Toyota TRD Aurion

Toyota TRD Aurion

CarFanatics

Non vi biasimeremo se non avete mai sentito parlare della Toyota Aurion, non solo perché trattasi della controparte australiana ed asiatica della ben più nota Camry, ma anche perché altro non era se non una normalissima berlina piuttosto noiosa, non certo una vettura da far emozionare un petrolhead.
Nonostante questa premessa non particolarmente entusiasmante, oggi siamo qui per parlare proprio di questa berlina giapponese, ovviamente non però in una sua variante qualsiasi, ma bensì della TRD Aurion, variante ad alte prestazioni curata proprio dal reparto Toyota Racing Development.

Da buona edizione speciale che si rispetti, la TRD Aurion sfoggiava un look specifico, atto a distinguerla dalle più pacate sorelle.

Partendo dunque dal frontale, esso era caratterizzato da fanaleria brunita e da una griglia di dimensioni ridotte a sormontare un paraurti ridisegnato, pare ispirandosi alle Formula 1, ora più aggressivo ed inglobante un'apertura maggiorata ed uno splitter esteso. Allungata di 65 mm e dotata di un bodykit specifico, la berlina sfoggiava nuove minigonne lungo le fiancate e, giunti alla coda, un diffusore inglobante i due scarichi laterali, a loro volta sormontati da un'alettone fisso sopra al baule.

Disponibile nella variante base S e nella più ricca SL, quest'ultima poteva contare su un paraurti posteriore con rinforzi in alluminio che offriva una maggior rigidità, oltre che esser riconosciuta per i cerchi argentati, per la griglia anteriore bordata in grigio ed accenti in grigio sui paraurti.

Saltando poi a bordo, troviamo sedili sportivi in pelle ed Alcantara, volante in pelle e placca specifica sulla console centrale, con anche qui la SL che si distingueva per sedili totalmente in pelle, clima bizona ed altri dettagli minori.

Andando però più a fondo rispetto alle sue linee sportive, è qui che viene veramente a galla il lavoro di TRD, nel tentativo di rendere la Aurion una vera berlina ad alte prestazioni.

Aprendo quindi il cofano anteriore, salta subito all'occhio una variante ritoccata del 3.5L V6 trovato in gamma, che ora dotato, per la prima volta su una vettura di serie, di compressore volumetrico Eaton TVS a quattro lobi (fu anche la prima Toyota sovralimentata in Australia), era in grado di sprigionare 323 CV e 400 Nm, contro i 268 e 336 della non sovralimentata, che scaricati a terra dalla trazione anteriore tramite un automatico sequenziale a 6 marce le permettevano di coprire lo 0-100 in 6,1 secondi di completare il 1/4 di miglio in 14,2".

Nonostante le modifiche al propulsore, la dinamica di guida non passò certo in secondo piano, con le sospensioni che vennero irrigidite e l'assetto ribassato di 12 mm, le quali vennero affiancate a nuove barre stabilizzatrici sia anteriore, da 25 mm di diametro, che posteriore, da 16 mm, che facevano a loro volta il paio con campanatura negativa e con una lieve convergenza anteriore, atta a migliorare la risposta dello sterzo. Completavano poi il pacchetto i nuovi cerchi da 19" in alluminio gommati Dunlop SP Sport Maxx, i quali celavano l'impianto frenante maggiorato, dato da dischi da 325 mm anteriori e 310 mm posteriori, rispettivamente morsi da pinze a due ed un pistoncino e dotati di pastiglie Ferodo HP 1000 ad alte prestazioni.

Introdotta nel 2007, la TRD Aurion, la più prestante variante della generazione XV40, anche quindi delle rispettive Camry, nonostante le buone premesse non ebbe purtroppo il successo sperato, portando Toyota non solo a rimuoverla dai listini già nel 2009, ma persino andando a chiudere il reparto TRD australiano, all'epoca responsabile anche della TRD HiLux.


TRD Aurion S (rossa) ed SL (argentata)
Toyota Aurion V6


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