Smart World, un processo-progetto in atto da tempo

Smart World, un processo-progetto in atto da tempo



Forse allo #smartonno andrà tutto bene - così crede, certamente è adatto, poichè è stato adattato. Il processo è lungo, iniziato da tempo, ora vediamo solo le conseguenze.

Si dovrebbe capire che smart grid e distanziamento sociale sono la stessa cosa, lo stesso processo, lo stesso obiettivo. Non avere più nulla, essere controllati in tutto, chiedere il premesso per l'accesso a qualunque cosa, luogo o azione, essere sotto ccostante minaccia di essere spenti.

Tutto torna e ognuno ha collaborato.

Anche i 'millennials' non sono spuntati dal nulla, sono stati forgiati. Non si è voluta capire l'importanza di non essere leggeri, di essere intransigenti. Ora ne vediamo gli effetti. Qualcuno lo aveva detto, altri non hanno ascoltato. Sarebbe il momento di ascoltare: non ci sono in ballo metri di distanza e mascherine: c'è in ballo la vita stessa.

È l'ultima occasione: ci si deve sforzare per recuperare una relazione non mediata.

L’auto esclusione funziona fino a un certo punto.
Sarà il momento di intervenire? Di forgiare altro?




La Smart Person ai tempi del Social Distancing

di Miguel Martinez | 14/05/2020


Leggo:

Il popolo dei social network trova sempre un modo per divertirsi anche nei momenti in cui sdrammatizzare non è proprio il massimo esercizio. Instagram vede l’ennesima nuova moda virale crescere attraverso persone comuni e numerosi influencer.
Vi presentiamo la Pillow Challenge, ovvero essere cool indossando un cuscino come fosse un vestito.”

Vi risparmio le immagini cool degli influencer che si fanno i selfie mentre giocano a pillow challenge, e vi lascio con questo profetico disegno di Steve Cutts che illustra perfettamente la Smart Person a cui andrà tutto bene.



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La Smart Person ai tempi del Social Distancing
di Miguel Martinez -
http://kelebeklerblog.com/2020/05/14/la-smart-person-ai-tempi-del-social-distancing/









"Smart City” – ossia il comunismo dei miliardari

A questo punto si dovrebbe aver capito che il fermo di economia e società vogliono essere strumenti per l’imposizione di una #NuovaNormalità. Nessun possesso, tutto sempre a pagamento, costantemente monitorati, comunità inesistenti, ogni individuo distanziato: non possiamo accettare il mondo #smart.

https://telegra.ph/Vivrete-nella-Smart-City--ossia-nel-comunismo-dei-miliardari-05-16


Il Capitalismo di Sorveglianza è qui. Lo Stato di sorveglianza pure.

Ciò è incontrovertibile. E sta avvenendo con una accelerazione immane.

L’universo in quarantena, la società sconvolta dal Coronavirus non è la cosa peggiore che sta capitando. Da un mondo dominato dagli algoritmi e dai Big Data che noi stesso offriamo loro in pasto, chi si salverà?

https://telegra.ph/Maschera-e-volto-del-Capitalismo-di-sorveglianza-04-25


Ricorda qualcosa? Non sembra un po' troppo simile alle soluzioni sanitarie?


Vietato amare: così Ray Dalio metterà fine all’umanità

Paolo Barnarard | Bridgewater sta sviluppando un software che riproduce i “princìpi” di Dalio: si chiama di PriOs, «cortesia di David Ferrucci, ex leader del progetto di intelligenza artificiale della Ibm». Profetizza Barnard: «PriOS, alla morte di Ray, diventerà l’amministratore delegato o presidente dell’azienda, supervisionerà ogni singola mossa o voce umana, interagirà sui tablet che i dipendenti sono costretti per contratto a tenere accesi per dirigerli o criticarli o sentire le loro voci, o registrare le loro critiche ai colleghi e trasmetterle a quei colleghi, o correggere le loro voci». Ma sempre secondo i “princìpi” di Ray Dalio: “Tu sei nato Macchina e grazie a questo sei destinato alla perfezione”.


Questo dovrebbe ghicciarvi il sangue per generazioni. Ray Dalio.

Dalio aspira a morire nella carne solo dopo che la sua mente sarà stata trasformata in una Macchina, in una Machine, ma proprio alla lettera, perché Ray sostiene, ripeto, che solo un orwelliano lungo processo di aggregazione, limatura ed eliminazione degli errori e degli autoinganni, e quindi solo eliminando le falle umane di cui lui e noi tutti siamo zeppi per causa dell’Amigdala emotiva, cioè divenendo Machines, si ottiene l’efficiente vittoria perpetua nella competizione.





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