Sosteniamo il punto di vista di Geova sul matrimonio (Marco 10:11, 12)

Sosteniamo il punto di vista di Geova sul matrimonio (Marco 10:11, 12)

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Seth Hyatt

Nel corso degli anni molte canzoni famose hanno descritto in modo poetico il divorzio. Ma chiunque ha provato sulla propria pelle il dolore emotivo e i traumi che ne derivano sa molto bene che il divorzio non poteva certo far parte del proposito originale di Geova. Infatti, a questo riguardo, le Scritture indicano che nel momento in cui Geova istituì il primo matrimonio, quello tra Adamo ed Eva, voleva che fosse un legame permanente. Dopotutto, a unirli era stato nientemeno che Geova stesso. Geova creò l’uomo e poi creò il suo complemento perfetto, Eva. E se fossero stati ubbidienti, Adamo ed Eva sarebbero ancora sposati. Ma la loro disubbidienza creò tutta una serie di problemi gravi che ebbero un tremendo impatto su ogni matrimonio. In che senso? Beh, l’imperfezione generò il peccato e poi la morte. E la morte mette fine al matrimonio. E questo è qualcosa che Geova non aveva mai concepito. Inoltre, le indicazioni che aveva dato permettendo di divorziare e che troviamo in Deuteronomio 24:1, sono un’ulteriore prova di quanto l’imperfezione abbia complicato il matrimonio. Quindi la domanda è: “Il fatto che Geova con la Legge mosaica aveva reso possibile il divorzio, indicava forse che aveva cambiato idea o che era diventato più permissivo riguardo al matrimonio? Beh, dalle parole che possiamo leggere in Malachia 2:16, messe per iscritto più di 1.000 anni dopo quelle di Deuteronomio 24, capiamo che Geova non aveva cambiato il suo punto di vista. Disse molto chiaramente: “Io odio il divorzio”. Cosa facevano gli israeliti ai giorni di Malachia? Avevano travisato la disposizione che permetteva di divorziare, perché gli uomini si sentivano liberi di divorziare “per qualsiasi motivo” e questo rattristava Geova e oltretutto recava grande biasimo sul suo santo nome. “Io odio il divorzio”. Capiamo bene perché Geova aveva detto queste parole. La situazione era forse migliorata al tempo in cui Gesù venne sulla terra? Le Scritture fanno capire chiaramente di no. Ed è interessante che lo storico Giuseppe Flavio indica che gli uomini erano liberi di divorziare dalle loro mogli per qualsiasi motivo volessero, e lo facevano. Quindi, giustamente, Gesù affrontò l’argomento in modo molto esplicito almeno due volte nel corso del suo ministero, come dicono le Scritture. La prima volta che ne parlò fu nel 31 dell’E.V., qualche tempo dopo che venne celebrata la Pasqua. Le parole di Gesù sono riportate nel Discorso della Montagna. Lì lui disse: ‘Chiunque divorzia da sua moglie, se non a causa di immoralità sessuale, e sposa un’altra donna commette adulterio’. Gesù quindi stava alzando l’asticella. In realtà, pensiamoci un attimo, sotto la Legge mosaica l’immoralità sessuale (l’adulterio) era un peccato molto grave, punibile con la morte. Quindi Gesù dice che l’unica base valida per il divorzio è l’immoralità sessuale. Questo ci fa capire quanto lui e suo Padre tengano in alta considerazione il matrimonio. La seconda volta, invece, in cui Gesù trattò l’argomento fu più di un anno dopo, alla fine del 32 dell’E.V. ed è l’episodio da cui è tratta la scrittura del giorno di oggi. E il racconto parallelo di Marco capitolo 10 cita alcuni dettagli interessanti. Questa mattina ci prendiamo solo alcuni minuti per analizzare quello che Gesù ha detto che è riportato in Marco al capitolo 10, partendo dal versetto 2. Prendiamo insieme questo passo. Marco 10:2 dice: ‘Si avvicinarono dei farisei che, con l’intenzione di mettere [Gesù] alla prova, gli chiesero se era lecito a un uomo divorziare dalla moglie’. I farisei vogliono sapere cosa è lecito, cos’è legale fare. Ma nel suo vangelo Marco rivela che Gesù richiama la loro attenzione in modo specifico sulla Legge mosaica. “Che cosa vi ha comandato Mosè?” E i farisei dicono: “Mosè ha concesso di scrivere un certificato di ripudio e di divorziare da lei”. Ai farisei conviene ricordarsi della parte sul “certificato di ripudio”, ma si dimenticano che il divorzio è concesso solamente nel caso in cui ci siano ragioni estremamente serie. E il vangelo di Matteo indica che ai giorni di Gesù le persone divorziavano “per qualsiasi motivo”. A questo punto cosa risponde Gesù? Lo leggiamo in Marco 10:5: “È stato per la durezza del vostro cuore che vi ha scritto questo comandamento. Comunque, al principio della creazione [e qui vedete che si aprono le virgolette, il che vuol dire che Gesù sta citando le parole di Genesi], ‘Egli li fece maschio e femmina [Genesi 1:27], per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne [Genesi 2:24]’”. Poi Gesù aggiunge: “Così non sono più due, ma una sola carne. Perciò, quello che Dio ha unito, l’uomo non lo separi”. Beh, i discepoli rimangono stupiti dalle alte norme morali che Gesù insegna. Versetto 10: “Quando furono di nuovo in casa, […] si misero a fargli delle domande su questo argomento”. Ancora una volta Gesù molto chiaramente sottolinea il punto. Leggiamo: “Lui disse loro: ‘Chiunque divorzia da sua moglie e ne sposa un’altra commette adulterio contro di lei, e se una donna, dopo aver divorziato da suo marito ne sposa un altro, commette adulterio’”. Secondo voi, per quale motivo Gesù decide di insistere così tanto perché i farisei si concentrino sulle parole di Mosè? Sicuramente per fare chiarezza sull’importanza di questo argomento, ma senz’altro anche per ribadire il punto di vista di Geova Dio sulla sacralità del matrimonio. Poi Gesù aggiunge queste parole: “Quello che Dio ha unito, l’uomo non lo separi”. Quindi Geova si interessa in prima persona di ogni matrimonio e questo nobilita molto il matrimonio. Non è così? Perciò, cosa possiamo imparare tutti noi dalle parole di Gesù? In che modo ci aiutano, sia che siamo sposati o che siamo single e stiamo pensando al matrimonio? Ci concentriamo su due aspetti. Gesù rese molto chiaro che i suoi seguaci sarebbero stati nobilitati attenendosi alle originali norme di Geova sul matrimonio. Norme molto diverse, non trovate, da quelle promosse dai capi religiosi ebrei? Gesù insegnò questo concetto, cioè che Geova è coinvolto nel matrimonio. E questo ci fa capire quanto è seria la questione. Nella lettera agli Efesini anche Paolo confermò questo punto: i cristiani avrebbero dovuto seguire le norme che Geova in origine aveva dato all’uomo e alla donna. E l’unica motivazione valida per un divorzio scritturale sarebbe stata l’immoralità sessuale. Il secondo aspetto è questo: Gesù mise gli uomini e le donne cristiani sullo stesso livello dal punto di vista morale. Entrambi, marito e moglie, sarebbero stati responsabili di difendere il loro matrimonio e di onorare questo prezioso legame, perché è santo. Ma anche le parole di Gesù riportate in Marco 10:12 sono molto interessanti: “Se una donna, dopo aver divorziato da suo marito, ne sposa un altro, commette adulterio”. Gesù quindi evidenzia in modo molto chiaro che anche una donna che serve Dio può divorziare da un marito adultero. E ai giudei che vivevano ai tempi di Gesù questo avrà dato davvero molto di che pensare. Per noi è preziosissimo il punto di vista di Gesù e di Geova sul matrimonio! Qui alla Betel abbiamo molte splendide coppie. E nelle congregazioni di tutto il mondo ci sono uomini e donne fedeli che rispettano e tengono in alta stima la santità del matrimonio. E siamo davvero felici nel vedere che le cose stanno così. Che siamo sposati o no, siamo determinati a sostenere il punto di vista di Geova sulla santità del matrimonio.

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