Rimaniamo neutrali in ogni situazione

Rimaniamo neutrali in ogni situazione

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Collette, sono a casa.

Sono in cucina, Curtis.

Com’è andata oggi? È stata una lunga giornata, è bello essere a casa. Mmh, che profumino!

Tra poco è pronto. Ma prima ho una bella sorpresa: al lavoro mi hanno dato i biglietti per la partita di questo fine settimana, possiamo andarci tutti e 4. Dovremmo partire da casa...

Sembrava una bella idea. Era un evento sportivo che ci sarebbe piaciuto molto. Erano anni che io e Collette non ci andavamo e mi sembrava che i ragazzi non ci fossero mai stati.

- Wow!

- Che bello!

- Non ci sono mai andata.

- Sì, non vedo l’ora.

Poteva essere una bella serata per la famiglia.

Papà, ma cosa facciamo noi durante l’inno nazionale?

In effetti non sapevo bene cosa rispondere.

Signore e signori, alziamoci e cantiamo tutti insieme il nostro inno nazionale!

Un po’ di rispetto!

Papà, ho una domanda anch’io: nella mia nuova scuola cantano l’inno nazionale?

Giusto, non lo sapevamo ancora. L’incontro con i nuovi insegnanti di Elizabeth sarebbe stato la settimana dopo.

Ok, ragazzi. Alziamoci e cantiamo tutti insieme l’inno nazionale.

Elizabeth, c’è qualcosa che non va?

Amore, a cosa pensi?

Beh, domani sera abbiamo l’adorazione in famiglia. Perché non facciamo qualche ricerca su come rimanere neutrali nelle occasioni in cui ci troviamo in pubblico?

Va bene! Mi piace!

- Penso che ci sarà utile.

- Bello!

Ognuno di noi potrà prima fare le proprie ricerche.

Ho chiesto a Daniel di cercare i princìpi biblici su cui si basa la nostra posizione neutrale. Collette ed Elizabeth avrebbero cercato esempi di persone rimaste leali anche sotto pressione. Il mio compito, invece, sarebbe stato chiamare la nuova scuola di Elizabeth per sapere se cantavano l’inno o facevano il saluto alla bandiera.

- Pronto?

- Salve! Professor Johnson? Sono Curtis, il padre di Elizabeth.

Avevamo studiato questo argomento quando i nostri figli erano più piccoli, ma dovevamo ripassarlo perché le circostanze erano cambiate. I ragazzi hanno trovato informazioni interessanti e molti princìpi biblici adatti. Le parole di Gesù riportate in Matteo 4:10 erano la base da cui partire:

"E' Geova tuo Dio che devi adorare, e a lui solo devi rendere sacro servizio"

Se partecipiamo a una cerimonia nazionalistica, in effetti stiamo adorando qualcosa o qualcuno che non è Geova Dio. Come potevamo capire cosa fare? Elizabeth ha trovato qualche buon esempio da imitare. Il racconto di Sadrac, Mesac e Abednego era uno dei nostri preferiti. Quando il re Nabucodonosor comandò di adorare la statua d’oro, con coraggio quei ragazzi rimasero in piedi mentre gli altri si inchinavano. Erano decisi ad adorare solo Geova, e Geova li salvò dalla fornace. Anche ai nostri giorni abbiamo tanti esempi di coraggio. Alcuni bambini sono rimasti leali nonostante il governo cercasse di costringerli a partecipare a cerimonie patriottiche in tempo di guerra, quando i sentimenti nazionalistici erano particolarmente forti. Inoltre ci sono paesi in cui, nonostante le vittorie legali conseguite, i ragazzi continuano a essere messi alla prova. Abbiamo capito che una situazione può essere gestita in modi diversi, perché le circostanze cambiano in base a dove si vive o a ciò che una persona dovrebbe fare per dimostrare di essere neutrale. In ogni caso, un cristiano deve rendere chiaro che non sta partecipando, ma che sta solo assistendo con rispetto. Siamo stati felici perché abbiamo deciso cosa fare per mostrare rispetto e allo stesso tempo rimanere neutrali, e dimostrare così a Geova che adoriamo solo lui.

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