Telegram si prepara a sfidare Youtube (e forse anche OnlyFans)

Telegram si prepara a sfidare Youtube (e forse anche OnlyFans)

@conoscere_telegram


Telegram, assieme all’avversaria di sempre WhatsApp, è certamente tra le applicazioni di messaggistica istantanea più utilizzate dal pubblico. Aggiornamento dopo aggiornamento, lo staff di sviluppo continua ad introdurre nuove funzionalità per rendere l’esperienza di utilizzo sempre più appagante e completata.

Secondo le ultime indiscrezioni trapelate online, un’ulteriore possibilità di monetizzazione starebbe per essere messa al servizio dei creator. Nel caso in cui tali voci trovassero concretezza, ci sarebbero le basi per competere con altre piattaforme del calibro di YouTube (pensando agli abbonamenti) ed eventualmente OnlyFans.

Post a pagamento: la nuova frontiera di Telegram

A mettere la pulce nell’orecchio è stato Matt Navarra che, sul suo profilo ufficiale di Twitter, ha condiviso il post che vi mostriamo di seguito. Osservando gli screenshot potrete già avere un’idea circa la direzione verso cui si starebbe muovendo Telegram:

Come è facile notare, i creator che utilizzano Telegram per diffondere i loro contenuti potrebbero decidere di approvare l’accesso a determinati post solo dietro pagamento di un corrispettivo economico. Ad ora, le informazioni disponibili sono pochissime. Non è chiaro se tale strumento possa essere utilizzato solo dagli amministratori dei canali oppure anche all’interno dei gruppi. Da capire anche se la cifra da corrispondere possa essere impostata liberamente o tenendo conto di un preciso limite. Ancora, sarebbe interessante capire se tale possibilità di monetizzazione coinvolga solo i creator con un elevato numero di follower oppure se chiunque possa mettere in atto condivisioni di questo tipo.

Una prospettiva del genere dà vita a scenari alquanto singolari. Si pensi agli youtuber che pubblicano contenuti esclusivi dedicati a coloro che sottoscrivono un abbonamento: se la condivisione avvenisse anche sul canale Telegram collegato a Youtube, gli utenti interessati solo ad uno specifico video potrebbero decidere di pagarne la somma dovuta senza però essere costretti a sottoscrivere l’abbonamento che invece riguarderebbe il materiale premium nella sua totalità. Qualcuno ha detto OnlyFans? Ipotesi percorribile, nel caso in cui su Telegram si decidesse di postare materiale più audace (tentando però di non infrangere le regole dell’applicazione di messaggistica, per quanto a volte risulti facile aggirarle).

Medesime valutazioni potrebbero essere fatte per Instagram, Twitch e tante altre realtà su cui molti creator hanno messo in piedi un vero e proprio lavoro (perché di questo si tratta). Ovviamente, bisognerebbe considerare anche la fascia d’utenza a cui ci si rivolge ed il tipo di contenuti generalmente messi a loro disposizione: chi sarebbe disposto a pagare per ciò che create?

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