Troppo mercurio nel pesce spada, scatta l'allerta del Ministero della Salute: il lotto del richiamo

Troppo mercurio nel pesce spada, scatta l'allerta del Ministero della Salute: il lotto del richiamo


video suggerito Richiami e ritiri di prodotti alimentari 6 Luglio 2024 10:59

Troppo mercurio nel pesce spada, scatta l’allerta del Ministero della Salute: il lotto del richiamo

Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto di tranci di pesce spada irregolari commercializzati da D.I.MAR srl per rischio chimico. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la “presenza di mercurio superiore ai limiti di legge”.Iscriviti a RUMORE, la newsletter di Fanpage.it contro il silenzioA cura di Biagio Chiariello0 CONDIVISIONIcondividi chiudi

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Sul sito ufficiale del Ministero della Salute è apparsa una nuova allerta alimentare riguardante un lotto di tranci di pesce spada irregolari commercializzato da D.I.MAR srl. La motivazione è l’eccessivo contenuto di mercurio, superiore ai limiti previsti dalla legge, come si legge anche nell'avviso di richiamo.

Il prodotto in questione è venduto sfuso, con il numero di lotto 24132-585 (lotto interno 24025560) e il termine minimo di conservazione (TMC) 01/10/2026. Il pesce spada in questione è stato prodotto dall’azienda spagnola Congelados Maravilla. Lo stabilimento di produzione si trova in Puerto pesquero de lonja grandes peces y bajura, Ofic.15, Vigo, Pontevedra, Spagna.

"Qualora aveste acquistato il prodotto sopra riportato avente il lotto interno 24025560 siete pregati di riportarlo in negozio" si legge nelle avvertenze nell'allerta alimentare.

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La presenza di mercurio nei pesci non è una novità e già a ha portato a diverse allerte alimentari segnalate sul sito del Ministero della Salute. Tra le specie di pesci più longeve ed essendo grandi predatori, i pesce spada possono contenere concentrazioni più elevate di mercurio rispetto ad altre.

Gli esperti ritengono che la maggior parte del mercurio presenti mari proviene dalle emissioni derivanti dalla combustione di combustibili fossili che si disperdono nell’atmosfera e, attraverso le piogge, in mare aperto: lì il mercurio viene assorbito dai pesci attraverso la catena alimentare. Elevate concentrazioni di questa sostanza nell’organismo possono avere effetti tossici anche gravi sul sistema nervoso specialmente nelle donne in età fertile, in gravidanza o in allattamento e i bambini.

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