Robo Sapiens

Robo Sapiens

Drogadiere

Trama: 

Che fine farà il pianeta Terra? Se lo chiede Shimada Toranosuke in questo commovente affresco sul destino dell'umanità e sul futuro tecnologico.

La radioattività ha modificato gli equilibri sul pianeta e i robot sono ormai una presenza indispensabile per l'essere umano. Anziché imparare dagli errori del passato, però, l'uomo ha continuato a oltraggiare la Terra minacciando, così, la sua stessa esistenza.

Perché dovreste leggere “Robo Sapiens”

Essenziale come la sinossi riportata sopra è anche il modo di narrare del mangaka che compone una storia collegando come un mosaico 13 racconti apparentemente slegati ma dove troviamo personaggi ricorrenti e ambientazioni tutte accomunate dal fil rouge tematico dell’opera.



Shimada Toranosuke attinge per molti dei suoi temi da libri essenziali per la fantascienza come quelli di Asimov ma anche dal cinema cyberpunk, come si può notare per esempio dai palazzi con le enormi insegne al neon di “Blade Runner”, reinterpretate in modo personale dall’autore. Nonostante le numerose influenze in quest’opera troviamo un trattato intimista che non vuole ricalcare topoi del genere come lo scontro tra umani e robot per il diritto alla vita o al predominio sul pianeta Terra ma tratteggiare poeticamente la cronistoria di una nuova forma di vita: i “Robo Sapiens”, con caratteristiche e possibilità molto diverse da quelle dei propri creatori organici.



Al netto dell’intreccio complesso, le vicende sono tutte relativamente semplici, raccontano momenti di vita quotidiana o viaggi alla ricerca di qualcosa o qualcuno ma alla fine convergeranno in un'unica missione per tutta la specie dei Robo Sapiens e a quel punto non si distingueranno più le differenze tra umani e robot. L’opera si mostra per ciò che è solamente sul finale, assumendo pienamente significato soltanto all’ultima pagina.

Stilisticamente ci troviamo davanti un lavoro interessantissimo dove il mangaka prende a piene mani da opere del maestro Osamu Tezuka, come “La Fenice”, ma anche da autori Gekiga dell’epoca reinterpretandoli in una chiave che può ricordare un tipo di fumetto europeo moderno, il tutto legato da una fine linea pulita e minimale molto personale e una cura e meticolosa ricerca dell’architettura e simmetria delle pagine.



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