TON (e GRAM)

TON (e GRAM)

Erik P. for Daz Updates

Per iniziare, possiamo affermare che:

TON = Telegram Open Network

Gram =cryptovaluta basata su TON

TON è la blockchain.


Telegram e le criptovalute


Pavel Durov, già ai tempi della sua fuga dalla Russia aveva provveduto ad accaparrarsi ben 2.000 Bitcoin (15.000 x 2.000 = 30.000.000 di dollari attuali circa).

È proprio per questo motivo che, quando l’ex-CTO di Telegraph Anton Rozenberg ha diffuso le prime notizie di quella che sembrava essere la criptovaluta di Telegram, tutti ci hanno subito creduto.

D’altronde, la creazione del Telegram Open Network (TON) rispecchia perfettamente le convinzioni del fondatore dell’applicazione: la creazione di una valuta libera da controlli governativi e capace di fornire ai suoi utenti il sostegno finanziario necessario per proseguire le proprie attività al di fuori della sfera d’influenza dei regimi repressivi.


Che cos’è il Telegram Open Network, come funziona e cosa sono i Gram.

La creazione di una criptovaluta all’interno di un’app di chat è una notizia potenzialmente esplosiva, ma a ciò si aggiunge anche la stabilità di una realtà come Telegram che possiede già 180 milioni di utenti e che potrebbe immediatamente imporsi come realtà leader nel settore delle blockchain di terza generazione.

La struttura del Telegram Open Network sarà contemporaneamente centralizzata e decentralizzata, una soluzione ibrida che ben si adatta ai propositi di Telegram che punta ad offrire una criptovaluta flessibile e slegata da meccaniche e pressioni nazionali ma che al contempo non rischi di sfuggire al controllo dei suoi stessi creatori e diventi oggetto di speculazioni.

La blockchain sarà auto-rigenerante, introdurrà un sistema differente di mining (che comunque non avverrà sulla base dei singoli dispositivi) rispetto a quello adottato ora dai Bitcoin e potrà soprattutto sostenere carichi molto pesanti, nell’ordine del milione di transazioni al secondo.

A ciò poi si aggiungono i TON Services, i TON DNS e i TON Payments, i quali rappresentano rispettivamente i servizi di terze parti, la struttura identificativa e il sistema di pagamenti che andranno a completare la struttura del Telegram Open Network. Gli utenti saranno dotati di un portafogli digitale da utilizzare per scambiarsi la criptovaluta di Telegram e per il pagamento di beni e servizi, senza commissioni.


La tabella di marcia

Il possibile lancio del Telegram Open Network non sembra così lontano come le artuali informazioni lascerebbe supporre: secondo le fonti,già a marzo di quest’anno dovrebbe avere luogo la pre-ICO, ossia la raccolta di fondi per il lancio della valuta checoinvolgerà solamente i cosiddetti “whales“, ossia i grandi investitori.

Presunta tabella di lancio del TON



Vista la solidità e la compattezza di Telegram, insieme alla sua diffusione, la pre-ICO di TON dovrebbe portare la piattaforma alla raccolta di almeno 500 milioni di dollari, una cifra che raddoppierebbe l’attuale record, detenuto dalla valuta Filecoin di 257 milioni. L’investimento di base sarà di almeno 20 milioni di dollari, e le cifre in gioco sono alte in ogni analisi: si stima infatti che i Gram potrebbero valutarsi intorno ai 3 e 5 miliardi di dollari in totale, portando Telegram sulla cima del mondo delle criptovalute. Tra gli investitori che avrebbero già dimostrato interesse nei confronti di TON si contano attori istituzionali, dei quali Durov però diffida, e il colosso Mail.ru, il cui proprietario ha acquisito a suo tempo il social network VKontakte quando Durov fu costretto a lasciare la Russia.


Alla pre-ICO dovrebbe poi seguire la ICO, questa volta pubblica e aperta agli investitori medio-piccoli; più in generale, Telegram prevede di aprire al commercio il 52% di tutta la valuta esistente, lasciando in mano all’applicazione sufficiente valuta per mantenerne il controllo ed evitare speculazioni. Un 4% verrà invece distribuito tra i principali collaboratori di Durov.



La carica delle criptovalute su Telegram

Ma il Gram non sarà l’unica criptovaluta ad agire su Telegram: a battere sul tempo la stessa app di chat sarà TransCrypt, un servizio che nelle intenzioni del suo CEO aprirà le porte delle monete digitali a tutti gli utenti Telegram grazie alla natura open-source dell’applicazione ed all’alta sicurezza.

TransCrypt permetterebbe lo scambio di criptovalute su Telegram senza il pagamento di commissioni.

TransCrypt non creerà una nuova criptovaluta, ma introdurrà un sistema di pagamento tra utenti che si avvalerà sia di valute nazionali che digitali, con costi di transazione nulli.

Se TransCrypt dovesse avere successo, potrebbe rappresentare un assistente per TON, così da abituare gli utenti dell’app di chat all’uso di monete digitali in tempo per il lancio globale, previsto per il 2019, della valuta ufficiale dell’applicazione.

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