“Salvaguarda il tuo cuore” (Prov. 4:23)

“Salvaguarda il tuo cuore” (Prov. 4:23)

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David Splane

Salomone aveva 3 orribili fratellastri, Amnon, Adonia e Absalom. Erano molto più grandi di lui, eppure Salomone non cercò di imitarli. E la loro cattiva condotta non lo scoraggiò, come se qualcuno oggi dicesse: “Beh, se questo è il tipo di persone che avete qui, non voglio avere nulla a che fare con i Testimoni di Geova”. No, Salomone andò per la sua strada. Strinse una forte e profonda amicizia con Geova Dio. E ricordate cosa dice la Bibbia di Salomone all’inizio? Geova lo amò. Non è bellissimo? Non vi piacerebbe se queste parole fossero rivolte a voi? A me sì. Geova amava Salomone e Geova benedisse Salomone in molti modi. Per esempio, fino a che Salomone fu fedele, Israele fu in pace. Infatti Salomone disse: “Ora Geova mio Dio mi ha dato pace lungo tutti i confini. Non c’è nessuno che si opponga a me, e non succede nulla di male”. Fu solo dopo che Salomone smise di essere fedele che in Israele alcuni gli opposero resistenza. Israele non solo era in pace quando Salomone era in pace con Dio, Israele era anche ricca. Salomone non aveva problemi economici e la Bibbia dice che l’argento era abbondante come le pietre. Ma quando Salomone cominciò ad allontanarsi da Geova, Geova smise di benedirlo. Così quella prosperità non durò nemmeno fino alla fine del regno di Salomone. Il libro Perspicacia dice che le spese del suo governo erano diventate eccessivamente alte. Salomone continuava a spendere soldi come se non ci fosse un domani, ma non aveva più gli introiti di un tempo. E così, anche a livello materiale, Israele soffrì. E Roboamo non ereditò la ricchezza che Salomone aveva avuto all’apice del suo regno. Come sottolinea il commento della Scrittura, durante gran parte del suo regno Salomone fece molte cose buone. Ma è possibile che fin dall’inizio, pur essendo molto coinvolto in progetti teocratici, ci fosse qualche campanello d’allarme che indicava che qualcosa non andava bene? È possibile. Ora, come dice il commento, quando Salomone divenne re, era solo un ragazzo, ma era già un ragazzo sposato. Quando divenne re Salomone era probabilmente sposato già da un paio d’anni ed era anche un giovane papà. Aveva un bambino di un anno, Roboamo. Ma chi era sua moglie? Probabilmente la sua prima moglie. Lei era un’ammonita. Ammonita! Cosa ci viene in mente riguardo agli ammoniti? Oh sì, Deuteronomio capitolo 23, versetto 3. Ricordate, quando Salomone si sposò il re Davide era ancora vivo. Davide era probabilmente al matrimonio. Ed ecco cosa dice Deuteronomio 23:3: “Nessun ammonita o moabita potrà far parte della congregazione di Geova. Nessuno dei loro discendenti, neppure della 10ª generazione, potrà mai far parte della congregazione di Geova”. Quale parte del “mai” non aveva capito Salomone? E quindi questo potrebbe forse significare che anche prima di diventare re, Salomone aveva un punto di vista superficiale delle leggi di Geova sul matrimonio? È possibile. Perché diciamo “possibile”? Non vogliamo essere dogmatici, perché il libro Perspicacia dice che ci furono alcuni stranieri che iniziarono a servire Geova, come Rut. Ma il libro Perspicacia dice anche che la moglie ammonita di Salomone potrebbe essere stata una di quelle che lo portarono ad allontanarsi da Geova. In ogni caso, perché la prima moglie di Salomone dovette proprio essere una donna straniera, per di più ammonita? Se Salomone avesse sposato una brava israelita, solo una, e si fosse ‘rallegrato con la moglie della sua giovinezza’, non pensate che la storia di Israele sarebbe stata molto diversa? Beh, penso proprio di sì. Prendiamoci un momento per pensare alle donne che invece Salomone sposò, donne pagane. Magari avete dei parenti che non sono nella verità, volete loro molto bene e andate a trovarli di tanto in tanto. Ma quanto tempo passa prima di rimanere a corto di argomenti di cui parlare? Questo perché non abbiamo in comune la cosa più importante, la verità. Quindi chiediamoci: “Perché Salomone si sentiva così a suo agio con quelle donne pagane? Di cosa parlavano?” Beh, potete star certi che non studiava La Torre di Guardia con loro. Quindi perché, per quale motivo era attratto da quelle donne straniere? Forse per la loro umiltà, il loro modo di vestire modesto, la loro condotta casta, il loro spirito quieto e mite o era principalmente l’attrazione fisica? Siamo onesti, Salomone era attratto dal tipo di donna sbagliato. E forse i campanelli d’allarme c’erano già da tempo. Parlando di campanelli d’allarme, quando Salomone iniziò a sposare molte donne, si sarà mai avvicinato a lui un profeta, un sacerdote per dargli qualche consiglio? Gli avranno mai letto Deuteronomio 17:17 che riguardava direttamente il re? Deuteronomio 17:17 dice del re: “Non deve nemmeno prendersi molte mogli, così che il suo cuore non si svii”. Beh, se ricevette quel consiglio sicuramente non lo accettò. E se non lo ricevette, ci sarebbe da chiedersi come mai. Quindi cosa possiamo imparare? Anche se siamo molto impegnati nell’organizzazione di Geova, dobbiamo stare attenti a qualsiasi campanello d’allarme che nonostante le apparenze potrebbe indicare che c’è qualcosa che non va. Un fratello single predica regolarmente, frequenta le adunanze regolarmente, ma nelle sue sere libere gli piace andare in discoteca e si sente a suo agio in quell’ambiente. Gli piace chiacchierare con le persone che incontra lì e ama ballare. Beh, non ci sono sorelle lì, quindi balla con donne non Testimoni. Qual è il punto? È impegnato nella congregazione, ma sicuramente c’è qualcosa che non va. Un giovane pioniere flirta con diverse sorelle e ognuna di queste pensa che sia interessato solo a lei. Quelle attenzioni le fanno sentire speciali. Un servitore di ministero passa molto tempo a parlare con una donna sposata. Quando gli viene chiesto il motivo si giustifica dicendo: “Siamo solo amici, parliamo e basta”. Le ultime parole famose. Una giovane sorella si offende quando una sorella più grande le fa notare che le sue gonne e i suoi jeans sono troppo attillati, troppo succinti. Questi sono tutti i campanelli d’allarme. Abbiamo bisogno di farci un autoesame di tanto in tanto, non importa quanti privilegi abbiamo e così vedere se in noi c’è qualcosa che non va. Quando si tratta di scegliere un coniuge, l’esempio di Salomone può insegnarci molto. Quali qualità cerchiamo in un possibile coniuge? Qualità spirituali? O ci preoccupiamo più dell’attrazione fisica sperando che la spiritualità prima o poi arrivi? Una giovane sorella sta conoscendo un giovane fratello. È davvero bello e ha una bella personalità, va d’accordo con tutti. Ma ha una stretta amicizia con Geova? Ha un buon programma di attività spirituali e si attiene a quel programma? Ad esempio, se gli parli di un articolo in una nostra recente rivista, dice spesso: “Devo essermelo perso”? Se questo è quello che succede, è un brutto segno. Le attività spirituali sono una priorità nella sua vita? Se non lo sono mentre è single, cosa ti fa pensare che lo saranno dopo il matrimonio? Sarai tu a cambiare lui? O sarà lui a cambiare te? Come ci ricorda il commento, Salomone aveva molti privilegi, ma a quanto pare pensava che alcune delle leggi di Dio non si applicassero a lui. Perché no? Non lo sappiamo. Potrebbe essere quello che lui stesso scrisse in Ecclesiaste: ‘Il re può fare ciò che vuole’? Forse sì. Salomone si procurò molti cavalli e si prese molte mogli. Quindi che cosa impariamo? Non importa da quanto tempo siamo nella verità, non importa quanti privilegi abbiamo, né quanto Geova ci abbia usato, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Dobbiamo salvaguardare il nostro cuore e non possiamo ignorare nessun campanello d’allarme che indica che c’è qualcosa che non va.

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