Rapporto dalla filiale dell’Indonesia

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Sono passati 18 anni dall’ultima volta che ho visitato l’Indonesia. Dal 2001 in questo paese la nostra opera non è più vietata. Quali cambiamenti ci sono stati a partire da quel momento? Scopriamolo insieme. Il nostro viaggio è iniziato con uno dei voli più lunghi in assoluto, 19 ore senza scali, da New York a Singapore. E poi un altro volo da Singapore a Jakarta. Jakarta è la capitale dell’Indonesia ed è una metropoli molto trafficata con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti. In passato la nostra filiale era nascosta, e invece adesso si trova nel bel mezzo della città, al 31º piano di uno degli edifici più nuovi di tutta Jakarta. Abbiamo avuto il piacere di stare per una settimana con i quasi 100 componenti della famiglia Betel dell’Indonesia. È stato bello stare in compagnia, svolgere attività spirituali e mangiare insieme tutti i giorni. Prima di tutto, vorrei trasmettervi gli affettuosi saluti da parte del Corpo Direttivo. Si sono anche tenute adunanze incoraggianti con ogni reparto della filiale. Sabato 12 gennaio 2019 si è tenuta un’adunanza speciale. E più di 31.000 persone da ogni parte del paese hanno potuto assistere al programma. I fratelli e le sorelle hanno ascoltato con piacere un aggiornamento su tutte le attività svolte in Indonesia. È stato anche presentato un rapporto su una campagna speciale di predicazione tenuta in occasione dei giochi asiatici, un grande evento sportivo che ha avuto luogo in Indonesia dal 18 agosto al 2 settembre 2018. I testimoni di Geova si sono dati molto da fare per parlare della buona notizia con persone provenienti da diversi paesi, compresi alcuni in cui la nostra opera è sottoposta a restrizioni. E così, centinaia di proclamatori hanno partecipato alla testimonianza pubblica in più di 30 postazioni e hanno offerto pubblicazioni in 21 lingue. È stata data una grande testimonianza a persone di diverse nazioni, tribù e lingue. Inoltre, c’è stato un aggiornamento riguardo alla catastrofe avvenuta il 28 settembre 2018, quando un terremoto di magnitudo 7.7 e uno tsunami hanno colpito l’Indonesia. I fratelli della filiale si sono attivati subito. Si sono presi cura sia dei bisogni fisici che di quelli spirituali dei fratelli e delle sorelle colpiti da questo disastro. Sono molto grata a Geova, ai fratelli della filiale, e a tutti quelli che con le preghiere, l’esempio e la loro presenza ci hanno aiutato a non arrenderci e a continuare a confidare in Geova qualsiasi cosa accada. Non ci siamo mai sentiti soli. Anzi, mi sono sentita così amata e coccolata da Geova. Questa esperienza mi ha aiutato a capire che Geova è un Dio reale. Ho provato lo stesso desiderio che Davide espresse in Salmo 103:2: “Loda Geova, o anima mia, e non dimenticare tutto quello che ha fatto”. Questi rapporti hanno davvero rafforzato la nostra fede. È stato molto incoraggiante vedere come Geova ha benedetto l’opera in Indonesia. Dal 2001, da quando l’opera è di nuovo libera, la predicazione ha avuto un continuo incremento. E il grande impegno dei fratelli è stato evidente dai risultati raggiunti. Alla fine della settimana abbiamo salutato i nostri vecchi amici e anche quelli nuovi. Ci è dispiaciuto davvero tanto quando è arrivato il momento di andare via. Ma una cosa è certa, da questo viaggio ci siamo portati a casa l’affetto e l’incoraggiante esempio di fede di questi cari fratelli. Non li dimenticheremo mai.