Rigettiamo il desiderio della gratificazione immediata (Tito 2:12)

Rigettiamo il desiderio della gratificazione immediata (Tito 2:12)

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Gajus Glockentin

Oggi parliamo dei desideri del mondo. Questo tipo di desideri può portarci a fare qualcosa di sbagliato per tornaconto personale. Una dimostrazione di questo egoismo è il desiderio del mondo della gratificazione immediata. Il tema di oggi è questo: “Rigettiamo il desiderio della gratificazione immediata”. Con questo discorso risponderemo a 2 domande. Perché la gratificazione immediata è un problema? E poi, in che modo l’immeritata bontà di Dio ci aiuta a resistere al desiderio della gratificazione immediata? Rispondiamo alla prima domanda. Perché la gratificazione immediata è un problema? Che cosa si intende con questa espressione? Quando si parla di gratificazione immediata si intende barattare un beneficio futuro per ottenere immediatamente un beneficio o una ricompensa, anche se di valore inferiore. Un esempio lampante è Esaù. Decise di barattare la sua primogenitura con tutti i vari benefìci futuri per un pasto veloce. Il suo esempio dimostra che l’uomo ha sempre avuto il desiderio della gratificazione immediata, ma oggi è un problema ancora più grave. Perché? Perché la tecnologia e i social media, con il mondo a portata di un clic, hanno reso più difficile rimandare la gratificazione. Tutto è possibile, non serve aspettare. Per esempio, molte pubblicità propongono di prendere ora e pagare dopo, o di fare un finanziamento. Quindi, perché aspettare e risparmiare prima di comprare? Purtroppo molti ignorano l’avvertimento di Proverbi 22:7 e affrontano le conseguenze di essere ‘schiavi di chi presta’. Facciamo un altro esempio. Pensiamo agli effetti che può avere la gratificazione immediata sui rapporti con gli altri. Se siamo arrabbiati e ce l’abbiamo con qualcuno, forse potrebbe farci sentire bene sfogare subito la nostra rabbia con un messaggio. Però sappiamo che prima di tutto dovremmo prenderci del tempo per esaminare i nostri sentimenti e i sentimenti dell’altra persona. Fatto questo, conversare con la persona faccia a faccia porterà sicuramente a risultati migliori, anche se questo ci richiederà più tempo. Ecco un terzo esempio: oggi tutti possono trovare facilmente un partner su Internet. E facendo così si prova gratificazione immediata. Comunque, le statistiche rivelano che un matrimonio che inizia così ha vita breve. Geova invece dà valore alla qualità della pazienza. Ci vuole del tempo per conoscere noi stessi, per conoscere il nostro futuro coniuge e porre le basi per una relazione sana. Facendo in questo modo sarà più facile che il nostro matrimonio abbia successo e così duri per sempre. Questi sono solo alcuni esempi dello spirito che ha plasmato il mondo in cui viviamo. Proprio così, viviamo in una società che è governata dall’avidità, con tutte le sue pessime conseguenze. Questo ci porta alla nostra seconda domanda. In che modo l’immeritata bontà di Dio ci aiuta a resistere al desiderio della gratificazione immediata? Se prendiamo insieme il versetto su cui si basa il commento di oggi, in Tito capitolo 2, riusciamo a capire perché stiamo parlando dell’immeritata bontà di Dio. Leggiamo Tito capitolo 2 iniziando dal versetto 11. Qui si legge: “L’immeritata bontà di Dio è stata infatti resa manifesta, portando così la salvezza a ogni tipo di persona”. E poi arriva al versetto di oggi: “E ci insegna [ovvero l’immeritata bontà di Dio, ci insegna] a respingere l’empietà e i desideri mondani”. Avete notato cos’è che ci aiuta a respingere i desideri di questo mondo? È, come dice il versetto 11, l’immeritata bontà di Dio. Ma che cos’è esattamente l’immeritata bontà di Dio, e come ci aiuta a respingere il desiderio della gratificazione immediata? Qui la parola che viene tradotta “immeritata bontà” trasmette l’idea di qualcosa che ci viene regalato, donato, di qualcosa che non si può guadagnare, che è immeritato. Geova ci mostra la sua immeritata bontà in vari modi. E qui nel versetto 11 Paolo fa riferimento al più grande di questi modi. E qual è? Il sacrificio di riscatto di suo Figlio, Gesù Cristo. Attraverso questo sacrificio Geova perdona i nostri peccati e questo apre le porte a tante altre bellissime benedizioni. Ad esempio, quella di avere una splendida e stretta amicizia con Geova. Questa amicizia ci permette di resistere alle pressioni e ai desideri del mondo. Facciamo un esempio. Prendiamo spunto da un episodio famoso della vita di Davide. Per un periodo di tempo Davide fu costretto a fuggire dal re Saul. Se prendiamo 1 Samuele al capitolo 24, vediamo che Davide si stava nascondendo in una caverna e fu proprio in quella caverna che entrò anche il re Saul. Davide avrebbe forse ceduto a quella tentazione? Uccidendo Saul, Davide sarebbe diventato re e avrebbe messo fine a quel periodo da fuggitivo nel deserto. Leggiamolo in 1 Samuele 24:4 e vediamo come gli uomini di Davide lo spinsero a cercare la gratificazione immediata. Al versetto 4 si legge: “Questi ultimi dissero a Davide: ‘Oggi è il giorno in cui Geova ti dice: “Ecco, ti do in mano il tuo nemico; [e aggiunsero] puoi fargli quello che ti sembra giusto”’”. Quindi, quale fu la reazione di Davide? Sappiamo bene che Davide resistette alla tentazione, ma perché? Vediamolo al versetto 6. Qui leggiamo: “Così [Davide] disse ai suoi uomini: ‘Dal punto di vista di Geova è inconcepibile che io faccia una cosa del genere al mio signore, l’unto di Geova, e che la mia mano lo colpisca, perché è l’unto di Geova’”. Davide amava, aveva a cuore la sua stretta amicizia con Geova. Sapeva molto bene come la pensava Dio ed era capace di applicare i princìpi in gioco. Le sue molte preghiere riportate nella Bibbia dimostrano chiaramente che Davide aveva piena fiducia in Geova. Questo gli permise di aspettare e di essere benedetto al momento giusto. E noi, come ci possiamo preparare per resistere al desiderio della gratificazione immediata? Ricordate, se ci accostiamo in preghiera al nostro amico Geova, come dice Filippesi 4:6, 7, la sua pace ‘custodirà il nostro cuore’. Possiamo preparare ancora di più il nostro cuore con uno studio regolare. Questo ci aiuterà a prendere dimestichezza con i princìpi biblici. Così, se dovessimo desiderare qualcosa di immediato, che mette in pericolo le giuste priorità che abbiamo nella nostra vita, sarà in quel momento che la nostra amicizia con Geova ci aiuterà a scegliere le benedizioni future invece della gratificazione immediata. Un secondo modo in cui l’immeritata bontà di Dio ci aiuta a resistere alla gratificazione immediata è rivolgere lo sguardo al futuro e vedere il quadro completo. Questo è quello che fece Gesù. In Ebrei 12:2 l’apostolo Paolo descrive il futuro che avrebbe avuto Gesù come “la gioia che gli era stata messa davanti”. Gesù riuscì a vedere il suo futuro in cielo e non cedette alla tentazione di provare sollievo immediato. Pensiamo ad esempio a quando Satana gli offrì “tutti i regni del mondo”. Gesù vide il quadro completo, comprese il suo ruolo nel proposito di Dio. E questo gli permise di resistere alla tentazione e quindi di non cercare il beneficio immediato, così respinse l’offerta. Non stiamo facendo lo stesso anche noi? Immaginiamo di essere nel meraviglioso nuovo mondo di Geova mentre diamo il benvenuto ai nostri cari e gli insegniamo la verità. Avere questa convinzione, questa speranza, ci aiuta a resistere a quello che può essere il forte desiderio della gratificazione immediata e ad aspettare le benedizioni eterne. In conclusione, resistere al desiderio della gratificazione immediata ci aiuta a prendere buone decisioni riguardo alle cose materiali e ai rapporti con gli altri. Grazie all’immeritata bontà di Geova, possiamo avere una stretta amicizia con lui e questo prepara il nostro cuore oggi. E il dono della meravigliosa speranza che abbiamo ci aiuta a immaginarci nel futuro con tutte le benedizioni di cui godremo, che superano di gran lunga la gratificazione immediata.

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