SULLA NOTA DELLA REGIONE SICILIANA - EMERGENZA MORBILLO E L'IPOTESI ALLONTANAMENTO DA SCUOLA

SULLA NOTA DELLA REGIONE SICILIANA - EMERGENZA MORBILLO E L'IPOTESI ALLONTANAMENTO DA SCUOLA

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Da ieri ha iniziato a circolare nei social la nota 7146 dell'Assessorato della Salute Regione Siciliana, nella quale, SULLA BASE DI UNA "EMERGENZA MORBILLO IN EUROPA", si millantano eventuali "allontanamenti scolastici" dei soggetti non in regola con le vaccinazioni...

(Link https://lnx.dalcontres.it/wp/wp-content/uploads/2024/03/Nota-n.-7146-del-23-02-24.pdf )

Ci siamo subito messi in contatto con gli amici di VacciPiano Sicilia, e vi terremo aggiornati sull'evoluzione della faccenda, tenendo conto che tale nota è da ritenersi grave sia nella forma che nei contenuti e che pertanto sarà necessario intervenire anche legalmente se necessario, per puntualizzare ciò che, a livello giuridico, appare inammissibile. 

Chiariamo da subito: non esiste la possibilità di allontanamento dalle scuole "dell'obbligo" di nessuno studente sulla base dello stato vaccinale. Non esiste, e la nota cita esclusivamente, come fonte normativa, la legge 119/2017 che istituisce l'obbligo di vaccinazione ma specifica altresì che la mancata vaccinazione non preclude la frequenza scolastica.

Un paio di puntualizzazioni però le vorremmo fare, soprattutto in ordine alle "previsioni" contenute in questo documento, che non tengono conto dello stato di diritto che riguarda ogni cittadino di questo Paese, ma soprattutto che fanno nascere l'idea che detta nota abbia più l'intento di incutere timore che di dare disposizioni attuative, ed andiamo ad argomentare.

Prima di tutto: si chiede "di dare mandato agli uffici scolastici provinciali, per il tramite dei dirigenti scolastici, di verificare in tempi brevi, lo stato vaccinale (generico, ndr) di tutti i soggetti di età compresa tra zero e sedici anni, che frequentano gli istituti di ogni ordine e grado (...)". Tale richiesta viene motivata "ai sensi del Decreto Legge n.73 modificato alla legge 119/2017".


E qui sta già una prima stortura: si parla di un'emergenza morbillo, argomentando con 20 casi nella regione Sicilia, per poi sollecitare controlli generici sullo stato vaccinale degli alunni (controlli che per la stessa legge 119 devono già essere effettuati annualmente, con uno scambio di dati tra scuola e asl, pertanto che motivo/necessità c'è per ripeterli?). Sorge spontaneo pensare (ma non è ciò che è scritto) che si intenda la necessità di verificare la presenza di alunni non in regola con la vaccinazione anti-morbillo (anche perché cosa dovrebbe mai centrare, viste le premesse date, l'eventuale mancanza di un vaccino contro il tetano, a solo titolo di esempio?)...

Ma la legge 119 NON PREVEDE che gli istituti scolastici, né gli uffici scolastici, né tantomeno i dirigenti scolastici, siano a conoscenza di quali vaccini o richiami manchino ad un alunno "non in regola": i suddetti controlli riguardano unicamente la regolarità o non regolarità di tali soggetti rispetto ai vaccini che la l.119 ha reso obbligatori, ed è comunque ovviamente la Asl a farne indicazione.

Ci spieghiamo meglio: le istituzioni scolastiche ricevono dall'Azienda sanitaria localmente competente, ogni anno, l'elenco dei loro iscritti con l'indicazione generica "in regola" o "non in regola", così come previsto anche dal garante privacy, e assolutamente NON l'indicazione di quali vaccini e/o richiami eventualmente manchino all'appello per ogni alunno indicati nell'elenco.

E dunque: l'azienda sanitaria locale, ricevendo ogni anno l'elenco degli iscritti e facendone ogni anno i dovuti controlli e comunicazioni successive, ha già una fotografia ben precisa (lo prevede la legge) della situazioni vaccinale nelle scuole; nel caso in cui si volesse approfondire e ricevere un dato preciso sulla mancanza della specifica vaccinazione MPR (che contiene l'antimorbillosa), la Asl territorialmente competente è l'unico soggetto in grado di fornirlo; la domanda sorge spontanea: PERCHE' TIRARE IN BALLO I DIRIGENTI SCOLASTICI chiedendo a loro di produrre un dato già in capo alle istituzioni sanitarie stesse che lo stanno richiedendo?!?

L'ipotesi poi di sospensione dalla frequenza scolastica degli alunni eventualmente non in regola appare del tutto folle dal punto di vista giuridico. Vige il diritto/dovere all'istruzione che non può certo essere sospeso per decisione dell'assessorato siciliano, a prescindere dalla situazione epidemiologica che comunque, teniamo a sottolineare, è ben lungi dall'essere "drammatica"...Per non parlare del fatto che tale ipotetica sospensione non ha nemmeno una previsione in termini di durata (!) Insomma, una vera assurdità da tutti i punti di vista.

Non paghi, questi signori si spingono addirittura ad auspicare che, oltre alla sospensione degli alunni, si valuti persino quella del personale scolastico.

Forse basta alzarsi col piede sbagliato per mettere in pausa i diritti costituzionali delle persone, probabilmente gli ultimi anni hanno lasciato strascichi più pesanti e duraturi di quanto già non apparisse...

Naturalmente vi terremo aggiornati sull'andamento della faccenda, ma siamo certi che i tanti cittadini attivi in Sicilia per la libertà di scelta vaccinale stanno già adoperandosi per fare sì che questa iniziativa scompaia all'orizzonte in tempi molto molto brevi.

A noi preme sottolineare come l'attenzione sulle vaccinazioni pediatriche sia ben lontana dal ritenersi un capitolo chiuso, e che le istituzioni sanitarie non si fanno scrupoli di utilizzare tutti i mezzi a disposizione (più o meno leciti) pur di spingere le persone al centro vaccinazioni.

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