Quando si crede di sapere, occorre iniziare a mettere in dubbio ciò che si sa.

Quando si crede di sapere, occorre iniziare a mettere in dubbio ciò che si sa.

di canale Telegram Vaccinàti e Consapevoli



Si sta consolidando una nuova narrativa, che non è affatto nuova: il virus SARS-CoV-2 è artificiale ed è uscito dal laboratorio. La colpa è dei cinesi... No, degli americani... O forse di entrambi, non ha importanza. Ciò che conta è che si continui a credere che c'è UN VIRUS, un agente esterno aggressivo, naturale o artificiale che sia, cinese o americano o cino-americano, perché il piede di porco mentale è il concetto stesso di VIRUS, o, più ampiamente, la teoria dei germi

Vedete: adesso cominceranno ad ammazzare polli o a regolamentarne l'allevamento, perché “si dice” che c'è un VIRUS degli uccelli che circola e può essere pericoloso per l'uomo. Nessuna prova empirica e dimostrabile, alla base di tali affermazioni, naturalmente. Ma non importa, perché lo dice la Scienzah, o magari l'Ascienza. La stessa cosa fu tentata con la mucca pazza, a mo' di test per vedere quanti ci credevano: qualche animale si ammalava e dissero che la causa della malattia era un “agente infettivo non convenzionale”, di cui una “variante” poteva essere trasmissibile all'uomo. Senza prove certe. Non funzionò, perché troppi se ne fregarono e continuarono a mangiare carne senza problemi, non sviluppando alcuna malattia. Adesso, dopo il grande successo dell'Apandemia di Covid, con sempre più persone che iniziano a dubitare di molte “verità” raccontate, cercano di cementificare la teoria dei germi nelle nostre teste, per farla diventare DOGMA, e poter imporre tutte le misure restrittive che vorranno, privandoci di sempre piùlibertà fino a chiuderci in gabbia “per il nostro bene” e con il nostro consenso.

Leggiamo qualcosa sulla cosiddetta “teoria dei germi”, che è solo una teoria, appunto, guarda caso molto cara alle case farmaceutiche; e chi la mette in dubbio è automaticamente bollato come “negazionista” e diffusore di “pseudoscienza”, come volevasi dimostrare. Il testo che segue è tratto da Bambini e vaccini. Guida completa per genitori responsabili (1994, Macro Edizioni), ormai irreperibile:


Antoine Béchamp

«Alcuni ricercatori discutono sul fatto che i germi non causano le malattie. Se questo è vero, allora i principi su cui le vaccinazioni si basano sono del tutto imperfetti (1). Secondo il dott. Antoine Béchamp, rinomato scienziato e batteriologo, i germi sono una parte integrante delle cellule viventi. Essi rimangono dormienti fintanto che la cellula non termina il suo ciclo vitale e inizia a decomporsi. I germi aiutano a decomporre la cellula morente in modo che possa venire eliminata dall'organismo (2). Il dott. Robert Koch, un altro antagonista della teoria dei germi, conferma la spiegazione del Béchamp. Egli è convinto che se i microbi causano la malattia, allora germi specifici devono a) essere presenti in tutti i casi di quella malattia, e b) non devono essere presenti in altre circostanze. Ma i germi non corrispondono a questi requisiti (3). Secondo il batteriologo tedesco Guenther Enderlein, le cui tecniche vengono usate in Europa da più di 40 anni, certi batteri possono assumere molte forme diverse durante un singolo ciclo vitale (pleomorfismo). Alcune forme microbiche che vivono nel corpo umano sono, in certe condizioni, associate a molte delle peggiori malattie conosciute dall'uomo. Ma quando una persona è sana, questi microbi sono utili al sistema immunitario dell'organismo e convivono con le altre cellule, in un rapporto simbiotico. Comunque, qualsiasi alterazione grave o un deterioramento dell'ambiente interno del corpo - cioè il terreno - causato da un'alimentazione insufficiente o qualche altro fattore, potrebbe indurre i microbi ad assumere la forma che scatena la malattia mentre attraversano vari stadi del loro ciclo vitale. In parole povere, "il germe non è nulla, il terreno è tutto" (4). Louis Pasteur, il chimico e batteriologo francese che esercitò l'influenza maggiore sul corso preso dalla medicina e sul concetto medico della malattia, credeva, in un primo tempo, che tutte le malattie fossero causate da microbi esterni che invadono l'organismo. Asseriva che i tessuti sani erano privi di germi. Comunque, prima di morire, ritrattò questa opinione e ammise che la chiave di tutto era l'ambiente o il "terreno" interiore, ma permangono soltanto le sue idee iniziali (5). Persino Rudolph Virchow, patologo tedesco e fondatore della medicina cellulare, dichiarò: “Se potessi tornare indietro, dedicherei la mia vita a provare che i germi cercano il loro ambiente naturale - il tessuto "ammalato" - invece di essere loro stessi la causa di quel tessuto "ammalato"”. E il dott. George White, dichiara apertamente che "se la teoria dei germi fosse basata sui fatti, non esisterebbe nessun'essere vivente a leggere quello che viene scritto" (6)».


NOTE:

(1) Paavo Airola, The lmmunization: A New Look, Everywoman's Book, (Phoenix, AZ: Health Plus, 1979), pp. 271-285

(2) Eleanor McBean, The Poisoned Needle, (Mokelumme Hill, CA: Health Research, 1974), p. 9; 31, pp. 13-14.

(3) E. Douglas Hume, Bechamp or Pasteur, (Mokelumne Hill, CA: Health Research, 1989). Abridged reprint by Health Research; Vaccine Action Report, (Vienna, VA: National Vaccine lnformation Center, 25 nov. 1991 ), pp. 20-21.

(4) Michael Sheehan, Was Pasteur Wrong?, Natural Health, (gen./ feb. 1992), pp. 41-44.

(5) Ibidem.

(6) Vedi nota (3).


Cfr. anche “Germ Theory Versus Terrain: The Wrong Side Won the Day”, di Merinda Teller, MPH, PhD.


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