Testimoni di Geova in Romania

Testimoni di Geova in Romania

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C’è un aneddoto riguardo i Testimoni di Geova che mi ha colpito molto. Il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova si prodiga per dare l’idea di immutabilità della dottrina ai suoi membri, dal momento che la spacciano per la volontà di Dio e non per una tra le tante interpretazioni umane possibili della Bibbia – salvo poi quando sono costretti a parlare delle modifiche dottrinali e le giustificano parlando di “intendimenti progressivi”, per cui nel tempo si capisce sempre meglio la volontà di Dio (rimettendo in mezzo l’interpretazione ma negando che sia tale, sostanzialmente).

Ad ogni modo, nel 1947 la Romania diventa uno degli stati satelliti dell’URSS. Viene imposto l’ateismo di Stato, e inoltre le comunicazioni con il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova (che ha sede a Brooklin) si bloccano. I Testimoni di Geova romeni però non si danno per vinti. Per decenni, continuano a rimanere saldi nella loro fede e nella speranza che un giorno potranno ricongiungersi ai propri fratelli. Clandestinamente si riuniscono per celebrare le Adunanze (l’equivalente delle Messe cattoliche), e sempre clandestinamente continuano a diffondere quella che ai loro occhi è la parola di Dio, in tutto questo rischiando e subendo persecuzioni e venendo anche incarcerati per il loro agire.

Nel 1989 l’URSS crolla, e finalmente possono riunirsi a tutti gli altri Testimoni di Geova. Non fosse che nel frattempo, mentre i romeni erano rimasti fedeli alla dottrina del 1947, i Testimoni di Geova del resto del mondo in contatto con la sede di Brooklin non credevano più che Geova dimorasse nella costellazione delle pleiadi, né che i vaccini fossero una violazione del patto di Dio con Noè – invece, ora li accettavano. Questi sono solo due tra i numerosi esempi di modifiche alla dottrina intercorsi tra il 1947 e il 1989, e che conducono i Testimoni di Geova romeni, dopo tutte le persecuzioni subite per difendere qualcosa in cui il resto dei Testimoni del mondo non credeva più, a ritenere che il resto del mondo fosse stato corrotto da Satana e che fossero rimasti solo loro a proclamare la parola di Dio. Vengono considerati apostati, sostanzialmente scomunicati, e fondano un gruppo alternativo chiamato “La Vera Fede – I Testimoni di Geova”, a cui aderiscono a tutt’oggi molti Testimoni delle zone ex-URSS.

Se si prova a parlare con un Testimone di Geova, però, questo sarà perfettamente convinto che la dottrina sia infallibile. Solamente chiedendogli conto dei cambiamenti dottrinali accederà all’altro scomparto mentale, separato, in cui può ammettere che ci sono dei cambiamenti, ma che questi siano dovuti agli “intendimenti progressivi” e nonostante sia contraddittorio, continua a ritenere infallibile ciò che la Torre di Guardia gli dice.

Con questo si chiude la breve e superficiale, ma spero interessante, analisi del fenomeno delle sette. È bene ricordare che nessuno, letteralmente nessuno (neanche tu, neanche io) è immune dalla possibilità di finire in una situazione di questo tipo, per quanto possa ritenersi autonomo ed indipendente (no, neanche tu, non è una frase fatta, è letteralmente così). Conoscere questi meccanismi è preventivo e può aiutare, ma non è risolutivo. Una moltitudine di persone si è rovinata e continua a rovinarsi a livello umano, di relazioni e a livello materiale per via dell’entrata in una setta. Sono organizzazioni estremamente pericolose, e ce n’è per tutti i gusti, le attitudini e gli ideali. Fate, facciamo tutti attenzione.

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