Sabina Asangalwisye e Saitoti Mellau. Portare frutto nonostante le difficoltà

Sabina Asangalwisye e Saitoti Mellau. Portare frutto nonostante le difficoltà

Interviste e storie di vita > Di fronte alle prove

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Volevo tanto aiutare i sordi, così che potessero conoscere anche loro Geova. Quindi ho deciso di trasferirmi nel gruppo di lingua dei segni che si trova a Dar es Salaam. Dovevamo spostarci in autobus e a volte andavamo lontano. Questo significava rimanere bloccati nel traffico per 2 o 3 ore e spendere molti soldi. Ricordo ancora i primi tempi in servizio nel campo di lingua dei segni. Conoscevo ancora poco la lingua e un giorno una sorella mi ha chiesto di studiare la Bibbia con una persona al posto suo. Ogni volta che provavo a parlare, ah, la donna non mi capiva proprio. Non c’era niente da fare. Più io provavo a comunicare, più lei si arrabbiava con me. E così iniziai a sentirmi davvero scoraggiata. Volevo proprio aiutarla, ma non ci sono riuscita. C’ero rimasta molto male e pensavo: “Ancora non conosco la cultura dei sordi e non ho nemmeno imparato bene la lingua. Perché Geova mi ha fatto venire in questo campo se non sono in grado di aiutare i sordi?” Sono stata invitata a frequentare la Scuola per evangelizzatori del Regno, da settembre a novembre del 2014. Dopo il diploma sono stata assegnata di nuovo nel campo di lingua dei segni. Geova mi ha aiutato davvero tantissimo. La scuola mi ha dato proprio l’incoraggiamento di cui avevo bisogno per continuare a imparare la lingua e diventare più efficace nel mio incarico. Sono riuscita a iniziare e condurre degli studi, e le persone non facevano fatica a capirmi. All’inizio i proclamatori sordi battezzati erano solo 2, ma col tempo sono arrivati a più di 10. Ho avuto l’opportunità di aiutare 3 persone sorde a fare progressi, a dedicare la loro vita a Geova e a battezzarsi. L’addestramento che ho ricevuto alla scuola mi è utile ancora oggi nel mio nuovo incarico all’ufficio di traduzione, dove servo insieme a mio marito. Siamo molto contenti perché grazie al servizio che svolgiamo qui, molti sordi riceveranno pubblicazioni nella loro lingua. E questo li aiuterà a iniziare a servire Geova. Mi sono diplomato alla Scuola per evangelizzatori del Regno nel 2015. Dopo la scuola sono stato felicissimo di aver ricevuto l’incarico di predicare ai masai per aiutarli a conoscere Geova nella loro madrelingua. Da queste parti gli spostamenti sono complicati. A volte viaggio con dei mezzi di trasporto, ma altre volte ci sono zone in cui non è possibile, quindi sono costretto ad andare a piedi. Ogni tanto posso spostarmi con la moto, così riesco a raggiungere molte più persone. Comunque muoversi rimane sempre una cosa estremamente complicata. Bisogna attraversare valli e zone di montagna, ci sono ripide salite e discese. Quindi spostarsi è una vera sfida. Quando alla fine sono arrivato nella zona in cui ero stato assegnato, sono riuscito a parlare con i masai. Conoscendo la loro cultura, ero un po’ preoccupato per come avrebbero reagito dato che loro non conoscono Geova. Quindi prima di arrivare in quel territorio mi chiedevo come sarebbe andata. In quel periodo ero un po’ ansioso così ho pregato Geova, ho letto la sua Parola, la Bibbia, e ho meditato su episodi biblici che parlano di uomini e donne del passato. Dopo aver pregato, ho sentito la forza che viene da Geova. In questo modo sono riuscito a fare delle visite ulteriori e a iniziare degli studi biblici. Alla fine i risultati sono stati positivi. Sono davvero contento che alcuni masai, dopo aver iniziato a studiare, hanno anche cominciato ad assistere alle adunanze. Poi hanno fatto ottimi progressi, hanno dedicato la loro vita a Geova e si sono battezzati. E adesso sono nostri fratelli e sorelle. Sono così felice. Geova mi ha impiegato dandomi la forza e le capacità per concentrarmi sull’opera di predicazione e per farlo conoscere ai masai. 

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