Telegram e la libertà di parola

Telegram e la libertà di parola

Pavel Durov

Data: 29 ottobre, 2017

Tradotto da fpoi.org

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Sapete già che Telegram vi protegge quando si tratta di privacy. Un altro diritto umano che ci sta a cuore è la libertà di parola. In alcuni paesi Telegram è l'unica piattaforma popolare per le fonti di informazione indipendenti. Prendiamo ad esempio l'Iran, dove la BBC è bloccata, ma il suo canale @bbcpersian è stato attivo per anni e ha attirato quasi un milione di seguaci. Ci sono migliaia di grandi canali Telegram che sono critici nei confronti dei loro governi.

Telegram non ha mai ceduto alle pressioni dei funzionari che volevano che eseguissimo la censura politica. La libertà di parola è uno dei valori che abbiamo difeso negli ultimi 11 anni, prima in Russia e poi a livello globale.

Naturalmente, ci sono regole che gli amministratori dei canali Telegram dovrebbero rispettare, per esempio, i ToS di Telegram vietano di promuovere pubblicamente la violenza in qualsiasi forma. Questo è il motivo per cui solo questo ottobre abbiamo bloccato oltre 8.500 canali legati al terrorismo (più statistiche in @isiswatch).

Un altro esempio recente di una linea che non si dovrebbe oltrepassare è un canale iraniano ('showman1') che ha iniziato a sollecitare i suoi membri a lanciare pietre verso le finestre di edifici pubblici e veicoli (scuole, templi, autobus) e a riprendere la scena. Ci siamo messi in contatto con gli amministratori del canale e abbiamo chiesto loro di fermare questa gara di vandalismo; non solo ci hanno ignorato, ma hanno lanciato un'altra competizione raccapricciante invitando gli oltre 100k+ utenti a bruciare le moschee lanciandovi dentro delle molotov e a riprendere la scena. Di conseguenza, non abbiamo avuto altra scelta che bloccare il loro canale.

Per noi, la linea è abbastanza chiara. Criticare le autorità locali, sfidare lo status quo e impegnarsi in un dibattito politico va bene. Allo stesso tempo, promuovere la violenza e invitare ad azioni che possono danneggiare persone innocenti non va bene. Questa è una regola empirica che applichiamo sempre quando moderiamo i canali pubblici.

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