Verifica stato impianti traslazione metropolitane e ferrovie regionali ex concesse, commissione Mobilità, 12 aprile - videoconferenza

Verifica stato impianti traslazione metropolitane e ferrovie regionali ex concesse, commissione Mobilità, 12 aprile - videoconferenza

Redazione


Eccoci in diretta, cari lettori. 


Stefàno (5S): "L'obiettivo di oggi è fare un punto della situazione sugli impianti di traslazione con il gestore, Atac. E' un tema del quale se ne è parlato molto, e mi sembrava opportuno oggi parlarne con l'azienda e analizzare i numeri e le motivazioni, senza dover puntare il dito e senza dover giustificare nessuno. La manutenzione delle scale mobili non è semplice in questo periodo pandemico, visto il tema della reperibilità dei materiali. Ma è altrettanto importante il tema della pubblicità nei confronti dei cittadini. Se il cittadino vede che è tutto fermo, senza cartelli informativi in questo senso, lo si getta nello sconforto."


Direttore Generale, Franco Giampaoletti: "Vogliamo dare una sintesi del tema. Quando si parla degli impianti di traslazione spesso si vanno a nominare impianti che non sono di proprietà di Atac Spa."


Atac: "Gli impianti di traslazione sono di cinque tipi: scale mobili, marciapiedi mobili (Spagna, di collegamento col parcheggio), ascensori, servoscala (uso esclusivo utenza disabili), piattaforme elevetrici. Gli impianti di traslazione sono sia di esercizio pubblico che di esercizio privato. Gli impianti in esercizio privato hanno tre adempimenti: denuncia di messa in esercizio (solo impianti ascensori), manutenzione ordinaria preventiva e verifiche periodiche biennali (solo impianti ascensori). Per gli impianti in esercizio pubblico ci deve essere prima la nomina di un Resposanbile di Esercizio dell'impianto, si invia la documentazione all'Ustif, si apre al pubblico, e durante la sua vita si procederà con la manutenzione ordinaria e straordinaria con la sostituzione dei componenti principali. Quando si parlerà di componenti legati alla sicurezza come dispositivi di bloccaggio delle porte o ammortizzatori, si deve acquisire il certificato di sicurezza di questi ultimi. Successivamente si dovranno fare delle verifiche periodiche semestrali da parte del Responsabile, prove triennali da parte del Responsabile con Ustif, revisioni speciali (5, 15, 25 anni dall'apertura), revisioni generali (25, 30 anni dall'apertura). E questo per gli ascensori.

 Per le scale mobili il discorso è simile, ma quello che si evince è che rispetto agli impianti privati, in quelli pubblici ci sono molte più attività da seguire. Atac tiene traccia della vita di circa 28mila componenti per un tempo pari alla vita dell'impianto (30 anni). Le attività non coinvolgono solo la manutenzione dunque, ma anche tutta una serie di interventi di adeguamenti normativi. Sono comunque attività che portano via tempo agli uffici tecnici, che devono rilasciare i pareri. In totale nelle linee metroferroviarie di Roma ci sono 735 impianti, suddivisi in: 389 scale mobili (la Linea A ne ha 101, più di tutti, ndr), 10 marciapiedi mobili, 290 ascensori, 44 servoscala, 2 piattaforme elevatrici. Compresi i privati. Nel 2017 a maggio abbiamo affidato a Metroroma Scarl la manutenzione degli impianti di traslazione. Nel 2018, ad ottobre c'è stato l'incidente a Repubblica, che ci ha portato a mettere sotto sequestro. Nel 2019 abbiamo avuto incidenti a Barberini e Spagna. Nello stesso anno abbiamo proceduto con l'affidamento a Otis Servizi delle attività di ripristino delle scale mobili di Barberini, Repubblica, Spagna e Flaminio. Nel giugno 2020 è stato affidato il 1° contratto applicativo Accordo Quadro sostituzione impianti per fine vita tecnica a Schindler Spa.

Nel 2021 stiamo procedendo con i lavori di installazione degli ascensori a San Giovanni, con importo a base di gara di 210.318 euro. Facendo un sunto, su tutto il mondo degli impianti facciamo 5 attività principali: manutenzione ordinaria, manutenzione correttiva, manutenzione straordinaria, revisione generale e speciale, sicurezza e regolarità. Mensilmente effettuiamo le attività di manutenzione ordinaria come la pulizia, lubrificazione, controlli funzionali, visivi e strumentali. Le attività di manutenzione a guasto o straordinaria, consiste nella ricerca dell'anomalia che ha causato il fermo dell'impianto per poi procedere con le riparazioni. Ci sono verifiche periodiche con il Reponsabile di Esercizio per le prove funzionali di tutti i dispositivi di sicurezza interni all'impianto. Nelle revisioni speciali e generali si valuta lo stato di conservazione degli organi meccanici, elettrici ed elettronici, fra le varie attività.

A marzo 2019 la situazione degli impianti era critica. Si rendevano necessari degli interventi. L'indice di disponibilità degli impianti era all'89% (valore di riferimento 95%, ndr). Avevamo una situazione estremamente difficile da affrontare. Siamo andati avanti con interventi di miglioramento: richiesto intervento costruttore degli impianti, Otis per la verifica dello stato delle scale mobili; è stato redatto un capitolato speciale d'appalto con criteri per individuare un appaltatore affidabile e di valutazione delle attività svolte, con anche delle penalità chiare in caso di inadempimenti. Da maggio 2019 a marzo 2021 sono state svolte 65 revisioni generali su scale mobili; 16 revisioni generali su ascensori e 182 revisioni speciali su tutti i tipi di impianti. Viene aggiornato il libro presente in stazione con tutte le attività svolte, e poi sul libro elettronico che si trova nei nostri server.

Da parte dei nostri addetti viene compilata una scheda di controllo, nella quale vengono riportate tutte le informazioni necessarie. Abbiamo fatto anche proposte di modifica. Se vi ricordate a Barberini la storia della sostituzione dei famosi dischi, ci è scattata di concerto con Ustif e il costruttore l'idea di migliorare la struttura, per diminuire i tempi di sostituzione e i costi, riducendone in sostanza i tempi di ripristino. Oggi in caso di sostituzione del disco del freno ausiliario ci vogliono 5 settimane e 55mila euro, mentre col sistema proposto si arriverebbe ad un'ora per sostituirlo con una spesa di 300€. Stiamo sostituendo 48 impianti sulla linea B, che da novembre 2020 sono arrivati alla fine della vita tecnica, tra le quali 22 scale mobili, 22 ascensori e 4 tappeti mobili. 

Quando sostituiamo le scale mobili non ci vogliamo limitare allo smonta e rimonta. A Castro e Policlinico abbiamo avuto una grossa opportunità di verificare lo stato dell'infrastruttura. Quando c'erano temporali, Castro Pretorio veniva puntualmente chiusa. Abbiamo pensato a cosa fare per eliminare questo problema strutturale. Stiamo andando avanti con la progettazione di adeguamento antincendio, che ci ha portato a riformulare i lavori sulle scale. Inoltre a Castro abbiamo una sorta di "incidente", perché abbiamo rinvenuto una canalizzazione in cemento amianto, che non era assolutamente pericolosa, ma visto che avevamo l'infrastruttura disponibile abbiamo pensato di sostituirla. Anche a Policlinico era assente un impianto di canalizzazione. Abbiamo fatto un lavoro importante e adesso abbiamo concluso queste attività. Abbiamo ricevuto l'ok dal Genio Civile per Castro Pretorio, e a breve lo riceveremo anche per Policlinico. Contiamo nel mese di giugno di aver completato i lavori di rimontaggio delle scale su Castro Pretorio, per poi attendere i pareri di Ustif.

Al 31 marzo 2021 la situazione mostrava 186 impianti fermi: 48 fermi per contingentamento flussi Covid (efficienti e regolarmente sottoposti a manutenzione ordinaria); 48 per fine vita tecnica - in sostituzione; 30 fermi in attesa di collaudi con enti; 60 per cause manutentive. Di questi 60: 17 fermi per problemi strutturali; 17 fermi per sostituzione catena gradini (ritardi materiali causati da periodo covid); 26 fermi per manutenzione correttiva. Sempre al 31 marzo 2021, 17 impianti di traslazione erano fuori servizio per infiltrazioni o altre problematiche strutturali. Un esempio è la stazione Vittorio, dove a seguito dei lavori sulla piazza sono aumentati i problemi nella stazione. Se dentro le stazioni piove è perché in superficie l'acqua non viene regolarmente raccolta. Anche a Cipro si chiudeva sempre ad ogni pioggia. Il problema era la copertura in plexiglass che si era danneggiata col tempo. Il Dipartimento Simu ha ricostruito la copertura e il problema oggi è risolto. 

Rimane aperto il tema del nodo di Termini. Stiamo individuando le possibilità di canalizzare al meglio le acque. Stiamo facendo il possibile, ma purtroppo la situazione della parte sovrastante necessita di interventi maggiori. Oltre a interventi interni, il focus deve essere dato sul piazzale, dove abbiamo riscontrato il malfunzionamento delle fogne. E parliamo di un intervento che deve essere pianificato a dovere. In conclusione noi dobbiamo affrontare l'intervento particolare, affinché possa far vedere all'utenza un miglioramento generale.


Atac: "Col costruttore abbiamo aperto un tavolo, prima molto polemico mentre adesso con dialogo. Parliamo di impianti relativamente nuovi ma che hanno presentato criticità, e quindi dobbiamo chiedere al costruttore. Ricordo che c'era stato un problema anche lì sulle catene e non solo. Ad oggi abbiamo 16 impianti fermi e 7 sui quali devono essere sostitute le catene. Nel mese di aprile dovremmo iniziare a mettere in servizio la prima scala fino a maggio. Nell'arco di un mese dovremmo ripristinare il servizio di tutte le scale. Abbiamo una scala sulla quale dobbiamo ripristinare danni causate da infiltrazioni. Altre due sono in attesa di collaudi da Ustif. La corretta informazione aiuta a capire meglio le cose, anche se non le risolve. Ma si impedisce che ci sia una percezione sbagliata del problema."


Agnello (5S): "Anche noi poveri consiglieri siamo subissati di domande, borbottii e segnalazioni. Dopo cinque anni da consigliere capitolino, so che accade sui lavori pubblici, però vi devo dire che mi scontro contro la percezione che ha la cittadinanza rispetto agli sforzi che si fanno per ovviare a questi problemi. Però poi vado a Colosseo e noto un secchio fermo lì da tempo per raccogliere l'acqua che cade. Oppure a Eur Palasport o Eur Fermi dove ci sono puntualmente infiltrazioni quando piove. Se non si danno delle giuste notizie, i cittadini vedono solo questo: il secchio per raccogliere la perdita dell'acqua, come le perenni infiltrazioni di Eur Palasport."


Atac: "Recepiamo la considerazione. Noi siamo impegnati nel miglioramento dell'informazione, e ne sentiamo la necessità. Sui problemi di infiltrazione dobbiamo fare squadra. A noi serve un'infrastruttura che funzioni, perché così spenderemmo anche meno per la manutenzione. Per le infiltrazioni dovremmo aprire un tavolo. A Palasport c'è un problema di infiltrazione sì, ma causato da problemi in superficie dove non può intervenire Atac. Anche Libia è una stazione drammatica, dove stiamo portando avanti un piano d'azione per risolvere il problema dell'allagamento. A Cipro abbiamo dimostrato come si deve agire in sinergie con altri enti. Anche a Santa Maria del Soccorso, abbiamo un ascensore bloccato perché ci piove dentro, ma a causa di un problema della pavimentazione di superficie."


Piccolo (PD): "Vorrei capire meglio come si calcolano le penali per il mancato servizio degli impianti. E rispetto agli interventi che si faranno per gli adeguamenti antincendio, risolveremo anche per le infiltrazioni?"


Atac: "Adesso siamo nella fase in cui finalmente stiamo portando in dirittura d'arrivo la progettazione antincendio. E' una progettazione esecutiva in capo a Roma Metropolitane. Dobbiamo vedere nelle disponibilità dei finanziamenti cosa si potrà fare. Prima di tutto dobbiamo conoscere lo stato. Le idee ce le abbiamo e ce ancora molto da migliorare. Quando ho visto la notizia del disabile che non poteva prendere l'ascensore a causa dell'impianto fermo mi sono arrabbiato pensando a tutto quello che stiamo facendo, e portando avanti. Per il calcolo delle penali Atac tiene il dato degli impianti fermi, e tramite una formula viene tirato fuori l'indice di disponibilità per le tre categorie. Tra i vari componenti si tiene conto delle ore teoriche di servizio dell'impianto, alle quali si tolgono le ore di manutenzione e verifiche. Tolte queste ore, tutte le altre ore di fermo vengono sottratte dal totale. L'indice viene poi dato dalle ore effettive di funzionamento rispetto a quelle teoriche."


Assessorato alla Mobilità: "Mentre sulle strade principali abbiamo la competenza del Simu, per le stazioni che si affacciano sulle strade meno importanti dobbiamo interfacciarci anche con Acea e il Municipio. In ogni tavolo ci ritroviamo ad interfacciarci con soggetti diversi." 


Di Palma (5S): "Quanto stiamo mettendo a variazione di bilancio per i lavori che stiamo prevedendo? Si può avere qualche informazione in più?"


Assessorato alla Mobilità: "I 145 milioni si dividono sulle tre linee metro. Dobbiamo intervenire sulle stazioni e abbiamo i soldi per farne quattro. Queste stazioni saranno significative per approcci futuri, quando dovremo agire sulle altre stazioni. Al momento stiamo dialogando col Ministero e le stazioni sono Anagnina, Numidio Quadrato, Giulio Agricola, Garbatella e Monti Tiburtini, che però potrebbero variare. Per linea A e B stiamo mettendo circa 35 milioni di euro per i lavori di infiltrazione."


Si chiude la commissione, e noi lasciamo la videoconferenza. Buona Roma a tutti! 


Stream mandato in onda da #DirettamenteRoma: https://t.me/direttamenteroma

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