The world is mine

The world is mine

Rinne
Gli piace ripeterlo spesso, soprattutto quando in virtù del suo potere ammazza qualcuno.

"The world is mine" è un manga scritto e disegnato da Hideki Arai e pubblicato tra il 1997 e il 2001 (14 volumi). Racconta le vicende di una coppia molto particolare: Mon, assassino brutale ed intellettualmente poco dotato, più simile a una bestia che ad un essere umano, che gira per il Giappone soddisfando i propri desideri (anche carnali) a spese di chiunque gli appaia davanti e Toshiya Misumi, ex impiegato postale che nel tempo libero ama costruire ordigni esplosivi utilizzando estintori e che si unisce a Mon in seguito ad un'illuminazione.

I nostri eroi: Mon (armato fino ai denti) e Toshiya Misumi (probabilmente ex impiegato del mese).

Il loro incontro dà vita ad un viaggio all'insegna di: rapine a mano armata, detonazioni, associazione con finalità terroristiche, violenze ai danni di pubblici ufficiali, omicidi di civili e stupri. Tutto ciò li porterà chiaramente a finire nel bersaglio delle forze di difesa giapponesi, che li inseguiranno per tutto l'arcipelago. A complicare ancora di più il lavoro alla polizia arriverà Higumadon, un gigantesco orso capace di distruggere intere città con una semplice carica e provocare più danni del famigerato duo Toshi-Mon.

L'azione ed il pacing di questo manga sono quanto di più vicino ad Hellsing io abbia mai letto. La tensione traspare da ogni vignetta, i combattimenti sono sempre estremi, che siano all'arma bianca o da fuoco, l'umorismo è tagliente e quasi sempre sopra le righe e, soprattutto, i personaggi sono tutti geniali.

Mon, come detto nell'introduzione è più simile a una bestia che ad un uomo, ma nel corso del manga è il personaggio che conosce l'evoluzione più significativa, diventando sempre più umano, grazie a 2 incontri: quello con l'Higumadon, la cui potenza distruttiva sarà incontenibile anche per Mon stesso e, soprattutto, grazie a Maria Abeno, che, in una delle scene più concise dell'opera, lo metterà a confronto con la propria natura.

Una delle migliori tavole con Mon.

Toshiya Misumi invece abbandonerà la propria umanità man mano che l'opera prosegue. All'inizio infatti costruisce ordigni "semplicemente" (si fa per dire) come passatempo, ma dopo essersi unito a Mon, sarà partecipe di tutte le carneficine commesse dal socio, anzi, molto spesso ne colmerà le lacune strategiche, rendendo possibile estendere il raggio d'azione (e di distruzione!) del duo a tutto il Giappone. Trovo anche che sia il personaggio più riuscito dell'opera: una sottile critica all'etica del lavoro e del servizio alla collettività giapponese (inizia infatti ogni giornata di lavoro dicendo di non volere problemi e cercando di ritagliarsi quanto più tempo possibile per il proprio "hobby"), nonché uno stratega sopraffino ed un oratore geniale, in grado di utilizzare la stessa comunicazione impregnata di utopie e valori costruiti a tavolino della politica e dei media per metterne a nudo (letteralmente in una scena) le contraddizioni. Inoltre, si rende protagonista della scena più cruenta di tutto il manga, nonché di una delle più crude che abbia mai visto.

Avete presente la lista di reati di cui prima? Dimenticavo l'occupazione abusiva.

Un ultimo personaggio di cui vorrei discutere (anche se ce ne sarebbero molti altri) è l'ispettore Junichi Shiomi, che non solo prende da subito in carico un caso complicato come quello Toshi-Mon, ma lo fa anche cercando di salvare quante più vite possibili, essendo profondamente convinto che anche l'ultimo ostaggio debba essere salvato, a costo di non riuscire a catturare il colpevole. Questo idealismo lo porterà spesso in conflitto con le cariche più alte della Difesa e degli Interni giapponesi, ma lo renderà anche protagonista di uno degli archi più memorabili del manga.

L'eclettismo nella scelta delle tematiche è il punto forte dell'opera. Ogni personaggio è rappresentazione non solo di un determinato background, ma anche di idee e valori. Mon ad esempio, analizzando la sua storia (veramente drammatica), potrebbe tranquillamente ricordare l'Iron Man dei Black Sabbath, venuto dal futuro per salvare l'umanità, ma impazzito (nel caso di Mon a causa dell'esposizione alla crudeltà umana) al punto di uccidere chi avrebbe dovuto proteggere. L'Higumadon, per quanto non faccia altro che distruggere qualunque cosa gli si presenti davanti, potrebbe essere una profonda istanza ambientalista promossa dall'autore, che invita (in maniera estrema sicuramente!) l'uomo a restituire alla natura gli spazi che le sono dovuti. Il dibattito tra Junichi Shiomi e i suoi superiori pone invece un interrogativo fondamentale: è più importante tutelare la singola vita o il benessere della collettività?

Una menzione d'onore va fatta anche alle art di questo manga.

Uno dei migliori inseguimenti mai rappresentati!

L'azione è mozzafiato, i dettagli bilanciati in maniera sublime e la violenza rappresentata in tutta la sua crudezza (seppure con un uso del nero decisamente meno pesante rispetto alle opere di Kohta Hirano).

L'Higumadon in tutta la sua potenza!

Anche le ambientazioni sono stupende. Il manga riesce a trascinare il lettore in un tour per il Giappone, mostrandone sia le grandi metropoli (puntualmente rase al suolo dal duo Toshi-Mon o dall'Higumadon!) che gli scorci di natura più meravigliosi.

In definitiva è un'opera fortemente consigliata a chi cerca emozioni forti ed è pronto a interrogarsi sulle grandi questioni della modernità (e a mettere alla prova la propria sensibilità). Coetaneo di Hellsing, proprio come il capolavoro del maestro Hirano, non è un manga per tutti, ma è una lettura fondamentale per chi vuole scoprire o riscoprire i grandi capolavori degli anni '90.

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