TRENT’ANNI DI DOGMI LIBERISTI: IL GOLPE SILENZIOSO DELLE ÉLITE

TRENT’ANNI DI DOGMI LIBERISTI: IL GOLPE SILENZIOSO DELLE ÉLITE

LIBERTÀ E DEMOCRAZIA

⏹️ C’è un punto preciso in cui la storia recente ha iniziato a perdere lucidità: quando si è deciso che il mercato, da strumento, potesse assurgere a divinità civica.


🔘 Da allora, tre decenni di devozione ultraliberista hanno generato ciò che era ampiamente prevedibile, ma che molti fingono ancora di non vedere: un’aristocrazia globale fatta di finanzieri senza volto, apparati tecno-industriali che legiferano più dei parlamenti e un sottobosco di interessi illeciti che prospera nei vuoti creati da istituzioni sempre più fragili.


🔘 Il risultato è l’assalto ordinato, metodico, quasi elegante, a ciò che resta delle democrazie occidentali. La narrazione dominante continua a ripetere che siamo nel migliore dei mondi possibili, mentre le stesse élite che hanno beneficiato dell’esproprio politico degli ultimi decenni agiscono indisturbate per ridurre la sfera pubblica a un perimetro residuale.


🔘 E se qualcuno trova il quadro eccessivo, può sempre rifugiarsi nell’idea consolatoria secondo cui “la storia è fatta di cicli”. Certo: cicli che però hanno sempre la stessa direzione quando a governarli sono oligarchie che non rispondono a nessuno.


🔘 È curioso osservare come ogni volta che emergono segnali di deterioramento democratico, si invochi l’arrivo di qualche riforma tecnica, qualche modernizzazione, qualche aggiustamento amministrativo. Come se il problema fosse una vite allentata e non il motore progettato per servire un’unica classe sociale.


🔘 Quando il PCI decise di congedarsi da sé stesso in nome di una modernizzazione come l’ingresso definitivo nella “normalità europea”, non mancarono avvertimenti sul fatto che si stesse smantellando, insieme all’apparato ideologico, anche una funzione storica.


🔘 Senza una critica radicale, senza una rinascita culturale e politica della tradizione socialista, il terreno resta scoperto. È come lasciare le chiavi di casa nella serratura e poi stupirsi se qualcuno entra.


🔘 Il problema non è l’assenza di alternative, ma l’incapacità di immaginarle dopo trent’anni di catechismo liberista che ha convinto molti che l’ingiustizia sia una forma della natura. Forse è tempo di dire, con il dovuto sarcasmo: no, non era inevitabile. Lo abbiamo permesso noi. E continuiamo a farlo....

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Alex Marquez



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