Prendiamo decisioni sagge

Prendiamo decisioni sagge

JW Broadcasting > Discorsi

🏠 HOME 🎬 VIDEO

JW Broadcasting, aprile 2023

Il tema del programma di questo mese è “Prendiamo decisioni sagge”. Questa considerazione si basa su Giobbe 34:11. Leggiamo insieme questo versetto: “Egli ricompenserà l’uomo in base alle azioni che compie, e farà ricadere su di lui gli effetti della sua condotta”. Come si capisce bene da questo versetto, le nostre azioni sono molto importanti. E in genere le nostre azioni sono il risultato delle decisioni che prendiamo. Alcune decisioni vengono prese dopo averci riflettuto a lungo, mentre altre senza pensarci troppo. Ma a prescindere da quanto riflettiamo prima di prendere una decisione, dobbiamo riconoscere questa verità fondamentale. Una decisione saggia dà risultati positivi, una decisione sbagliata invece può portare a conseguenze anche molto gravi. Ovviamente, tutti vogliamo prendere buone decisioni. Ma quando una decisione si rivela saggia? Quando quella decisione rallegra il cuore del nostro Padre celeste, Geova. La maggior parte di noi ha già fatto delle scelte sagge. Tra queste ci sono le grandi decisioni della vita, come dedicare la propria vita a Geova e battezzarsi. Oppure la decisione di non farsi coinvolgere in questioni religiose o politiche come fa il mondo. Sicuramente prima di prendere queste importanti decisioni abbiamo passato molto tempo a pregare per capire cosa richiedeva Geova da noi. E grazie alla sua benedizione abbiamo visto come la nostra vita è migliorata. Per il momento, comunque, non ci concentreremo sulle grandi decisioni della vita. Parleremo piuttosto di quelle che alcuni potrebbero considerare decisioni di minore importanza. In realtà, come vedremo, alcune di queste possono avere un impatto notevole sulla vita. Innanzitutto vedremo un esempio tratto dalla Bibbia, un servitore di Geova che però durante la sua vita prese alcune decisioni sbagliate. Cercheremo di comprendere cosa portò quest’uomo a prendere queste decisioni sbagliate. Poi vedremo insieme che cosa dobbiamo fare noi per riuscire a prendere buone decisioni. E infine capiremo cosa dobbiamo fare se ci rendiamo conto di aver preso una decisione che si è rivelata poco saggia. Quindi, per iniziare parliamo di un fedele servitore di Geova che però prese alcune decisioni poco sagge. L’esempio che esamineremo è quello del re Giosafat. Che reputazione si fece agli occhi di Geova questo re? Troviamo la risposta nel libro di 2 Cronache al capitolo 17. Leggiamo i versetti 3 e 4: “Geova rimase con Giòsafat, perché lui camminò nelle vie percorse prima di lui dal suo antenato Davide e non ricercò i Bàal. Ricercò infatti l’Iddio di suo padre e seguì i suoi comandamenti, non le pratiche d’Israele”. Che belle parole di lode, non trovate? È evidente che Giosafat era un re fedele, prese la saggia decisione di servire Geova. Ma nonostante questo, prese anche alcune decisioni davvero poco sagge. Andiamo a vedere quello che successe in una circostanza, in 2 Cronache 18:1: “Giòsafat aveva ricchezze e gloria in abbondanza, ma strinse un’alleanza matrimoniale con Àcab”. In pratica, fece sposare suo figlio con Atalia, la figlia di Acab. Ecco, quella fu una pessima decisione. Perché? Perché Acab aveva costruito un tempio per Baal e aveva radunato perfino 850 falsi profeti. E poi era anche il marito della malvagia regina Izebel. Chi avrebbe mai messo il proprio figlio in una famiglia del genere? A cosa stava pensando Giosafat? Perché strinse quell’alleanza matrimoniale? Forse voleva riunire le 12 tribù, o forse aveva qualche interesse politico o commerciale per cui gli serviva avere Acab come alleato. Anche se non siamo sicuri dei suoi motivi, sappiamo per certo che ci furono delle conseguenze. A causa della sua stretta alleanza con il re Acab, Giosafat si sentì obbligato a unirsi a lui e a combattere al suo fianco nella guerra contro i siri. E così, come se non bastasse, questo lo portò ad un’altra decisione poco saggia. Mentre si stavano preparando per la battaglia, Giosafat chiese di consultare uno dei profeti di Geova. Acab espresse il suo grande odio per il profeta e, dopo aver sentito quello che aveva da dire, lo fece gettare in prigione. A questo punto era arrivato il momento per Giosafat di fare una scelta. Sapete cosa decise di fare? Anche se all’inizio non era d’accordo con Acab, alla fine decise di unirsi a lui in battaglia. Giosafat non tenne conto dell’avvertimento di Geova. Ma c’è dell’altro. Questo a sua volta lo spinse a prendere ancora un’altra decisione sbagliata, e questa volta fece una scelta davvero insensata. Cosa accadde? Il profeta di Geova aveva predetto che gli israeliti avrebbero perso il loro pastore, o re, in battaglia. Quindi Acab disse che lui si sarebbe travestito e che non sarebbe entrato in battaglia con gli abiti del re. Ma disse anche che Giosafat avrebbe dovuto indossare le vesti reali. Fermiamoci, e pensiamoci per un momento. In sostanza Acab stava dicendo: “Tu vai pure a combattere con un bersaglio disegnato sulla schiena e io invece mi travesto e passo inosservato”. Ma vi rendete conto? La decisione di Giosafat di accettare tutto questo non fu solo poco saggia, ma fu proprio insensata. Gli costò quasi la vita. Ma perché fece una cosa del genere? Il libro Perspicacia dice che forse Giosafat agì in quel modo perché non voleva “rimangiarsi la promessa che aveva fatto di accompagnare Acab”. Probabilmente perché avrebbe fatto brutta figura se si fosse tirato indietro a quel punto. Anche se Giosafat sopravvisse a quella battaglia, Geova mandò da lui un altro profeta che gli disse le parole riportate in 2 Cronache 19:2: “Si dovrebbe aiutare il malvagio? Si dovrebbero amare quelli che odiano Geova? Per questo motivo Geova è indignato contro di te”. Durante la sua vita Giosafat fece diverse cose buone e Geova ovviamente tenne conto di questo, ma sappiamo anche che prese alcune decisioni del tutto sbagliate. Quali lezioni traiamo dalle decisioni sbagliate di Giosafat? Lezione n. 1: solo perché abbiamo fatto tante cose buone nel nostro servizio a Geova non significa che prenderemo sempre sagge decisioni. Lezione n. 2: se diventiamo amici di persone che odiano Geova potremmo sentirci spinti a prendere altre decisioni poco sagge. Lezione n. 3: forse stiamo chiedendo a Geova di darci la sua guida, ma poi dobbiamo ubbidirgli se vogliamo prendere sagge decisioni. Lezione n. 4: se ci rendiamo conto di aver preso una decisione poco saggia, non andiamo dritti per la nostra strada. Fermiamoci e poi cambiamo direzione. Queste lezioni si possono riassumere con le parole di Proverbi 22:3. Lì si dice: “L’accorto vede il pericolo e si nasconde, ma [dice anche che] l’inesperto va avanti e ne paga le conseguenze”. È così, dobbiamo cercare di prevedere le conseguenze delle decisioni sbagliate e poi fare qualcosa per evitarle. Ricordate quali furono alcune conseguenze delle decisioni poco sagge di Giosafat? Per poco non perse la vita, il suo primo figlio fu un apostata finché morì. E in seguito sua nuora, Atalia, fece mettere a morte tutti gli eredi al trono tranne uno e si insediò come regina di Giuda. Ma forse starete pensando: “Nonostante tutto, per Geova, Giosafat fu un buon re”. Sì, è vero. Ed è confortante per noi sapere che se in passato abbiamo preso decisioni poco sagge è ancora possibile che Geova ci consideri suoi fedeli servitori. Ma significa questo che allora le nostre decisioni non sono poi così importanti? Nel 1980 La Torre di Guardia faceva questo esempio molto interessante. Immaginate due capitani che sono al comando della propria nave. Durante una tempesta il primo capitano riesce a governare la nave e con destrezza porta in salvo l’equipaggio fino a riva. Mentre il secondo capitano prende decisioni sbagliate e per questo motivo alla fine fa naufragio perdendo tutto l’equipaggio. È lui l’unico a salvarsi. Anche se entrambi i capitani tornano a casa sani e salvi, uno ha salvato nave ed equipaggio, e quel capitano sarà molto più felice e degno d’onore, non trovate? È ovvio a quale dei due capitani possiamo paragonare Giosafat. Ma diversamente da lui, di sicuro noi preferiremmo essere come il primo capitano, quello che non ha perso la nave durante la tempesta. Allora cosa dobbiamo fare per riuscire ad essere come quel capitano? Nell’aprile del 2011, un articolo della Torre di Guardia conteneva un riquadro intitolato così: “Consigli per prendere buone decisioni”. E lì venivano elencati 6 aspetti che dovremmo sempre ricordare: (1) Non siate presuntuosi. (2) Documentatevi e fate ricerche. (3) Pregate per avere sapienza. (4) Decidete. (5) Attuate quanto avete deciso. E poi: (6) Rivedete la decisione e fate eventuali cambiamenti. Perché quest’ultimo aspetto è importante? Beh, perché di tanto in tanto è importante riesaminare le decisioni che abbiamo preso. E magari nel farlo ci rendiamo conto che una nostra decisione non è stata proprio la più saggia. Ma allora possiamo ancora essere come il primo capitano? Certo che sì! Come? Avendo il coraggio di fare i cambiamenti necessari. Dobbiamo riconoscere che non tutte le nostre decisioni vanno come avevamo sperato. Ecclesiaste 9:11 ci ricorda che “il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti [noi]”. Cosa dovremmo fare se ci troviamo in questa situazione? La stessa Torre di Guardia del 2011 rispondeva a questa domanda per noi. Spiegava che Geova si aspetta che ci atteniamo a decisioni come la dedicazione o l’impegno che ci siamo assunti con il matrimonio. Però aggiungeva anche: “Ad ogni modo, la maggior parte delle decisioni non sono così importanti. La persona saggia di tanto in tanto rivede le decisioni che ha preso. Non permette che l’orgoglio o la testardaggine le impediscano di modificare le proprie decisioni o persino di tornare sui suoi passi. La sua principale preoccupazione è assicurarsi di continuare a onorare Dio col proprio modo di vivere”. Torniamo un attimo all’esempio che abbiamo fatto dei 2 capitani. Su una nave a volte devi rivedere una decisione che si rivela poco saggia. Questo è proprio quello che successe durante un uragano nel 1889. La Calliope, una grande nave britannica, era ormeggiata nel porto di Apia, nelle isole Samoa occidentali, quando si scatenò una violenta tempesta. All’inizio il capitano decise di rimanere al sicuro nel porto come i capitani delle altre navi. Ma le onde si gonfiarono così tanto da diventare presto un vero pericolo. Il capitano si accorse di aver preso la decisione sbagliata. Cosa fece a quel punto? Con coraggio, cambiò la sua decisione e si diresse verso il mare aperto. Fu difficile, ma alla fine riuscì a salvare se stesso, la sua nave e i 250 marinai che erano a bordo. Questo gesto così coraggioso lo fece entrare negli annali della marina. Se vogliamo essere come quel capitano, ogni tanto dovremo pregare e poi riesaminare le decisioni che abbiamo preso. Potrebbe trattarsi di decisioni riguardo al lavoro, ai divertimenti, all’istruzione o al luogo in cui viviamo. Forse quando avevamo preso quelle decisioni ci erano sembrate la cosa più saggia per noi, ma continuano a sembrarci così anche ora? Se capite che sta arrivando un uragano o che le conseguenze delle vostre decisioni potrebbero portarvi a fare naufragio perché non sono state fino in fondo in armonia con la volontà di Geova, cosa dovreste fare? Fate come quel saggio capitano. Non preoccupatevi di fare brutta figura, non abbiate paura. Chiedete a Geova di aiutarvi e poi agite con coraggio. Fate i cambiamenti necessari perché Geova continui a essere felice di voi. Facendo così, prenderete sagge decisioni, decisioni che daranno buoni risultati, decisioni che Geova benedirà.

Report Page