Stai facendo attenzione?

Stai facendo attenzione?

Seth Hyatt - JW Broadcasting > Discorsi

🏠 HOME 🎬 VIDEO

JW Broadcasting, novembre 2020

“Fai attenzione, ascoltami”. Forse vi siete sentiti dire queste parole da un genitore, un insegnante o qualcun altro che ha autorità. Ognuno di noi dovrebbe chiedersi: “Sto facendo attenzione?” Vi vengono in mente momenti legati alla nostra adorazione in cui è importante essere particolarmente attenti? Per esempio, quando leggete la Bibbia, siete alle adunanze, voi anziani nelle visite pastorali o voi figli quando i vostri genitori vi dicono cosa fare. Anche se vogliamo stare attenti, intorno a noi ci sono molte cose che potrebbero distrarci, come i dispositivi elettronici o le persone vicino a noi che parlano o fanno altre cose. È così, stare attenti può essere difficile. Espressioni come prestare attenzione o stare attenti ricorrono decine di volte nella Traduzione del Nuovo Mondo, e in molti di questi casi è Geova che sta chiedendo al suo popolo di fare attenzione. In che senso dovremmo fare attenzione? E perché è importante che tutti noi prestiamo attenzione a quello che ci dice Geova? Il racconto di 1 Samuele capitolo 15 ci aiuta a rispondere a queste domande. Al versetto 3 Geova dà alcune istruzioni al re Saul. Gli ordina di abbattere gli amalechiti e distruggere tutto quello che avevano, nessun bottino. Più avanti ai versetti 8 e 9 leggiamo che il re Saul scelse di disubbidire, risparmiò il re di Amalec e gli animali migliori. Come reagì il re Saul quando Samuele gli chiese spiegazioni? Mentre leggiamo i versetti da 13 a 15, notate come Saul cercò di giustificare la sua disubbidienza: "Quando alla fine Samuele lo raggiunse, Sàul gli disse: “Geova ti benedica. Ho eseguito gli ordini di Geova”. Ma Samuele chiese: “Come mai, allora, sento greggi belare e mandrie muggire?” Sàul rispose: “Sono gli animali presi agli amalechiti. Infatti i soldati hanno risparmiato i capi migliori del gregge e della mandria per sacrificarli a Geova tuo Dio; tutto il resto però l’abbiamo destinato alla distruzione”. Avete notato? Saul aveva disubbidito e cercò di giustificarsi dicendo che gli animali erano stati risparmiati per sacrificarli a Geova. Geova fu felice di questo? Mentre leggiamo il versetto 22, provate a cogliere il legame che c’è tra prestare attenzione e ubbidire. 1 Samuele 15:22: "E Samuele disse: “Geova apprezza olocausti e sacrifici quanto apprezza l’ubbidienza alla sua voce? Ecco, ubbidire a Geova è meglio del sacrificio, e ascoltare è meglio del grasso dei montoni". Quale fu uno dei motivi per cui Saul disubbidì? Non ascoltò le istruzioni che gli aveva dato Geova. Il fatto che non prestò attenzione lo portò a disubbidire e ad essere disapprovato da Geova. Questo ci insegna qualcosa di molto importante. Come nel caso di Saul, Geova potrebbe disapprovare la nostra adorazione se non gli prestiamo attenzione. Quindi abbiamo capito perché prestare attenzione è importante. Ora considereremo 3 cose di cui parla la Bibbia a cui dovremmo sempre fare attenzione. Il primo versetto che esamineremo è 2 Cronache 19:6: "E disse ai giudici: “State attenti a quello che fate, perché non giudicate per l’uomo ma per Geova; ed egli è con voi quando emettete un giudizio". Notate l’avvertimento. In questo versetto il re Giosafat disse a tutti i giudici che erano stati nominati nel regno di Giuda di stare attenti. Che avvertimento prezioso! C’era un motivo importante per cui quei giudici dovevano stare attenti a quello che facevano. Qual era? Dovevano renderne conto a Geova. Erano i suoi rappresentanti e le loro decisioni si ripercuotevano sulla vita del suo popolo. Quindi dovevano conoscere bene il modo di pensare di Geova e avere il suo punto di vista imparziale nel trattare una questione. Questo è un punto interessante per chi serve come anziano. Un bravo anziano è anche un bravo studente della Bibbia e delle pubblicazioni basate sulla Bibbia. Se gli anziani conoscono bene Geova e il suo modo di pensare, riusciranno a stare attenti a quello che fanno. Dato che con il loro incarico rappresentano Geova e che devono rispecchiare il suo modo di pensare, sia nell’opera pastorale, quando hanno parti alle adunanze, quando ricevono un compito impegnativo o devono gestire una situazione in cui è stato commesso un peccato, è importante che prestino attenzione a quello che fanno. Ecco perché devono sapere bene come la pensa ed essere certi di agire come vorrebbe lui. In questo modo dimostrano che stanno facendo attenzione a quello che fanno. Il desiderio di Geova di sostenere gli anziani è evidente dal fatto che provvede loro formazione continua. Quando un sorvegliante di circoscrizione visita una congregazione, tratta ogni volta informazioni preparate specificamente per gli anziani. Inoltre, alla Scuola di Ministero del Regno e alla Scuola per gli anziani di congregazione ricevono un’istruzione ancora più completa. È fondamentale che gli anziani facciano attenzione a quelle istruzioni e le mettano in pratica. Questo sarà una protezione non solo per loro, ma anche per i fratelli della congregazione. È facendo attenzione che gli anziani riescono a trasmettere alla congregazione istruzioni accurate. Questo è particolarmente importante nel caso di divieti o restrizioni alla nostra opera o nel caso di calamità naturali o altre situazioni critiche. Vediamo adesso qual è la seconda cosa a cui ognuno di noi dovrebbe fare attenzione. Leggiamo Luca 8:18: "Perciò prestate attenzione a come ascoltate, perché a chi ha sarà dato dell’altro, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che immagina di avere”. Cosa intendeva Gesù quando disse: “Prestate attenzione a come ascoltate”? Le persone a cui parlava Gesù avevano il grande privilegio di essere istruite da lui, sentendo direttamente la sua voce. Ovviamente noi non possiamo sentire la voce di Gesù, ma possiamo leggere quello che disse e quello che fece nei racconti riportati nei Vangeli. In effetti, sono molte le occasioni in cui possiamo ascoltare. Ascoltare Geova, Gesù, lo schiavo fedele e saggio, gli anziani della congregazione, il nostro coniuge e i nostri figli. Ecco perché nel libro biblico di Giacomo è scritto che ognuno dev’essere pronto ad ascoltare. Pensateci. Se Saul fosse stato pronto ad ascoltare con attenzione le istruzioni di Geova riguardo agli amalechiti, probabilmente avrebbe capito quanto erano importanti quelle istruzioni e si sarebbe sentito spinto ad ubbidire. Invece la sua mancanza d’attenzione lo portò a disubbidire e ad essere disapprovato da Geova. Se non facciamo attenzione a come ascoltiamo, potremmo finire per diventare critici, ingrati e perfino disubbidienti. Perciò, quando Geova ci dà istruzioni e ci guida, dovremmo riflettere bene su quello che ci viene detto, soffermarci sul suo significato, meditare per farlo nostro e cosa ancora più importante, metterlo in pratica nella nostra vita. E voi giovani come potete dimostrare che state facendo attenzione a come ascoltate? Riflettete su quello che viene detto in Efesini 6:1-3: "Figli, siate ubbidienti ai vostri genitori secondo la volontà del Signore, perché questo è giusto. “Onora tuo padre e tua madre” è il primo comandamento accompagnato da una promessa: “Perché ti vada bene e tu possa vivere a lungo sulla terra”. Ragazzi, da chi pensate che provenga questo comando? Come sappiamo, sono le parole di Geova. Avete visto che in questi versetti si dice che i figli dovrebbero essere ubbidienti ai genitori? Ma non solo, si dice anche che dovrebbero onorarli. Come potete dimostrare che state ascoltando con attenzione quello che Geova vi chiede di fare? Mi ricordo che da bambino ogni tanto i miei genitori mi chiedevano di fare qualcosa, ad esempio buttare la spazzatura. Ero un bambino ubbidiente, ma a volte facevo capire chiaramente che non mi andava di fare quello che mi avevano chiesto. Sono sicuro che sapete di cosa sto parlando. Comunque se facciamo davvero attenzione a come ascoltiamo le parole di Geova, ci impegneremo per onorare i nostri genitori, perché questo è strettamente legato all’ubbidienza. E così contribuiremo alla pace della famiglia e renderemo Geova fiero di noi. Inoltre, come promette il versetto 3 a voi figli, se vi sforzate di fare attenzione a come ascoltate, questo vi proteggerà e man mano che diventerete grandi, vi aiuterà a fare scelte sagge. Ovviamente tutti noi dovremmo ricordare che la possibilità di vivere per sempre dipenderà dalla nostra prontezza ad ascoltare e a ubbidire. Quindi è fondamentale che ognuno di noi faccia attenzione a come ascolta. La terza cosa a cui dovremmo fare attenzione la troviamo in Luca 21:34, 35: “State attenti che il vostro cuore non sia appesantito dagli eccessi nel mangiare e nel bere o dalle preoccupazioni della vita, e quel giorno non vi colga alla sprovvista come un laccio. Infatti esso verrà su tutti quelli che abitano sulla faccia dell’intera terra". Qual è la terza cosa a cui dovremmo fare attenzione, in base ai versetti che abbiamo letto? Gesù ci dice che dovremmo fare attenzione al nostro cuore. Dice che il nostro cuore non dovrebbe essere appesantito. Ma per riuscirci ognuno di noi dovrebbe esaminare quello che ha nel proprio cuore. Dovremmo analizzare i nostri pensieri, guardarci dentro e capire chi siamo veramente. Ma questo non è per niente facile. Perché? Ce lo spiega la Bibbia in Geremia 17:9: “Il cuore è più ingannevole di qualunque altra cosa ed è pericoloso. Chi lo può conoscere?” Risponde il versetto 10: “Io, Geova, scruto il cuore, esamino i pensieri più profondi”. Geova conosce il nostro cuore e può aiutare anche noi a vedere cosa abbiamo dentro. Ci aiuterà a esaminare i nostri obiettivi e a capire i motivi che ci spingono a fare certe cose. Se ci esaminiamo con attenzione e onestamente nello specchio della Parola di Dio, potremo identificare aspetti del nostro modo di pensare, di parlare o di agire che devono essere migliorati. Per esempio, alcuni servitori di Geova, tra cui alcuni fratelli che avrebbero potuto godersi comodamente la pensione, hanno capito che dovevano fare alcuni cambiamenti nel loro stile di vita e vivere in modo più semplice, così da poter servire Geova più pienamente. Alcuni che l’hanno fatto hanno avuto il privilegio di frequentare la Scuola per evangelizzatori del Regno. Anche se ha significato ricominciare da capo in tante cose, magari perché si sono trasferiti in una nuova congregazione, hanno visto come Geova li ha benedetti in modi che non si sarebbero mai immaginati, e mettono a frutto la loro esperienza e l’istruzione teocratica ricevuta nei luoghi in cui servono ora. Siamo profondamente grati per il fatto che Geova, attraverso la sua Parola e la sua organizzazione, ci stia provvedendo continuamente istruzioni per il nostro bene. Ognuno di noi dovrebbe essere deciso a fare attenzione a quello che fa, a come ascolta e a quello che ha nel proprio cuore. Se lo faremo, eviteremo di cadere nella trappola in cui cadde il re Saul, quella della disubbidienza. Invece, se saremo ubbidienti e faremo attenzione, potremo essere amici di Geova per sempre.

Report Page