Star Driver: Hai Mai Sentito La Voce Del Mondo?

Star Driver: Hai Mai Sentito La Voce Del Mondo?

Dome
«Così il ragazzo si innamorò. Proprio così... Si innamorò in modo passionale e travolgente della ragazza incontrata sulla spiaggia.»
«Che bella. Una storia d'amore, eh? Mi piacciono. Dov'è accaduto?»
«Era... Sul pianeta dei pesci. Il ragazzo era un giovane pescatore, ed il suo nome era... Che ne dici di Sam?»
«Sam. Mi piace.»

Ho sentito a lungo parlare di Star Driver e dato che recentemente sto vivendo la mia "fase mecha" ho deciso di dargli un'opportunità, ma non avrei mai potuto immaginare ciò che da lì a poco sarei andato a vedere: una serie cosparsa da un'atmosfera sognante, piena di glitter, sakuga e bromance.

Da sinistra verso destra: Takuto Tsunashi, Wako Agemaki e Sugata Shindo, i tre protagonisti di Star Driver.

In un'isola del sud a forma di croce, una misteriosa organizzazione chiamata "Kiraboshi Juuji" (Ordine della Croce Stellare Splendente) intende controllare i Cybody, dei grandi colossi di pietra che si trasformano in robot umanoidi solamente in una dimensione parallela chiamata "Tempo Zero", e portarli nel mondo reale. Per riuscirci devono spezzare i sigilli delle quattro sacerdotesse dell'isola. La brigata prende di mira una delle sacerdotesse, Wako Agemaki, ma durante la cerimonia dello scioglimento del sigillo irrompe il giovane Takuto Tsunashi, al bordo del suo Cybody, Tauburn.

La serie è prodotta dallo Studio Bones e conta 25 episodi, andati in onda fra l'autunno del 2010 e la primavera del 2011.

Alla regia abbiamo Takuya Igarashi, già regista di Soul Eater, Ouran High School Host Club, Bungo Stray Dogs e molti altri.

Della sceneggiatura invece se ne occupa Yoji Enokido, il quale ha lavorato in opere del calibro di FLCL e Utena la fillette révolutionnaire.

Il favoloso character design è opera dell'animatore Yoshiyuki Ito.

Takuto è fondamentale per sventare i malefici piani della brigata, si destreggia favolosamente sullo scintillante palcoscenico costruito ad hoc da Enokido e Igarashi.

La serie non spicca per la complessità della trama, piuttosto ciò che la rende unica è il modo in cui la storia viene raccontata.

L'opera sembra una messinscena teatrale: i combattimenti si svolgono nel "Tempo Zero" e prima dell'inizio di ogni scontro udiamo il canto di una delle quattro sacerdotesse, a sancire la solennità e la drammaticità del momento. Soprattutto in queste scene si può notare lo stile caratteristico di Igarashi, la cui regia aiuta ad empatizzare con le emozioni dei personaggi. All'interno dell'opera non mancano di certo i momenti comici e slice of life, nei quali riconosciamo lo humor del regista. Mentre i combattimenti seguono uno schema ben preciso, che vede i personaggi entrare ed uscire di scena, i rapporti che legano tra di loro le storie di questi ultimi sono abbastanza intricati: alcune storie vengono "dimenticate" per poi esser riprese successivamente quando viene raccontato un altro personaggio o ne viene introdotto uno nuovo.

Proprio per questo Star Driver necessita più di una visione: conoscere il contesto da una visione differente a scene che precedentemente non reputavamo di rilevante importanza o di cui non comprendevamo il senso. Il celebre regista inglese Alfred Hitchcock diceva che una scena in cui il pubblico è a conoscenza di una bomba a orologeria sotto il tavolo da pranzo è molto più drammatica di una scena dove una bomba scoppia improvvisamente, così in Star Driver il contesto riesce a dare una marcia in più ad ogni episodio della serie. Questa è una prerogativa della narrativa di Enokido, dove le immagini e i simboli hanno un peso importante

I temi trattati nella serie sono molteplici, come la giovinezza, la crescita e la sessualità e all'interno di questi vediamo l'influenza delle precedenti opere dello sceneggiatore.

Personalmente il tema che più mi ha colpito è quello della nostalgia, che viene trasposto sia dal punto di vista dei protagonisti che degli antagonisti. Ogni personaggio ha qualcosa che lo ancora al passato, di cui il più irrecuperabile è il principale antagonista, ovvero Head (di cui non parlerò oltre per evitare di incorrere in spoiler). Ciò viene rafforzato dalle OST che acuiscono il sentimento di nostalgia. E' l'altro lato della medaglia, dove una faccia, quella più appariscente, si mostra in tutta la stravaganza e lo sbrilluccichio che pervade l'opera.

(Qui potete ascoltare Monochrome, il canto della sacerdotessa del nord Sakana)

Molto curioso è il fatto che Enokido si sia ispirato al Piccolo Principe e, come il romanzo di Antoine de Saint-Exupéry, Star Driver può avere diverse sfumature in base ai diversi momenti della vita in cui viene visionato.

Il giovane Takuto più volte dirà: "quando quello che devi fare e quello che vuoi fare coincidono...riuscirai a sentire la voce del mondo", e voi?

Avete mai sentito la voce del mondo?


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