Urteil Bozen: Suspendierung Covid-Sentenza Bolzano: Sospensione Covid

Urteil Bozen: Suspendierung Covid-Sentenza Bolzano: Sospensione Covid

Michael von Maruun

DEUTSCH


Derzeit gibt es Meldungen zu einem Urteil des Bozner Landesgerichtes, laut dem es eine gewaltige Strafe für den Südtiroler Sanitätsbetrieb gegeben habe, weil eine Apothekerin ungerechtfertigterweise wegen Nichtimpfens gegen Covid vom Dienst suspendiert worden war.

Nun, schauen wir uns das Urteil etwas genauer an.

Die Apothekerin wurde am 04.09.2021 vom Südtiroler Sanitätsbetrieb suspendiert und blieb es bis zum 01.11.2022, als die Impfpflicht aufgehoben worden war. Die Apothekerin bemängelt nun, dass der Betrieb ihr hätte eine andere Stelle zuweisen müssen, was so vorgesehen war. Das Gericht ist jedoch seltsamerweise der Meinung, dass die Apothekerin selbst hätte angeben müssen, welche Stellen am 04.09.2021 frei waren, die sie hätte besetzen können. Der Betrieb hat wohl im November 2021 eine Verwaltungsstelle verfügbar gehabt, aber das sei kein Beweis, dass diese Stelle bereits am 04.09.2021 verfügbar war. Die Apothekerin habe also ihre Auflage diesbezüglich nicht erfüllt.

So weit, so gut. Im November 2021 wurde das Gesetzesdekret 44/2021 (in dem die Impfpflicht vorgesehen ist) jedoch dahingehend geändert, dass die Zuständigkeit für die Suspendierung der Angestellten im Gesundheitsbereich, für die es Berufskammern gibt, auf eben diese Berufskammern übergegangen ist. 

Die Apothekerin hat nun am 22.12.2021 eine Impfaufforderung der Apothekerkammer bekommen, hat dieser jedoch eine Impfbefreiung vorgelegt, die auch akzeptiert wurde.

Die Apothekerkammer, nun zuständig, sprach also keine Suspendierung aus!!

Die Apothekerin hätte also wieder arbeiten dürfen (sie hatte dann Covid ). Der Sanitätsbetrieb hat bemängelt, dass die Impfbefreiung zu spät erfolgt sei, da die Suspendierung bereits im Gange war und dass diese Impfbefreiung hätte beanstandet werden können. Beides lässt das Landesgericht nicht gelten. Wenn nun auch die Kammer dem Sanitätsbetrieb nicht mitgeteilt hätte, dass sie aufgrund der Impfbefreiung keine Suspendierung vornehmen werde, dürfe das nicht der Apothekerin angelastet werden.


Folglich wird die Suspendierung für den Zeitraum 04.09.2021-31.12.2021 bestätigt, die Suspendierung vom 01.01.2022 bis zum 01.11.2022 als unrechtmäßig angesehen. Die Gelder, die der Sanitätsbetrieb nun nachzahlen muss, betreffen also lediglich den zweiten Zeitraum.

Fazit: In diesem Verfahren ging es also nicht um die Rechtmäßigkeit der Impfpflicht an sich. Es wurde lediglich festgestellt, dass die verhängte Suspendierung der Apothekerin nach Feststellung der Rechtmäßigkeit der Impfbefreiung seitens der Apothekerkammer beendet war. Die Aufrechterhaltung der Suspendierung nach dem 01.01.2022 seitens des Sanitätsbetriebes war also unrechtmäßig. Nicht jeder, der suspendiert worden ist, kann sich deshalb nun auf dieses Urteil berufen. Die Voraussetzungen müssen schon die gleichen sein.

Das Urteil selbst findet ihr in diesem Artikel in Absatz 2:

Asl condannata: risarcimento imponente a sanitaria sospesa - La Nuova Bussola Quotidiana (lanuovabq.it)



ITALIANO

È di questi giorni la notizia di una sentenza del Tribunale di Bolzano, secondo la quale l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige è stata multata di un'ingente somma perché un farmacista è stato ingiustificatamente sospeso dal lavoro per non essersi vaccinato contro il Covid.

Vediamo nel dettaglio la sentenza.

Il farmacista è stato sospeso dal servizio sanitario altoatesino il 4 settembre 2021 e lo è rimasto fino al 1° novembre 2022, quando l'obbligo di vaccinazione è stato revocato. La farmacista lamenta ora che l'azienda avrebbe dovuto assegnarla a un altro incarico, come era previsto. Stranamente, però, il tribunale ritiene che la farmacista stessa avrebbe dovuto indicare le posizioni vacanti al 4 settembre 2021 che avrebbe potuto occupare. Probabilmente l'azienda aveva una posizione amministrativa disponibile nel novembre 2021, ma ciò non prova che tale posizione fosse già disponibile il 4 settembre 2021. La farmacista non ha quindi adempiuto al suo onere in merito.

Fin qui tutto bene. Tuttavia, nel novembre 2021, il decreto legge 44/2021 (che prevede l'obbligo vaccinale) è stato modificato in modo tale che la responsabilità della sospensione dei dipendenti del settore sanitario, per il quale esistono le camere professionali, è stata trasferita a queste stesse camere professionali. 

La farmacista ha ricevuto una richiesta di vaccinazione dall'Ordine dei farmacisti il 22 dicembre 2021, ma ha presentato un'esenzione dalla vaccinazione che è stata accettata.

L'Ordine dei Farmacisti, ora responsabile, non ha quindi emesso una sospensione!!

La farmacista sarebbe quindi stata autorizzata a lavorare di nuovo (allora aveva il Covid). L'azienda sanitaria ha criticato il fatto che l'esenzione vaccinale sia stata rilasciata troppo tardi, in quanto la sospensione era già in corso, e che tale esenzione vaccinale avrebbe potuto essere contestata. Il Tribunale non accetta nessuna delle due argomentazioni. Anche se l'Ordine non avesse informato l'azienda sanitaria sul fatto che non avrebbe irrigata la sospensione a causa dell'esenzione vaccinale, ciò non potrebbe essere imputato al farmacista.


Di conseguenza, la sospensione per il periodo 04/09/2021-31/12/2021 è confermata e la sospensione dal 01/01/2022 al 01/11/2022 è considerata illegittima. Le somme che l'azienda sanitaria deve ora versare a titolo di arretrati riguardano quindi solo il secondo periodo.

Conclusione: il procedimento non riguardava quindi la legalità dell'obbligo di vaccinazione in sé. È stato semplicemente stabilito che la sospensione imposta alla farmacista era terminata una volta che l'Ordine dei farmacisti aveva stabilito la legalità dell'esenzione dalla vaccinazione. Il mantenimento della sospensione dopo il 1° gennaio 2022 da parte dell'organizzazione sanitaria era quindi illegittimo. Non tutti coloro che sono stati sospesi possono quindi invocare questa sentenza. Le condizioni devono essere le stesse.


La sentenza stessa è riportata al paragrafo 2 di questo articolo.

Asl condannata: risarcimento imponente a sanitaria sospesa - La Nuova Bussola Quotidiana (lanuovabq.it)


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