Uno scambio diverso...?

Uno scambio diverso...?


Non bisogna credere che la realtà sia ripartita equamente sulla superficie terrestre, come se ci trovassimo in un mondo-oggettivo, uguale per tutti...
...Ci si può porre la domanda quando si considerano le zone avanzate e ipermoderne, le nostre, che sono ormai molto oltre la realtà, che in qualche modo l'hanno divorata nell'intervallo di due secoli, come un qualunque combustibile minerale o giacimento naturale (di fatto, l'esaurimento della realtà va di pari passo all'esaurimento delle risorse naturali).

Zone iperreali, ancora sublunari, ma già extraterrestri, insieme globalizzate e deterritorializzate. Quel che si oppone all'egemonia mondiale non può più dunque essere quello che si opponeva all'oppressione tradizionale. Non può più essere altro che qualcosa di imprevedibile, irriducibile a questo terrore preventivo della programmazione, della circolazione forzata, irriducibile a questo terrore bianco dell'ordine mondiale. Qualcosa di antagonista in senso letterale, che faccia breccia in questa agonia occidentale, che costituisca un evento nella monotonia dell'ordine mondiale del terrore, che reintroduca una forma di scambio impossibile in questo scambio generalizzato.
Pertanto, una rivolta diretta contro lo stravolgimento sistematico travestito da convivialità forzosa, rivolta contro l'organizzazione integrale della realtà.

Tratto da "L'agonia del potere" Jean Baudrillard

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