"Tredici notti di rancore" di Kazuo Kamimura. Finché l'essere umano continuerà a covare desideri carnali sarà perseguitato da spettri assetati di vendetta

"Tredici notti di rancore" di Kazuo Kamimura. Finché l'essere umano continuerà a covare desideri carnali sarà perseguitato da spettri assetati di vendetta

Sara
Illustrazioni realizzate da Kazuo Kamimura

"Queste storie risalgono ai tempi in cui gli esseri umani erano in grado di vedere e ascoltare le voci di spiriti animati dal profondo rancore". 

Composto da due volumi editi da Coconino Press, "Tredici notti di rancore" narra tredici storie di vendetta, ambientate in un Giappone spezzato a metà, segnato dalla crisi della figura del Samurai e dall'ascesa della classe borghese-mercantile. 

Sono racconti tratti dal folklore e dall'arte giapponese, tutti slegati tra loro ma accomunati, come si evince dal titolo, dal rancore dei protagonisti. Rancore che nasce dall'amore, inteso in tutte le sue forme, romantico e familiare, che porta i protagonisti a cercare vendetta al punto da trasformarsi in spiriti pronti ad angosciare i responsabili delle loro disgrazie. 

Illustrazione tratta dalla Terza Notte: "Una straziante melodia a Tsugaru"

Anche se non esclusivamente, sono le donne le protagoniste di queste storie, rappresentate nella loro essenza, come esseri umani, per nulla idealizzate, raffigurate anzi nella loro carnalità tramite tavole ai limiti del surreale. 

L'elemento che, infatti, la fa da padrone è l'erotismo. 

Illustrazione tratta dalla Seconda Notte: "I seni di Okise" per rendere omaggio al pittore Hokusai, artista amato da Kamimura.

La cosa che disturba di più è proprio il filo indissolubile tra l'eros e la morte: Kazuo Kamimura non si risparmia, tratta la sessualità in tutte le sue forme, fino a quelle più insane. E' tale bramosia che porta i protagonisti al limite, al punto di uccidere nel tentativo di soddisfare i propri desideri. 

Tramite maledizioni e spiriti vendicativi, Kamimura offre uno spaccato della cultura nipponica che non può non ammaliare il lettore. Un contributo fondamentale viene dato dalle tavole, vere e proprie rappresentazioni artistiche che, grazie anche al tratto peculiare dell'autore, riescono a raffigurare in maniera elegante le storie più disturbanti.  

A mio parere è una lettura unica nel suo genere. Ogni storia rimane impressa, intrappolando il lettore in un senso di inquietudine e di disagio. Kazuo Kamimura, infatti, dà sfogo a ogni sentimento ancestrale dell'essere umano, a ogni suo desiderio recondito.

Una raccolta di storie che merita attenzione anche per il lavoro di ricostruzione che è stato svolto per rendere giustizia all'opera originale. L'edizione di Coconino Press, difatti, presenta per la prima volta in assoluto le tredici notti nell'esatto ordine in cui l'autore le pubblicò sulla rivista "Weekly Manga TIMES" nel 1976-1977.

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