Puoi vincere lo scoraggiamento!

Puoi vincere lo scoraggiamento!

Patrick LaFranca - JW Broadcasting > Discorsi

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JW Broadcasting, settembre 2021

Senza dubbio tutti noi, in alcuni momenti della nostra vita, abbiamo affrontato situazioni difficili che ci hanno scoraggiato. In effetti, oggi nessuno è immune dallo scoraggiamento. Questo stato d’animo può durare 1 o 2 giorni e poi sparire. In altri casi dura di più. Per quali motivi potremmo scoraggiarci? L’Indice delle pubblicazioni Watch Tower elenca più di 20 fattori che potrebbero contribuire allo scoraggiamento. Alcuni di questi sono la condotta altrui, qualcuno ha fatto o non ha fatto qualcosa e ci ha deluso. Problemi nella congregazione. Oppure le nostre mancanze, abbiamo fatto qualcosa oppure non siamo riusciti a fare qualcosa. Problemi di salute, la perdita dei privilegi o sentimenti di inadeguatezza. Sono davvero tanti i motivi per cui a volte potremmo sentirci abbattuti. Il fatto stesso di essere scoraggiati può essere scoraggiante. In pratica ci sentiamo in colpa perché siamo scoraggiati. Ma c’è una bella notizia. Siamo in buona compagnia. È capitato anche a fedeli servitori di Geova del passato molto conosciuti di sentirsi scoraggiati. Mosè si scoraggiò così tanto per le lamentele degli israeliti che disse a Dio: “Ti prego, uccidimi ora”. Rebecca era così angosciata perché suo figlio Esaù aveva sposato delle donne pagane che disse a suo marito Isacco: “Sono disgustata della vita”. A volte alcune situazioni familiari possono essere molto scoraggianti. Davide era tormentato dai suoi peccati. In Salmo 51:3 scrisse: “Conosco bene le mie trasgressioni, e il mio peccato è sempre davanti a me”. I nostri errori possono essere un peso enorme. Geremia era così scoraggiato dall’opposizione, dagli scherni e dall’apatia che in un’occasione lui decise che non avrebbe più parlato di Geova. Disse: “Non parlerò più nel suo nome”. Ottenere pochi risultati nel ministero potrebbe scoraggiarci. L’apostolo Paolo ammise apertamente in Romani 7:24, 25 che doveva lottare contro la tendenza a peccare. A volte questo conflitto interiore lo faceva stare male. Infatti disse sconfortato: “Povero me! Chi mi libererà dal corpo soggetto a questa morte?” Quindi a uomini e donne fedeli del passato è capitato di affrontare situazioni scoraggianti, e lo stesso succede a noi. Lo scoraggiamento fa parte della vita in questo sistema. Dobbiamo aspettarcelo. Ma è importante cercare di capire come consideriamo lo scoraggiamento. Lo vediamo come qualcosa da subire, come se fossimo delle vittime rassegnate che sprofondano nella disperazione e nell’autocommiserazione? Oppure per noi lo scoraggiamento è un nemico, un nemico contro cui combattere? Non facciamo fatica a riconoscere come nemici alcuni sentimenti negativi, ad esempio l’orgoglio, l’egoismo o l’invidia. Combattiamo contro queste qualità perché non vogliamo che indeboliscano la nostra fede o che prendano il sopravvento sulla nostra personalità. Eppure, a volte potremmo soccombere facilmente allo scoraggiamento, senza reagire. Perché questo sarebbe pericoloso? Leggiamo insieme Proverbi 24:10: "Se ti scoraggi nei momenti di difficoltà, la tua forza sarà scarsa". Avete notato la ragione per cui dovremmo combattere lo scoraggiamento? In base a quello che dice Proverbi 24:10, cosa succede se lasciamo che i “momenti di difficoltà” ci buttino giù, ci scoraggino? Ci indeboliremo. Lo scoraggiamento può toglierci le forze dal punto di vista spirituale, mentale, emotivo e perfino dal punto di vista fisico. E cosa potrebbe succedere se perdiamo le forze? Potremmo perdere l’entusiasmo per la verità. Potremmo perdere la voglia di pregare o anche di studiare. Potremmo iniziare a saltare qualche adunanza. Potremmo anche diventare freddi verso i fratelli. Il nostro zelo per il ministero potrebbe affievolirsi. E potremmo anche pensare di smettere di servire Geova. Ma noi non vogliamo che nulla di tutto questo ci accada, non è vero, fratelli? Quindi come possiamo combattere e sconfiggere lo scoraggiamento? Lo scoraggiamento è un sentimento, un’emozione. Da cosa scaturiscono i sentimenti e le emozioni? In Svegliatevi! dell’8 ottobre 1992 è stato pubblicato un articolo molto interessante. Si intitola “Sentimenti negativi: Si possono vincere?” Questo articolo non parlava di gravi disturbi depressivi che potrebbero essere riconducibili a una causa fisica, ad esempio a una malattia, a una reazione a delle tossine, all’assunzione di medicinali, a carenze alimentari, a degli allergeni, o forse a problemi ormonali o a un disturbo bipolare. Piuttosto spiegava come si possono superare i momenti di scoraggiamento, come ad esempio quei “momenti di difficoltà” passeggeri di cui si parla in Proverbi 24:10. Al sottotitolo “I pensieri si possono controllare” veniva detto questo: È stato anche detto che “non si può provare un sentimento se prima non si è formulato un pensiero”. Quindi sentirsi scoraggiati non sempre dipende dalla situazione che stiamo affrontando, ma dai nostri pensieri negativi, dal modo in cui vediamo la situazione. Quindi la prima cosa da fare per combattere lo scoraggiamento è identificare i pensieri negativi. In genere i pensieri che facciamo sono concatenati e prendono una certa direzione. È come se una serie di pensieri ci stesse portando verso una destinazione. Per capire bene il concetto, immaginate di salire su un treno oppure di prendere la metropolitana. A un certo punto vi accorgete di essere sul treno sbagliato. Questo treno vi sta portando dove voi non volete andare. Rimarrete su quel treno finché non arriverete alla destinazione sbagliata? Ovviamente no. Scendete dal treno il prima possibile, alla fermata successiva. E subito dopo cos’altro fate? Salite sul treno che va nella direzione giusta. In un certo senso, i pensieri negativi sono come quel treno che ci sta portando nella direzione sbagliata, verso lo scoraggiamento. Possiamo scendere da quel treno? Certo che possiamo. Ma dobbiamo salire su un altro treno, il treno che ci permetterà di raggiungere uno stato mentale sereno. È questo il segreto. Dobbiamo sostituire i pensieri negativi con pensieri positivi, incoraggianti e spirituali. Tenere i nostri pensieri sul binario giusto è un processo continuo. Notate in che modo l’apostolo Paolo lo rese chiaro in Efesini 4:23: Qui Paolo sta dicendo che possiamo controllare i nostri pensieri, possiamo cambiare il nostro modo di pensare. E dato che siamo tutti imperfetti, è necessario fare di continuo questi cambiamenti. E non è una battaglia persa. Geova ci ha dato delle armi potenti per fare in modo che i nostri pensieri vadano nella direzione giusta. Ci ha dato la sua Parola, il suo spirito santo. Ci ha dato la preghiera e il cibo spirituale di buona qualità che ci provvede l’organizzazione. Prendiamo in esame alcuni pensieri negativi che potrebbero scoraggiarci. Poi esaminiamo dei pensieri positivi che invece ci aiutano a combattere lo scoraggiamento. Avete avuto una brutta giornata, avete detto o fatto qualcosa di cui poi vi siete pentiti. Questo è uno di quei “momenti di difficoltà”. Allora si affaccia il pensiero: “Non valgo niente”. Siete saliti sul treno sbagliato. Rimarrete su quel treno che vi sta portando dritti fino allo scoraggiamento? Ricordatevi che potete scegliere. Scendete da quel treno. Non lasciate che i pensieri negativi prendano il sopravvento. Dite a voi stessi: “Aspetta un attimo, fermati! Così non va bene. Solo perché ho fatto un errore non significa che per Geova non valgo niente. Lui ci dice che sa che ‘siamo polvere’ e che è ‘pronto a perdonarci’. E Gesù ha detto che ‘nemmeno un passero che cade a terra’ viene dimenticato da Dio e che ‘noi valiamo più di molti passeri’. Sì, è così. Per Geova valgo davvero tanto. Devo pregare al riguardo, e di sicuro Geova mi aiuterà a non rifare lo stesso errore. Domani sarà una giornata migliore. Grazie, Geova”. Facciamo un altro esempio. Un fratello vi ha detto qualcosa di decisamente poco gentile. Ecco che arriva un altro momento di difficoltà. Allora iniziate subito a pensare: “Ma come può un fratello che si comporta così essere apprezzato nella congregazione? Non è assolutamente un buon esempio. Perché gli anziani non intervengono?” Fare questi pensieri sarebbe come accettare l’invito a salire sul treno sbagliato. Se rimaniamo su quel treno di pensieri negativi, finiremo per perdere la nostra forza spirituale. Invece possiamo ancora scegliere. Sostituiremo i pensieri negativi con pensieri positivi? Potremmo portare i nostri pensieri sul binario giusto, ad esempio facendo un ragionamento di questo tipo: “Beh, non ci sono dubbi che mi ha detto una cosa scortese. Però non è da lui. Forse aveva solo avuto una brutta giornata. È imperfetto come lo sono anche io. Anche io a volte ho detto cose poco gentili e poi mi è dispiaciuto, me ne sono pentito. Probabilmente si sta sentendo anche lui così. Mi viene in mente Colossesi 3:13 che dice che dobbiamo ‘continuare a sopportarci gli uni gli altri e a perdonarci senza riserve’, e questo ‘anche se qualcuno ha motivo di lamentarsi di un altro’. Beh, un motivo per lamentarmi lui me l’ha dato di sicuro. Ma il versetto dice che ‘Geova ci ha perdonato senza riserve’. E io ho perso il conto di quante volte ha perdonato me. No, non permetterò che questa cosa rovini la nostra amicizia. Cosa posso fare per aiutarlo? Pregherò per lui. E pregherò anche per me. Chiederò a Geova di aiutarmi a non nutrire rancore nei suoi confronti”. Facciamo un terzo esempio. Dopo anni e anni di duro lavoro non hanno più bisogno di voi. Il vostro capo vi licenzia. Adesso siete senza lavoro. Questo è un altro momento di difficoltà. Siete in preda all’ansia e ai pensieri negativi. “Come provvederò il necessario alla mia famiglia? Adesso cosa succederà? Perché Geova ha permesso che mi capitasse una cosa come questa?” Dove vi porterà questo treno di pensieri bui e negativi? Di sicuro vi ritroverete emotivamente esausti e diventerete deboli dal punto di vista spirituale. Ma potete ancora scegliere. Potete sostituire quei pensieri negativi con pensieri positivi come: “Ok, ho perso il lavoro. Ma adesso cosa dovrei fare? Dovrei smettere di servire Geova? No. Gesù ha detto che non dovremmo essere ansiosi riguardo alle cose materiali, perché Geova ci provvederà il necessario se mettiamo il Regno al primo posto nella nostra vita. Ha anche detto di mantenere uno stile di vita semplice. È proprio vero, ci sono molte cose di cui non ho bisogno. Allora farò così, semplificherò la mia vita e mi impegnerò di più per Geova. Lui ci promette che non ci abbandonerà mai. Getterò il mio peso su di lui e sono sicuro che lui mi aiuterà a fare le scelte giuste”. Cari fratelli, viviamo negli ultimi giorni di questo sistema di cose. Avremo tutti i nostri momenti di difficoltà. In alcuni casi a motivo della nostra imperfezione o di quella degli altri. Ma sappiamo anche che il Diavolo farà di tutto per scoraggiarci. Rivelazione 12:17 dice che Satana scatena tutta la sua rabbia contro “quelli che osservano i comandamenti di Dio e hanno il compito di rendere testimonianza riguardo a Gesù”. Il Diavolo cercherà di sfruttare ogni situazione e ogni problema che affrontiamo per insinuare nella nostra mente pensieri scoraggianti e per prosciugare le nostre energie. Ci troviamo davvero a un passo dal nuovo mondo. Combattiamo lo scoraggiamento usando tutte le armi che Geova ci dà. Continuiamo a studiare la Parola di Dio, facciamo in modo che sia un’abitudine quotidiana, preghiamo di continuo Geova perché ci dia il suo potente spirito e teniamoci stretti all’organizzazione. Dio ha promesso di darci la vittoria. Non lasciamoci spaventare da niente. Facciamo nostre le parole dell’apostolo Paolo riportate in Filippesi 4:13: "Per ogni cosa ho forza grazie a colui che mi dà potenza".


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