Rendiamo appassionante la lettura della Bibbia

Rendiamo appassionante la lettura della Bibbia

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David Splane

La Bibbia è un libro meraviglioso. La lettura di questo libro dovrebbe appassionarci. Per questo discorso ho pensato a un paio di suggerimenti per renderne la lettura ancora più appassionante. Ecco il primo. Non leggiamo in fretta sorvolando sui dettagli. Fermiamoci e facciamo ricerche. E potremmo essere molto contenti di averlo fatto. Facciamo un esempio. Stiamo leggendo il libro di 1 Cronache. In questo libro ci sono davvero tanti nomi, e a un certo punto troviamo Eman. Se ci interessa solo leggere tanti versetti forse non ci fermeremo, andremo avanti. Ma leggendo con calma noteremo un riferimento marginale vicino al nome. Ci rimanda a 1 Cronache 6:33. Decidiamo di fare delle ricerche per saperne di più e così scopriamo qualcosa di bello riguardo a Geova. Vediamo cos’è. 1 Cronache capitolo 6. Leggiamo insieme 1 Cronache 6:33. Dice: “Questi furono gli uomini che servirono con i propri figli: dei cheatiti, Eman il cantore, figlio di Gioele, figlio di Samuele”. Quindi Eman era il nipote di Samuele. Cosa sappiamo della famiglia di Eman? Beh, suo padre Gioele e suo zio Abia erano giudici, ma avevano una pessima reputazione. Erano dalla tua parte se gli davi abbastanza soldi, ma se eri povero non avevi speranza. E nella nazione questo lo sapevano tutti. Nella Bibbia si legge che a un certo punto tutti gli anziani di Israele andarono da Samuele e gli dissero che non volevano più Gioele e Abia come giudici. Volevano un re. Geova era furioso e di sicuro non sarà stato neanche contento di Gioele e Abia. Provate a pensare a come il loro modo di fare così corrotto influì sulla reputazione della famiglia di Eman. Ma come fece Ezechia, Eman non permise che il cattivo esempio di suo padre gli impedisse di servire Geova. Eman aveva una profonda amicizia che lo legava a Geova. Come facciamo a saperlo? Abbiamo scavato più a fondo e grazie a dei riferimenti marginali siamo arrivati in 1 Cronache 25:5. Leggiamolo. 1 Cronache 25:5, e ricordiamoci che vogliamo scoprire qualcosa di più su Eman. Dice: “Tutti questi erano figli di Eman, visionario del re che trasmetteva le parole del vero Dio a Sua gloria; il vero Dio, infatti, aveva dato a Eman 14 figli e 3 figlie”. Avete notato? Eman era un “visionario del re”. Chi era un visionario? Era una sorta di profeta. Riflettiamo, Samuele era un profeta e qui leggiamo che anche Eman era un profeta. Questo è incoraggiante, perché Geova agì con Eman nello stesso modo in cui aveva agito con Samuele, suo nonno. Geova quindi non punisce i figli per gli errori che hanno commesso i genitori. Che bel pensiero! Non dimentichiamocelo. Questo esempio potrebbe essere d’aiuto a qualcuno che conosciamo? Alcuni che forse servono anche a tempo pieno hanno una storia familiare difficile e magari si sentono indegni o hanno sensi di colpa. È quello che è successo a Mary, la chiameremo così. Pensate, suo padre era così violento che a volte Mary, sua madre e i suoi fratelli dovevano scappare nel cuore della notte per mettersi in salvo. Per i vicini erano la famiglia problematica e come se non bastasse, erano anche poveri. Tutto questo faceva sentire Mary indegna. Ma poi ha iniziato a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Ha coltivato una profonda amicizia con Geova, che per lei è diventato come un padre. E oggi Mary è una pioniera. Che cosa pensa della sua vita? Ecco cosa ha scritto: “Geova è sempre alla ricerca di quelli che vogliono essere suoi amici”. E sentite cosa dice: “Lui nota anche i bambini che vogliono essere suoi amici”. Che bello! Quindi impariamo 2 cose. Come dimostra il caso di Eman, non è la famiglia da cui proveniamo a definire chi siamo. Geova ci considera come singoli individui. Secondo, e questo è per gli anziani, fate come Geova, trattate i componenti di ogni famiglia come singoli individui. Non fate di tutta l’erba un fascio. Passiamo all’altro suggerimento. Per rendere la lettura della Bibbia più appassionante dobbiamo immaginare i dettagli mancanti, che è un po’ quello che viene fatto nei videoracconti e nei drammi biblici. Facciamo un esempio. Prendiamo la storia della regina Ester e del figlio del re. Vi ricordate la storia. Il re Assuero, che si ritiene fosse Serse I, si era risentito per il comportamento della regina Vasti e decise di deporla. Così il re fece portare a palazzo le donne più belle di tutto l’impero persiano per poter trovare la nuova regina. E fra loro c’era Ester. Queste donne furono affidate alla cura di un uomo di nome Egai. Il suo compito era quello di prepararle per incontrare il re. In Ester 2:9 si intravede un pericolo all’orizzonte. Leggiamolo e vediamo se riusciamo a capire quale poteva essere questo potenziale pericolo. Ester 2:9. Cerchiamo di immaginarci i dettagli mancanti. “La ragazza [Ester] piacque a Egai e”, notate, “guadagnò il suo favore”. Ricordiamoci che era una competizione, una vera e propria gara. “Così lui si preoccupò subito dei suoi trattamenti di bellezza e della sua dieta”? In che senso? Questo potrebbe essere uno spunto per un’altra ricerca. Ricordiamoci che Ester era ebrea e stava cercando di non far capire che lo fosse. Gli ebrei non potevano mangiare tante cose. Come avrebbe fatto Ester? Ci penseremo un’altra volta, andiamo avanti. Torniamo al versetto. Parlando di Egai si legge: “Le diede sette ancelle scelte dalla casa del re”, e notate adesso, “e poi trasferì lei e le sue ancelle nella parte migliore della casa delle donne”. Lo riuscite a vedere il pericolo all’orizzonte? Riceveva più attenzioni e questa era una competizione. Ci sarà stata molta gelosia tra le varie candidate. E ora Egai fa tutto il possibile per aiutare Ester a conquistare il cuore del re. Come si saranno sentite le altre? Poteva diventare un grosso problema. Ma non è tutto. Pensate alle mogli del re. Allora, la regina era solo una, ma Assuero aveva molte mogli. Alcuni pensano che ne avesse addirittura 330. Pensate, quando la regina Vasti venne deposta, chi si sarebbe aspettata di diventare regina al posto suo? La moglie numero 2. Eppure, invece di cercare la regina fra le donne dell’harem, andarono a cercarla fuori, addirittura fra donne che non erano di stirpe reale. Come si saranno sentite le altre donne del re? E pensate anche a questo, alcuni studiosi ritengono che anche se Vasti non era più la regina, non aveva lasciato il palazzo. Semplicemente non poteva più vedere il re. E se lei era ancora lì, come pensano questi studiosi, magari avrà tramato contro Ester. Questa poteva essere una situazione davvero difficile. Ma Ester 2:15 ci dice qualcosa di molto interessante riguardo a Ester. Leggeremo solo la parte finale del versetto. Ester 2:15, la parte finale dice: “Intanto Ester si guadagnava il favore di tutti quelli che la vedevano”. Ester evitò i potenziali pericoli, e questo ci fa capire che non era solo una bella donna, ma aveva anche una bella personalità, una personalità che piaceva a Geova. Ma prima avevamo detto che avremmo parlato anche del figlio del re. Chi era il figlio del re, l’erede? Beh, lo abbiamo visto al congresso l’estate scorsa. Era quell’uomo che fu disposto ad aiutare Neemia, Artaserse. E se quello che dicono gli storici è corretto, Artaserse aveva solamente 3 anni quando Ester sposò Assuero, suo padre. Gli storici riferiscono che, al contrario di altri re persiani, Artaserse aveva una bella personalità. Era mite, pacifico, gentile, il contrario di suo padre, che era una persona irascibile. Chiediamoci: “Artaserse era così anche grazie all’effetto positivo che Ester aveva avuto su di lui?” Forse sì, non lo sappiamo. Stiamo usando la nostra immaginazione. Stiamo immaginando i dettagli mancanti. Certo, non abbiamo scoperto niente di eclatante, ma non era neanche questo lo scopo. Però, se vi soffermate sui dettagli e provate a usare l’immaginazione, riuscirete a rendere la lettura della Bibbia ancora più appassionante. E se la lettura della Bibbia sarà qualcosa di piacevole, non vi risulterà difficile seguire un programma per leggere la Bibbia tutti i giorni. Buona lettura! 

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