Procedura abbreviata in Uruguay per i rifugiati venezuelani
La Commissione per i Rifugiati (Core) del ministero degli Esteri uruguaiano ha approvato l'applicazione di un piano pilota che consentirà di ammettere 'prima facie' (a prima vista) lo status di rifugiato ai richiedenti di origine venezuelana, che soddisfano alcuni requisiti fondamentali per accedere a questo status giuridico e senza la necessità di effettuare un colloquio, uno delle principali ragioni che hanno finora rallentato il processo.
Lo scopo di questa nuova procedura, precisa un comunicato ufficiale, "è fornire una soluzione al trattamento pendente delle domande di rifugiato e risponde all'impegno dello Stato di dare protezione internazionale alle persone che ne hanno bisogno, nel quadro della legge 18.076 sullo Statuto dei rifugiati".
Al riguardo, attraverso il suo account X, il ministero ha reso noto che l'Alto Commissario dell'Onu per i Rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, ha preso contatto con il sottosegretario agli Esteri dell'Uruguay, Nicolás Albertoni, che è anche presidente della Core, per "congratularsi con l'Uruguay per l'approvazione del programma 'prima facie' per i rifugiati venezuelani".
La decisione adottata "si basa sulla valutazione della situazione umanitaria del Venezuela, che ha causato l'esodo di oltre 7,7 milioni di persone, di cui la stragrande maggioranza sono state accolte in America Latina".
Nel caso specifico dell'Uruguay, delle oltre 24.000 domande di asilo pendenti registrate dal CORE al 31 dicembre 2023, quasi il 15% corrisponde a cittadini venezuelani (circa 3.500).
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