🔚 #SakugaSpot | LA FINE DI DRAGON BALL

🔚 #SakugaSpot | LA FINE DI DRAGON BALL

DB Staff

⛩️ Di tutti i finali, sembra che quello del primo Dragon Ball sia il meno ricordato dalla community; sarà forse dovuto al fatto che molti hanno iniziato la serie dal primo episodio di Dragon Ball Z?

Eppure dal punto di vista tecnico non ha nulla da invidiare all'ultima puntata di Dragon Ball Z o a quella di Dragon Ball GT, anzi potremmo definirla addirittura superiore.
Con il miglior team di animazione a bordo, non poteva che essere almeno valido.

Ma prima di addentrarci nell'analisi dell'episodio, vorremmo soffermarci sul motivo per cui hanno deciso di concludere la serie per realizzare Dragon Ball Z, una distinzione che, come tutti sappiamo, nel manga non esiste.

Indice


🔎 La fine di Dragon Ball

💬 «Dragon Ball è un manga d'azione, non è un fumetto comico».

Queste sono le parole di Kazuhiko Torishima, primo e storico editor di Akira Toriyama che lo ha accompagnato fin dall'inizio della sua carriera professionale da mangaka.
Per lui, la versione animata di Dragon Ball era troppo intrisa di comicità, odiava il fatto che rispecchiasse la struttura della precedente serie Dr. Slump & Arale-chan.

Anche il modo in cui veniva gestita la regia e la narrazione dei momenti seri non era affatto di suo gradimento, tuttavia, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'episodio finale dello scontro tra Goku e Piccolo Daimaō... è perfettamente comprensibile la frustrazione di vedere un capitolo così importante rovinato dalle bizzarre scelte registiche di Minoru Okazaki e da una sceneggiatura carente di pathos, scritta come se fosse destinata a un episodio normale.

Strano è anche l'approccio alla gestione degli animatori dello Studio Seigasha, con nomi di un certo spessore come Masahiro Shimanuki relegato a curare solo scene minori: Yajirobe che gira avanti e indietro con l'auto per cinque minuti.
Le parti cruciali sono invece affidate a Tomekichi Takeuchi, un veterano con un metodo di animazione già ai tempi obsoleto - molto in stile dei prodotti dell'animazione giapponese degli anni Settanta.

💬 Kazuhiko Torishima: «L'animazione in questa parte non è stata realizzata come volevo. Questa era una scena molto importante nell'opera originale... nell'anime è stata disegnata in modo molto semplice. Quando l'ho vista, ho pensato che di questo passo non saremmo stati in grado di rappresentare correttamente le battaglie di Dragon Ball sotto forma di animazione. Per questo ho voluto che fosse un altro staff a occuparsi della produzione, della regia e della sceneggiatura».

Qui c'è da aprire una parentesi, c'è un mito diffuso sul web secondo cui dopo la fine di Dragon Ball gli animatori sono stati cacciati e ne sono stati assunti di nuovi per Dragon Ball Z.
Niente di più falso, tutti loro sono tornati nel sequel e nessuno si è unito al team se non Kazuya Hisada e Tetsuya Saeki, ma per motivi totalmente diversi.

Grafico a cura del Kanzenshuu dedicato agli studi di animazione coinvolti nelle serie Dragon Ball.

Lo stesso vale per i registi, gli art director e gli storyboarder, addirittura Minoru Okazaki, come abbiamo appena detto tanto odiato da Kazuhito Torishima per il finale di Goku contro Piccolo Daimaō, ha continuato a far parte della produzione.
Va detto, però, che insieme a Daisuke Nishio è stato il regista principale della serie, mentre dall'inizio di Dragon Ball Z lo hanno declassato al ruolo di regista di singoli episodi e storyboarder.

Keizō Shichijou venne rimosso dalla posizione di pianificatore e sostituito da Kozō Morishita dal 23° Torneo Tenkaichi, ex presidente Tōei. Takao Koyama, invece, prese il ruolo di capo gestore generale della sceneggiatura della serie, entrambi voluti da Torishima per il fatto che stavano gestendo l'adattamento animato di Saint Seiya, che all'epoca vantava un'ottima produzione.

💬 Kazuhiko Torishima: «Saint Seiya era un anime molto popolare. Questo era interessante perché il manga di Saint Seiya era piuttosto mediocre, ma l'anime era molto meglio in confronto. Volevo quindi sapere perché l'anime andava così bene e abbiamo fatto delle ricerche in merito. Abbiamo scoperto che c'erano due figure chiave. La prima era Kozō Morishita, che era il regista, e la seconda era Takao Koyama, che aveva scritto la sceneggiatura. Così sono andato a trovare questi due ragazzi e ho chiesto loro se mi avrebbero aiutato a riavviare Dragon Ball ed entrambi hanno accettato».

La rimozione di Morishita e Koyama da Saint Seiya ha avuto un impatto negativo significativo sulla serie a livello produttivo e tecnico.
Almeno la loro inclusione in Dragon Ball è stata vantaggiosa, contribuendo positivamente nel colmare tutte le lacune presenti nel manga nella Saga dei Saiyan, tuttavia, da Namecc in poi... c'è da discutere.

Con loro, la composizione generale della sceneggiatura risultava molto più drama, il che è buffo considerando che Takao Koyama ha iniziato la sua carriera alla Tatsunoko Pro e ha dichiarato di preferire di gran lunga le commedie ai progetti seri, in alcuni lavori aggiungeva deliberatamente dialoghi stravaganti e fuori luogo alle sue sceneggiature, ben sapendo che la maggior parte di essi sarebbe stata filtrata dai produttori, ma nella speranza che qualche elemento passasse comunque.
Inoltre, lo stile formulaico dei film di Dragon Ball Z derivava direttamente da quelli di Saint Seiya e questo è quasi certamente imputabile a Kōzo Morishita.

Pianificazione di Dragon Ball Z

Ma erano già coinvolti dalla 23ª Saga del Torneo Tenkaichi, quindi che senso aveva realizzare Dragon Ball Z?
Semplicemente, volevano celebrare la loro entrata in scena e, inoltre, l'avvio di una nuova produzione avrebbe garantito loro un bonus di budget aggiuntivo.

💬 Kazuhiko Torishima: «Il nuovo produttore dell'anime è stato molto intelligente e ha detto che se avessimo avuto un nuovo titolo, l'anime avrebbe ricevuto più soldi per la promozione. Decidemmo quindi di scegliere un nome diverso e dei character design aggiornati, con proporzioni più grandi. Facemmo una riunione per questo nuovo titolo, ma non riuscimmo a trovare nulla di buono. Andai a chiedere a Toriyama il suo contributo e lui rispose subito dicendo Dragon Ball Z. Gli chiesi perché Z? e lui rispose 'perché questo è l'ultimo, non ci sarà più niente dopo questo'».

La Tōei inoltre pensava fosse un ottimo punto di chiusura terminare con la vittoria di Goku contro Piccolo al Torneo Tenkaichi, per poi dedicare qualche episodio originale alle avventure con Chichi fino ad arrivare al matrimonio.

Su questo c'è un'intervista interessante pubblicata nella guida del 2003: TV Anime – Dragon Ball Z Son Goku Densetsu.

💬 Akira Toriyama: Io stesso ho pensato "non c'è bisogno di cambiare il titolo, no?", ma qualcuno dello staff dell'anime l'ha richiesto, dicendo "vogliamo rinfrescarlo".
🗣 Katsuyoshi Nakatsuru: Dragon Ball finisce proprio con il matrimonio di Goku, poi Dragon Ball Z inizia con l'arrivo del fratello maggiore di Goku, Raditz.
💬 Akira Toriyama: Wow, è così? Allora era un punto di divisione perfetto.
🗒 Shūeisha:… È successo più di dieci anni fa e non te ne sei mai accorto? (ridono)
💬 Akira Toriyama: Hahaha. (ride)

Come ha confermato Masaki Satō su Twitter, sembra che sia stata una decisione presa all'ultimo minuto: nei fogli di layout di Naotoshi Shida e Tetsuya Saeki del primo episodio, possiamo vedere che in alto è scritto DB#154. Quindi, inizialmente era conosciuto internamente come DB#154.
Già sui layout di scene più avanzate, il nome era stato cambiato in Dragon Ball Z - Episodio 1.

Layout di Naotoshi Shida per il primo episodio di Dragon Ball Z, notate in alto a sinistra il numero №154.
Altro layout di Naotoshi Shida per il cut di Piccolo che incontra Raditz, con il №1 al posto del №154.

Un'altra curiosità è che, prima di ricevere il titolo da Akira Toriyama, lo studio aveva utilizzato Dragon Ball - La grande avventura di Son Gohan nelle bozze delle immagini promozionali e lo aveva persino stampato sulla copertina della sceneggiatura dei primi episodi.
Nella guida ufficiale Daizenshuu: TV Animation Part 3 viene anche rivelato che altri titoli pensati erano: New Dragon Ball, Dragon Ball 2, Dragon Ball Wonder Boy e Dragon Ball 90.

Copione del secondo episodio di Dragon Ball Z, il titolo riporta Dragon Ball - La grande avventura di Son Gohan.
Bozzetto di un'illustrazione promozionale realizzato da Masaki Satō sempre con la scritta Dragon Ball - La grande avventura di Son Gohan.

Tolte queste necessarie premesse sulla decisione di chiudere Dragon Ball per iniziare Dragon Ball Z, possiamo finalmente analizzare l'ultimo episodio!


⛩️ Approfondimento episodio

Alla sceneggiatura troviamo Takao Koyama, la regia e lo storyboard, invece, sono di Minoru Okazaki. Proprio colui che ha spinto Torishima a chiamare Kōzo Morishita e Takao Koyama dalla produzione di Saint Seiya.

Per quanto riguarda lo studio di animazione, non potevano non chiudere con lo Studio Junio guidato dal leggendario Minoru Maeda, qui con tutto il suo team!

◼️ ??? in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

Tutto inizia mostrando gli incendi che attraversano il castello di Gyumao, è sicuramente un episodio di fuoco, in tutti i sensi.
Le forme dei detriti senza ombreggiatura fanno pensare che questo pezzo sia stato animato da Katsuyoshi Nakatsuru, ma al momento non possiamo dirlo con assoluta certezza.

◼️ YASUYUKI SHIMIZU in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

Più interessante è la scena attribuita a Yasuyuki Shimizu, un animatore presente in Dragon Ball fin dagli esordi. È sempre stato il più sottovalutato del team di Studio Junio, ma ha dimostrato di essere davvero in grado di fare bei cut con bei movimenti ed effetti.
Come in questo caso, in cui fa anima l'effetto del fuoco sullo sfondo mentre Goku e An'nin sono in un layer separato.

Sono cut semplici, ma molto gradevoli: la stratificazione, il framing e il numero di frame limitati sono ciò che li rende carini. C'è anche un po' di character acting alla reazione di Gohan e Chi-Chi, prima disegnando un'espressione esagerata per dare anticipazione e subito dopo il keyframe finale, praticamente senza fotogrammi di in-between.

La caratterizzazione di Goku in questo episodio è stranamente seria, aggressiva, ha senso considerando che Kazuhiko Torishima gli ha raccomandato di conferire un tono più serio, ma forse qui è un po' troppo...
Almeno, nonostante l'eccessiva aggressività, ha comunque mantenuto il suo carattere ingenuo. Quando i fan dicono di volere il vecchio Goku probabilmente intendono questo: un mix di serietà e sciocchezza, anche se Akira Toriyama sembra non essere d'accordo con questa visione del personaggio.

◼️ YASUYUKI SHIMIZU in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

Quanto ai cuts successivi, sono sempre firmati da Yasuyuki Shimizu, ora è An'nin che lancia la ciotola verso la camera, la scintilla negli occhi è anche una caratteristica comune di Minoru Okazaki nei suoi episodi.
Il suo stile a volte è piacevole, altre volte può essere piuttosto strano, soprattutto quando sfuggiva alle correzioni di Minoru Maeda. In questo caso, il fatto che Maeda non fosse al massimo della forma non ha certo giovato.

Con la fine di Dragon Ball, Maeda ha iniziato a modificare il suo approccio stilistico per tenere il passo con l'evoluzione di Akira Toriyama, abbracciando tratti più duri con caratteristiche più angolari al posto di quelle morbide tanto amate.

Questo segna l'inizio del suo lento declino, disegnare character design più complessi non era il suo punto forte, ma non lo biasimiamo. Si è formato in un'epoca in cui i design degli anime erano semplici e con poche linee.
Infatti, dal 2010 lavora solo come character designer per Anpamann, una serie dei primi anni Settanta con pochissimi dettagli sui personaggi.

Anpamann, character design di Minoru Maeda
◼️ TAKEO IDE in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

In ogni caso, quello che segue sembra quasi certamente opera di Takeo Ide, le sue caratteristiche maschili ultra-aggressive sono evidenti nella prima inquadratura di Goku, specialmente nel modo in cui disegna la forma della bocca con le gengive in evidenza ci ha fatto pensare immediatamente a lui.
Goku diventa così aggressivo da spingere persino suo nonno facendolo cadere, il che sembra ancora di più out-of-character.

An'nin sbuca fuori con una fluida animazione dei tessuti, il cut in cui Goku viene seguito dai suoi lacci mentre corre coi capelli al vento è efficace. È un peccato che Takeo Ide non si preoccupi più di animare i capelli nelle produzioni moderne, proprio come Tadayoshi Yamamuro, il suo declino è stato rapido nel corso del decennio successivo.
Ide è uno dei principali direttori dell'animazione di Dragon Ball Daima, e sarà interessante vedere se, con una pianificazione adeguata riuscirà a fornire buone correzioni.

◼️ KATSUYOSHI NAKATSURU in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

E ora ci ritroviamo con del puro Katsuyoshi Nakatsuru al 100%. Disegni morbidi che comunicano ogni espressione, dal punto di vista artistico è il più vicino al sensei Akira Toriyama, a questo punto della serie anche più di Masaki Satō e molto più di Minoru Maeda, può disegnare con sicurezza ogni cambiamento di stile di Toriyama a differenza degli altri.

◼️ KATSUYOSHI NAKATSURU in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

E che dire sulle animazioni?
Stupende coreografie di arti marziali e di gioco di spada, attacchi pieni di smears, buon uso dei movimenti di camera, tutto è fatto con una grandissima competenza.

Sapete qual è una caratteristica dello stile di Katsuyoshi Nakatsuru che si porta dietro da quasi 40 anni? Disegnare personaggi con pupille enormi, anche le sue recenti illustrazioni e i character design di Dragon Ball Daima sono così!

◼️ KATSUYOSHI NAKATSURU in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI
Layout di Katsuyoshi Nakatsuru

Riesce a disegnare anche i personaggi più grandi con facilità, il cut di An'nin che diventa gigante è fatto in modo impeccabile, si muove bene, le piccole anticipazioni che aggiunge sempre e le microespressioni fanno sembrare tutto più naturale, più vivo, basta guardare come Gohan si muove dietro.
Anche lo storyboard di Minoru Okazaki funziona bene con l'animazione di Nakatsuru, come l'uso della prospettiva della camera posizionata in alto e dall'alto verso il basso.

Un ringraziamento a Telegraph per aver ridotto al minimo la qualità del video.

I suoi cut successivi presentano movimenti ancora migliori, con il tessuto che colpisce le rocce facendo apparire tonnellate di detriti mentre Goku schiva tutti i colpi.
C'è qualcosa che non sa fare?

Uno dei più versatili animatori di Dragon Ball? Sì, senza dubbio. Alcuni potrebbero dire Masaki Satō, ma in realtà è adatto solo all'azione o a scene con disegni fermi, Satō è più un illustratore rispetto a Nakatsuru.
Nel team di Studio Junio c'è anche Hisashi Eguchi che possiamo definire molto versatile e completo come animatore.

◼️ HISASHI EGUCHI in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

E subito dopo abbiamo proprio Eguchi che anima Gyumao allo stremo delle forze a causa del calore emanato dal fuoco; il suo stile è più aggressivo e si discosta molto da quello di Akira Toriyama, motivo per cui Minoru Maeda non ha fatto altro che correggerlo per renderlo in linea con i modelli.
Un peccato cancellare la sua impronta stilistica, avrebbe sicuramente reso Dragon Ball più attuale e fresco.

◼️ HISASHI EGUCHI in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI
◼️ HISASHI EGUCHI in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

Non solo disegna i personaggi con maggiore dettaglio, anche le sue fiamme risultano molto particolariggiate e curate.

Lo spessore della sua matita si nota subito sul primo piano di Baba, a livello di animazione si muove il giusto per quello che succede, ma niente di straordinario.

◼️ MASAKI SATOU in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

Arriviamo alla parte di Masaki Satō! Anche lui è dettagliato, ma segue maggiormente i character design.
Il suo punto di forza, come già detto, sono sempre stati i disegni. Non che sia un cattivo animatore, ma a livello di movimento è più rigido e in generale meno interessante della naturalezza di Katsuyoshi Nakatsuru e Hisashi Eguchi. È bravo a dare la sensazione di movimento ripetendo spesso i fotogrammi in modo ciclico, o gli elementi di sfondo mentre i personaggi rimangono fermi.

◼️ HISASHI EGUCHI in DB#153
🖋️ Supervisione: MINORU MAEDA
📽 Regia: MINORU OKAZAKI

Il finale dell'episodio è di Hisashi Eguchi, è lui che ha realizzato l'animazione del matrimonio tra Goku e Chi-Chi.
Inizialmente il compito di realizzarlo era stato affidato a Masaki Satō. Solo che c'era un problema, lui odiava disegnare le ragazze, non pensava di essere bravo a disegnarle. Secondo lui è più difficile disegnare Bulma e Chichi che Cell o Freeza.
Eppure, qualche cut prima aveva disegnato An'nin e non era affatto male, seppur forse un po' mascolino nei tratti.


🗒 Conclusione

Con questa simpatica aggiunta filler, Dragon Ball giunge alla fine. Il primo di Dragon Ball Z va in onda la settimana successiva nello stesso identico orario il 26 aprile 1989, continuando il famoso blocco di Akira Toriyama iniziato con l'anime originale Dr. Slump l'8 aprile 1981, che proseguirà fino alla fine della seconda serie di Dr. Slump conclusa nel settembre 1999.

Successivamente, la fascia oraria è stata occupata da One Piece.

Il cambiamento ha permesso loro di commercializzarlo come uno show nuovo di zecca, pur mantenendo lo stesso team di animazione. Questa strategia ha potenzialmente attirato l'attenzione per contrastare il declino degli ascolti spesso associato ai long-runner.

Ma la popolarità della serie non aveva ancora raggiunto il suo pieno potenziale, da qui in poi sarà solo in salita!

📌 Fonti

Report Page