Uniti anche se distanti

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Interviste e storie di vita > Di fronte alle prove

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Mio marito ha preso il COVID ed è stato ricoverato in terapia intensiva, e dopo 2 giorni purtroppo è morto. Non ho potuto nemmeno dirgli addio, non l’ho più potuto vedere, non ci ho più parlato. Io e mio marito ci siamo ammalati nel mese di marzo del 2020. E poi mio marito si è addormentato nella morte. L’isolamento porta anche a essere depressi, e direi che è stato il periodo più brutto della mia vita questo. Mio marito ha preso il COVID e a un certo punto non riusciva più a respirare. Così ho chiamato il 911. È arrivata l’ambulanza ma, mentre lo portavano in ospedale, il suo cuore si è fermato. Non potevo più accedere al nostro conto corrente e avevo diverse cose da pagare. Mi ero ammalata anch’io di COVID e oltretutto il padrone di casa rivoleva l’appartamento entro una settimana. Mio marito si prendeva molta cura del nostro benessere spirituale e adesso toccava a me questa responsabilità. Avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse. Gli anziani mi hanno dato dei consigli per l’adorazione in famiglia ed era proprio quello di cui avevamo bisogno. Ci sono stati momenti di vero sconforto e di debolezza. Le sorelle mi hanno proprio aiutato con il loro interesse personale, infatti non passava giorno che non mi chiamavano. Non sapevo proprio cosa fare. Ero stanca, sfinita. A quel punto i fratelli si sono messi in moto, hanno fatto il trasloco, hanno pulito la casa e mi hanno aiutato economicamente. Hanno pensato a tutto loro. Mi hanno davvero sostenuto ed era come se la mia famiglia spirituale mi stesse portando in braccio. Tutto quello che hanno fatto i fratelli e le sorelle per me in quel momento difficile, i messaggi, i bigliettini, i fiori, è stata una dimostrazione di che tipo di famiglia abbiamo. E i miei figli avevano bisogno di vedere proprio questo, di vedere che non eravamo soli e che i fratelli ci erano vicini, anche se eravamo lontani fisicamente. I metodi che i fratelli hanno usato per incoraggiarmi sono stati veramente tanti. Posso dire delle lettere da pionieri che sono sparsi in tutta Italia, con videochiamate, con telefonate, messaggi. Ho capito che ci sarà sempre qualcuno che Geova usa per confortarmi. Dopo quello che era successo ero senza energie. È stato Geova a darmi la forza. E lo ha fatto usando i fratelli. Il giorno dopo la morte di mio marito è accaduta una cosa incredibile. Sono venuti i fratelli e si sono messi a cantare per noi. In quel momento non ho più avuto dubbi. Non saremo mai soli. Abbiamo la nostra famiglia spirituale. Il mio parlare con Geova si è intensificato. Prima condividevo con mio marito le cose, ora condivido con Geova i miei problemi, le mie ansietà. Ho cominciato a tenere un piccolo diario dove scrivo tutte le cose che Geova ha fatto e fa per noi. Voglio ricordare tutto, così potrò dirlo a mio marito quando lo rivedrò. Non mi sono mai sentita sola. Mi sono sempre sentita parte di una famiglia che si prendeva cura di me e mi sosteneva. Ho visto proprio l’amore di Geova e l’aiuto che sa dare. Quando affronti un problema, Geova può fare qualsiasi cosa per aiutarti a stare meglio. Ho visto il sostegno di Geova e il modo in cui ha usato i fratelli per aiutarmi. E so che mi aiuterà anche in futuro. Posso dire che sono veramente sicura di avere la sicurezza, la certezza che Geova sarà con me. Nessuna pandemia, nessuna situazione difficile potrà mai impedire a Geova di sostenere ognuno di noi. Ne sono assolutamente certa.

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