcuno, nei negozi, si meraviglia del nostro zelo nel cercare di differenziare correttamente i rifiuti ma tutti loro sicuramente ci battono nella conoscenza della letteratura e storia. Le guide turistiche salutano invitando a non perdere mai di vista il nostro passato, perchè è da quello che possiamo imparare ad agire nel nostro futuro. Non a caso è stato allestito un enorme museo della Grande Guerra, con un altrettanto enorme spazio consacrato alla memoria delle vittime, ma anche un luogo altrettanto enorme ove riscattare tale orrore con l'unità di popolo e la celebrazione del coraggio e della pace attraverso giochi di fontane fantastici, che prendono vita specialmente la sera al tramonto. Si cammina tranquillamente da soli anche la notte, in quanto gli immigrati arrivati qui per lavorare sanno che non possono permettersi di sgarrare, pena l'espulsione immediata. I negozi e gli alimentari in media chiudono tra le 23 e le 24, la metro all'una, perciò sino a quell'ora trovi molti immigrati che si ritrovano per fare comunità, ma che nn si permettono nemmeno lontanamente di importunare o anche solo guardare insistentemente una donna. Nessuno urla per le strade, lascia bottiglie rotte o montagne di rifiuti ad ogni piè sospinto (ogni riferimento è puramente casuale). C'è chi ad esempio, come una docente di lingua inglese all'università statale, a cui ho chiesto per puro caso indicazioni stradali, in un giorno di pioggia, mi ha addirittura accompagnata in auto a rimirare il bel vedere e offerto un passaggio alla stazione della metro più vicina al rientro, mi ha elargito consigli a distanza e poi voluto rivedermi per salutarmi e regalarmi una spilla di fabbricazione nazionale. Termino raccontando solo che nonostante gli impedimenti noti imposti, tutti si sono prodigati per darmi una mano nelle operazioni di pagamento; l'ultimo aneddoto da raccontare è avvenuto quando, chiedendo aiuto nel fare un pagamento per la lavatrice, mi sono brevemente soffermata a parlare con due donne venute in visita da un altro paese della nazione: si sentivano molto rattristate per ciò che ci sta capitando e prima di congedarsi mi hanno chiesto se potevano abbracciarmi.
Anche i più giovani sanno che la vita e la pace valgono più di tutto: mi ha commosso vederne alcuni coltivare la passione per la poesia, la musica e la danza, recitare liberamente versi in piazza, suonare meravigliosamente alle fermate della metro o cantare per il semplice gusto di farlo in alcuni angoli delle strade.Giovani cittadini pluripremiati ai concorsi e competizioni mondiali in fisica, matematica, scienze e attività sportive. Del resto se vuoi studiare all'università e ricevere borse di studio che coprono l'intera durata degli studi devi averne i requisiti soprattutto intellettivi. Questa è la gioventù che ho sempre sognato di vedere in una società civile.
B.