Quanto spesso andrete a Silo?

Quanto spesso andrete a Silo?

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Gaius Glockentin

Erano senza parole quando vennero a sapere che sarebbe andata via di casa per servire Geova a tempo pieno. E invece di dedicarsi ai propri obiettivi, sogni e speranze era disposta a fare tutto quello che le veniva detto. Che sacrificio! Erano molto orgogliose di lei. E iniziarono subito a pensare a cosa potevano fare per sostenerla. Di chi stiamo parlando? Prendete con me Giudici 11 e scopriamo insieme chi erano e cosa fecero. Cari studenti di Galaad, quello di cui si parla qui vi sarà molto di aiuto mentre svolgerete i vostri incarichi. Leggiamo insieme Giudici 11:40: “Di anno in anno, quattro giorni all’anno, [notate qui] le giovani israelite andavano a lodare la figlia di Iefte il galaadita”. Le giovani israelite andavano al santuario di Geova a Silo per incoraggiare e lodare la figlia di Iefte. Con le loro lodi rafforzavano questa servitrice di Geova a tempo pieno. Non è quello che volete fare anche voi? Ecco il perché di questa domanda: quanto spesso “andrete a Silo”? Sarete di incoraggiamento per gli altri? Rafforzerete l’organizzazione lodando regolarmente i fratelli e le sorelle? In questo discorso considereremo le seguenti domande: Che tipo di lodi rafforzano davvero gli altri? Come potete imitare le giovani israelite? E perché è così importante lodare spesso gli altri? Iniziamo con la prima domanda. Che tipo di lodi rafforzano davvero gli altri? Consideriamo insieme l’esempio di Gesù riportato in Marco capitolo 5. Qui Gesù loda la donna spaventata e malata che gli aveva toccato le vesti. Mentre leggiamo Marco 5:34, cercate di identificare 5 caratteristiche che rendono una lode efficace. Marco 5:34: “Lui le disse: ‘Figlia, la tua fede ti ha sanato. Va’ in pace, guarita dalla tua dolorosa malattia’”. Avete notato cosa ha reso efficace questa lode? Primo, una lode efficace è specifica. Gesù lodò la donna per quello che aveva fatto. La sua fede l’aveva spinta ad agire. Secondo, una lode efficace è sincera. La fede di quella donna era eccezionale, autentica. Avete notato che Gesù non usò quell’occasione per darle dei consigli anche se lei aveva violato la Legge? Questo avrebbe fatto sembrare la lode poco sincera. Terzo, una lode efficace è personale. Gesù si rivolse a lei chiamandola “figlia”. Questo termine sottolinea quanto si interessasse di lei. Quarto, una lode efficace non è fatta solo di parole. Gesù capì i bisogni di quella donna e fece qualcosa di pratico per lei: la guarì. E quinto, una lode efficace è altruistica. Gesù non lodò la donna per fare buona impressione, ma si interessava sinceramente di lei e voleva farla sentire bene. Potete fare lo stesso anche voi? Torniamo a Giudici capitolo 11 e riguardiamo il versetto 40. Quindi Giudici 11:40. Ora risponderemo alla seconda domanda: come potete imitare le giovani israelite? Qui il versetto 40 inizia con le parole “di anno in anno”. Quindi questo significa regolarmente, ripetutamente. Le giovani israelite lodavano la stessa persona più e più volte. Mentre svolgete i vostri incarichi con altri alla Betel, nel ministero oppure nella congregazione, potete più e più volte lodarli? Per esempio, potreste lodarli per il loro zelo, per il loro impegno o per l’amore che mostrano? Potreste mandargli un messaggio incoraggiante del tipo “Sei stato bravissimo”, “Molto bene”, “Grande”, e magari aggiungere anche un breve commento. Messaggi di questo tipo non richiedono molto tempo e impegno, ma possono significare molto. Una volta non è abbastanza, fatelo più e più volte. Non pensate che quella persona si cominci poi a montare la testa. Nella Bibbia Geova esprime il suo apprezzamento e loda le persone che ama, e lo fa ripetutamente. Lodare gli altri più e più volte è una bellissima cosa. Poi il versetto continua dicendo che “le giovani israelite andavano a lodare la figlia di Iefte il galaadita” 4 giorni all’anno. Stare lontano dalla famiglia era certamente un sacrificio per loro. Qualcun altro doveva assolvere le loro responsabilità. Dovevano viaggiare fino a Silo, e probabilmente portavano anche dei doni. Ora, questo esempio non ci ricorda forse che lodare altri a volte comporta dedicare loro il nostro tempo e le nostre energie, e anche fare dei sacrifici? Certo. Per chiamare qualcuno o andarlo a trovare ci vogliono tempo ed energie. Passare del tempo con i fratelli e le sorelle è un modo per dargli onore. Partecipare insieme al ministero, collaborare con loro per un progetto o chiedere loro dei consigli li fa sentire bene, li fa sentire apprezzati. E già questi sono modi per lodarli. Ne vale assolutamente la pena. Anche il tempismo è importante. Proverbi 15:23 dice: “Quant’è buona una parola detta al momento giusto!” E qual è il “momento giusto” per lodare qualcuno? Nel capitolo 11 di Giudici viene detto che la figlia di Iefte ricevette subito il sostegno di cui aveva bisogno. Quindi in generale una lode ha più valore se viene fatta appena se ne presenta l’occasione, anche se inizialmente potrebbero essere solo poche parole. Prima lo facciamo, meglio è. Quando una persona riceve un riscontro positivo, le sue insicurezze e i suoi dubbi spariranno più velocemente e così quella persona si sentirà meglio e più felice. Quindi non aspettate troppo tempo. Lodate il prima possibile. Questo ci porta alla nostra terza e ultima domanda: perché è così importante lodare spesso gli altri? Mentre svolgerete i vostri incarichi, sarete circondati da tante “figlie di Iefte”, fedeli servitori di Geova a tempo pieno che fanno tanti sacrifici per lui. Questo auditorium ne è pieno e tra questi ci siete anche voi. Tutti voi conoscerete tanti fratelli e sorelle nelle congregazioni. E alcuni di loro saranno insicuri, preoccupati, a volte credono di non avere alcun valore. Fanno del loro meglio per rimanere fedeli nonostante le difficoltà, lottano contro le loro imperfezioni, affrontano le conseguenze dei loro errori e a volte sono scoraggiati per le loro ricadute. Hanno bisogno di essere lodati. Tutti noi ne abbiamo bisogno, perché le lodi accrescono la nostra autostima, la fiducia in noi stessi e ci motivano all’azione, rafforzano il nostro desiderio di continuare a fare del bene e ci incoraggiano a continuare a dare il nostro meglio. Quindi “andate a Silo” più spesso possibile. C’è un altro aspetto da tenere sempre a mente. La verità è che quando stiamo a stretto contatto con i fratelli e le sorelle, vediamo i loro difetti e i loro errori. Cosa farete in questi casi? Ignorerete quella persona? O proverete a imitare il nostro Padre Geova, che cerca il buono in ognuno di noi? Prendete l’abitudine di vedere il buono negli altri e poi lodateli per le loro buone qualità. E quale sarà il risultato se riusciremo a sviluppare questa buona abitudine? Quest’abitudine ci cambierà. Saremo conosciuti non come persone che si lamentano, ma come persone che lodano. Una persona che loda gli altri si concentra su quello che c’è di buono, riesce a vedere gli altri nel modo in cui li vede Geova. Chi è abituato a lodare è felice perché sa notare tutte le cose belle che ha attorno. Se avrete la reputazione di essere persone che lodano e non che si lamentano, svolgerete il vostro incarico al meglio perché gli altri saranno contenti di collaborare con voi. Cari studenti della 151ª classe della Scuola di Galaad, fate in modo che lodare gli altri diventi parte di voi, della vostra personalità, qualcosa che vi venga naturale fare. Quindi quanto spesso “andrete a Silo”? “Andate a Silo” tutte le volte che potete.

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