Tenete stretta “la cintura della verità” (Efes. 6:14) 

Tenete stretta “la cintura della verità” (Efes. 6:14) 

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Geoffrey Jackson

Questa mattina parleremo di come possiamo tenere “la cintura della verità” ben stretta intorno alla nostra vita. Perché è importante che lo facciamo? Il mondo in cui viviamo è pieno di informazioni false e ci rifila un sacco di bugie volendo farci credere che siano la verità. Ma oltre a questo come servitori di Geova ci troviamo a dover affrontare ogni tipo di attacco verbale. Le persone infatti ci accusano di cose terribili. E questo può essere molto scoraggiante. Ecco perché è importante che ci assicuriamo che abbiamo “la cintura della verità” ben stretta intorno alla nostra vita. Ma come possiamo stringerla per bene? Beh, ovviamente ci sono molti modi in cui possiamo convincerci che abbiamo la verità. Ma questa mattina ho deciso di parlare di una cosa che potrebbe aiutarci, cioè tornare alle fondamenta spirituali. Di tanto in tanto riflettiamo su questa domanda: “Che cos’è che ha convinto me o la mia famiglia che questa è la verità?” E se ci prendiamo il tempo per meditare questo può aiutarci a rafforzare la nostra determinazione a continuare a camminare nella verità. E per così dire, figurativamente parlando, è come se stringessimo la cintura. E come tutti sappiamo per essere efficace una cintura deve essere ben stretta. Ora, tenendo questo a mente, se siete mai entrati nel mio ufficio avrete visto che ho 2 cose che di tanto in tanto risfoglio. Una è proprio questa pubblicazione. Forse vedendola state pensando la stessa cosa che mi ha detto mia moglie qualche giorno fa, cioè che potrei avere una copia migliore di questa edizione, che non è molto bella da vedere. Ma perché questa pubblicazione è nella libreria del mio ufficio? Perché questo è il libro Sia Dio riconosciuto verace che mia madre iniziò a studiare nel 1956 quando venne contattata nell’opera di casa in casa. Ora, ho un legame con questo libro perché all’epoca avevo un anno e mezzo e come potete vedere dalla prima pagina si vedeva già che io non avevo il potenziale per stare nel Reparto Scrittori o nel Reparto Grafica, ma dimostra che già fin da piccolo mi piacevano i libri. Come vi dicevo, ho un legame affettivo con questo libro perché aiutò mia madre quando all’epoca incontrò una forte opposizione. Aveva appena iniziato a studiare la Bibbia quando un pastore della chiesa metodista e un missionario vennero a casa nostra per cercare di obbligarla a smettere di studiare la Bibbia con i Testimoni di Geova. Che cosa fecero? Beh, infangarono la reputazione dei Testimoni. Dissero ogni tipo di menzogna e dissero anche tutto quello che di negativo potevano dire sul conto dei Testimoni di Geova. Una volta che se ne andarono mia madre disse che si sentì molto scoraggiata e demoralizzata dopo aver subìto questo attacco verbale. E allora che cosa fece? Mamma a quel tempo usava la Bibbia del re Giacomo. Quindi la prese e cercò un versetto che aveva appena studiato nel paragrafo 5 del primo capitolo di questo libro. Leggete questo versetto insieme a me e se avete un dispositivo elettronico leggetelo dalla Bibbia con riferimenti o Rbi8, visto che la resa è molto simile a quella del re Giacomo. Prendiamo allora il libro di Isaia 8:20. Quindi Isaia 8:20. E se premete sul versetto 20 vedrete l’edizione della Bibbia con riferimenti che dice: “Alla legge e all’attestazione! Sicuramente continueranno a dire ciò che è secondo questa dichiarazione che non avrà luce di aurora”. Questo versetto arrivò al cuore di mia madre e l’aiutò a prendere la decisione di continuare a studiare la Bibbia con i Testimoni. Probabilmente vi starete chiedendo: “Che cos’è l’attestazione? E di cosa si sta parlando?” Ma se leggiamo lo stesso versetto nella revisione della Traduzione del Nuovo Mondo forse capiamo meglio. Qui dice: “Al contrario, consulti la legge e la testimonianza scritta! Se non parla secondo questa parola, non ha luce”.  Mia mamma si rese conto che quei due che erano venuti a trovarla non le avevano mostrato niente dalle Scritture. Invece le avevano detto solamente quello che pensavano riguardo ai Testimoni di Geova. Questo l’aiutò a capire, come dice il capitolo 1 del libro Sia Dio riconosciuto verace, che tutto quello che crediamo riguardo a Dio deve essere basato sulla Parola di Dio, la Bibbia. In altre parole “la testimonianza scritta”. Quindi questa è la prima cosa che impariamo, il primo punto da tenere sempre a mente. Non importa quello che le persone dicono di noi, non importa quanti commenti negativi facciano su di noi. Possiamo essere rassicurati dal fatto che tutto quello in cui crediamo è solidamente basato sulla Bibbia. La seconda cosa che potreste notare nel mio ufficio è questo numero della Torre di Guardia. È l’edizione inglese del 15 febbraio 1955. Probabilmente vedendola pensereste: “Ah, ecco perché tiene questo numero! Perché il fratello Jackson è nato giusto un paio di settimane dopo”. No, questo non è il motivo per cui è lì. Il motivo è che questa è la seconda cosa che aiutò mia madre a prendere posizione a favore della verità. C’erano 2 bellissimi articoli in questo numero della Torre di Guardia. Il primo di questi 2 articoli s’intitolava: “L’unica religione giusta”. E notate come iniziava: “SE PAGATE per ricevere grano, vi accontenterete di paglia? Se comprate vino accetterete acqua? Oppure, se avete sete d’acqua vi soddisferà il fango? Che fareste se qualcuno vi provasse che siete stato defraudato in tal guisa? Vi indignereste contro di lui o contro colui che vi ha ingannato?” Niente male come inizio, questo articolo! E poi continuava spiegando in che modo i servitori di Geova insegnano le verità contenute nella Bibbia. In questa rivista c’è il secondo passo biblico che aiutò moltissimo mia madre. Se potete, prendete insieme a me il libro biblico di Geremia. Leggiamo Geremia capitolo 23. Prima di riflettere insieme sui versetti 28 e 29, vediamo un attimo di capire il contesto. Nel versetto precedente si parla di falsi profeti, profeti che dicevano bugie, che avevano sogni e che cercavano di spiegare quei sogni. E il versetto 27 dice che questi stessi profeti, con i loro sogni, volevano far dimenticare al popolo il nome di Geova. Adesso con questo in mente leggiamo il versetto 28: “Il profeta che ha un sogno racconti il sogno, ma quello che ha la mia parola la riferisca fedelmente”. E poi conclude: “‘Cos’hanno in comune la paglia e il grano?’, dichiara Geova”. Avete visto come si collega alla porzione della Torre di Guardia che abbiamo letto prima? Il punto è che dobbiamo riferire fedelmente quello che c’è nella Parola di Dio. Il secondo articolo pubblicato in questa rivista, che è altrettanto bello, aiuta a capire l’importanza di scegliere la religione giusta. S’intitola: “Scegliete l’unica religione giusta”. In questo articolo viene spiegato che a volte le persone dicono: ‘Va beh, io non ho il tempo di cercare in tutte le religioni del mondo, come faccio a trovare la verità? Sarebbe un po’ come cercare un ago in un pagliaio’. E l’articolo riprendendo quello che aveva scritto Geremia diceva: “Per [riuscire a] trovare un ago in un pagliaio non occorre raccogliere ed esaminare ogni fuscello”. Anzi consigliava un rimedio abbastanza estremo: ‘Brucia il pagliaio e con una calamita troverai l’ago’. Qual è il punto? Come continua Geremia 23:29 la Parola di Dio è come un fuoco. Immaginate, un fuoco che consuma l’immondizia. Quindi non occorre investigare, esaminare a fondo tutte le religioni esistenti. Sarebbe come un grosso pagliaio. Piuttosto quando studiamo la Bibbia e capiamo le verità contenute nelle Scritture possiamo identificare qualsiasi cosa che possa essere paglia o immondizia. E abbiamo così la verità in mano. Tutto questo ci aiuta a essere davvero convinti che abbiamo la verità. Infatti se le persone non conoscono nemmeno il nome di Geova perché dovremmo credere loro? E se credono che dopo la morte esiste un inferno di fuoco perché dovremmo credere a tutto quello che dicono, specialmente se criticano l’organizzazione di Geova? E che dire di voi? Che cos’è che vi ha convinto di aver trovato la verità? È importante di tanto in tanto riflettere su questa domanda. Nel mio caso penso a queste cose che mi ha insegnato mia madre. La prima è tratta dal libro di Isaia, cioè assicurarsi che quello in cui crediamo sia basato sulla Bibbia. E la seconda cosa è che non dobbiamo andare a fondo a ogni storia che ci viene raccontata. Una volta conosciuta la verità della Bibbia, riusciamo a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Non dobbiamo ascoltare Satana. Lui è il “padre della menzogna”. Ma dobbiamo assolutamente credere all’“Iddio di verità”.

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