Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e utilizzo delle risorse del c.d. "Recovery Fund", Commissione Mobilità

Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e utilizzo delle risorse del c.d. "Recovery Fund", Commissione Mobilità

Redazione, Direttamente Roma


Buongiorno a tutti cari telespettatori di #DirettamenteRoma. Oggi seguiremo questa commissione sull'utilizzo del recovery fund per attuare il PUMS di Roma: nelle scorse settimane sono infatti circolate più voci a mezzo stampa che vorrebbe la Raggi a tirare le fila per un grandioso finanziamento per Roma. Parliamo di un piano dal valore di circa 11 miliardi per attuare tutto lo scenario immaginato dal PUMS: completamento metro C, metro D, tramvie e corridoi della mobilità. Quanto c'è di reale e quanto invece concorre alla corsa elettorale? Questa commissione ci aiuterà a chiarire anche l'aspetto politico di tali scelte.

Un poco alla volta si stanno unendo tutti i partecipanti: entro pochi minuti dovremmo cominciare.


Stefàno: "Grazie a tutti per l'ampia adesione. Un anno fa abbiamo adottato questo PUMS, un piano ambizioso e innovativo con una visione a 10 anni. Un grande lavoro che non sto qui a ripetere. La riflessione che ho messo in campo è come e quando legare al PUMS, che è in progettazione già avviata, col Next Generation EU (il Recovery Fund ndr). Ci sono ancora dei passaggi da definire a livello nazionale, ma è già stata avviata un'interlocuzione tra lo Stato e gli Enti Locali. A fine agosto c'è stata una memoria di giunta che ha trasmesso le proprie idee al Governo nazionale. Oggi vorrei approfondire le opere che potrebbero essere concretamente finanziate. Quindi facciamo un punto sulla progettazione del PUMS."


Pietro Calabrese (Assessore ai Trasporti): "Dobbiamo sicuramente innestare il nostro lavoro del PUMS con il Recovery. A giorni ci sarà in tal senso una conferenza stampa della Sindaca. I principi del Recovery Fund sono tre: (1) fornire resilienza al territorio europeo, (2) transizione verde, (3) digitalizzazione dei servizi. Il PUMS ha in seno delle progettualità che vanno in questa direzione. Il Recovery ci permetterà di accelerare questo percorso: non solo tram e metro ma anche opere di completamento. I nodi di scambio ad esempio auto-metro ed efficientamento energetico. Vogliamo dotare tutti i depositi di Atac con copertura completa dei mezzi oggi parcheggiati all'aperto e installazione di impianti fotovoltaici. Sono state tante schede, che l'ing. Brinchi ci dirà nel dettaglio.

E ancora isole ambientali. Tutto ciò ricade nello scenario di piano del PUMS. Alla commissione suggerisco un ulteriore elemento: capire rispetto al Giubileo le opere che devono trovare una accelerazione immediata. La commissione dovrebbe in tal senso valutare un atto d'aula. Per esempio cominciare le metro per chiudere gli spazi in superficie almeno riqualificati. Il plateau di schede deve mettere il Governo nella condizione di presentare un piano organico. Non abbiamo la pretesa di avere il finanziamento completo di 25 miliardi (di cui 12 in mobilità), ma almeno di accelerare tanti progetti fondamentali."


Dipartimento razionalizzazione della spesa: "Il 20 siamo tornati dalle vacanze, il 27 abbiamo ricevuto la memoria di giunta ed abbiamo cominciato a lavorare con le partecipate di cui gestiamo i contratti di servizio. Grazie a questo lavoro abbiamo ottenuto delle schede integrate. Un altro elemento su cui ragionare è il completamento delle opere di mobilità entro 6 anni, secondo le direttive del Recovery."


RSM: "Colgo l'occasione per ringraziare il dipartimento per l'opera di coordinamento delle schede. Noi abbiamo preparato una presentazione per descrivere il PUMS. Noi abbiamo tre livelli: scenario di riferimento, scenario di piano e scenario tendenziale. Da questi ultimi due abbiamo ampiamente attinto. Le fonti di finanziamento sono il MAATTM, i fondi POR regionali di cui 17 milioni per i parcheggi di Annibaliano, Conca d'Oro, Villa Bonelli e Anagnina, 20 milioni per 65 mezzi a metano e 14 milioni per nuovi varchi e la nuova centrale del traffico. E altri ancora. I Progetti di Fattibilità (PFTE) li sappiamo: abbiamo ricevuto i fondi per 5 opere nel 2019. Funivie Battistini, Magliana, tram Togliatti, Tor Vergata, Tiburtina e 50 nuovi tram.

I progetti in corso, cui presenteremo richiesta a gennaio 2021, sono: TVA, tramvia Cavour, treni per le metropolitane, nuovo deposito sulla Togliatti. Inoltre stiamo lavorando sulla ciclabilità transitoria: 150 nuovi km di rete, di cui 40 itinerari. Stiamo chiudendo una serie di progetti come il lungotevere in sinistra."


Queste le opere presentate al MIT nell'ambito del Recovery Fund


Ci sono poi tutte le opere di tecnologie per la mobilità ITS, cui parleranno le altre partecipate."


Atac: "Le nostre progettualità riguardano il nostro ambito di gestione del servizio. Abbiamo agito nei terreni previsti dalle norme comunitare, quindi la conversione a verde delle flotte. Noi abbiamo chiesto la sostituzione integrale delle MEB e delle validatori per favorire la digitalizzazione e demateralizzazione dei pagamenti/titoli di viaggio. Sul medio periodo abbiamo richiesto una serie di tecnologie che consentano il controllo da remoto degli impianti: ad esempio le scale mobili. Un altro tema è rendere automatico l'accesso alle metropolitane attraverso tornelli intelligenti. Quindi colmare quel gap di gestione che ci consenta di chiudere i cancelli in automatico in caso di avarie o sovraffollamento. In tre anni vorremmo elettrificare completamente la rimessa di Portonaccio, trasformando il sito in deposito di autobus ibridi o elettrici.

Noi abbiamo comprato 100 autobus ibridi che arriveranno nel corso del 2021. Vorremmo consentire a Portaccio di avere a fianco almeno 100 autobus completamente elettrici. C'è infine la volontà di rinnovare completamente la flotta a metano, che risalgono al 2007, con nuovi mezzi. Guardando alla parte più infrastrutturale, noi abbiamo previsto un progetto di riduzione dei consumi energetici: sostituzione delle lampade ecc... Tutte le nostre rimesse inoltre dovrebbero essere in grado di produrre energia. Vogliamo infine rendere strutturale la sanificazione continua di mezzi, stazioni e rimesse."


Calabrese: "Ad integrazione, oltre a Portonaccio, l'intenzione è di inserire altri due poli. Quello già esistente di Trastevere ed un altro da individuare a nord. Vogliamo servire il Centro Storico di Roma solo con vetture elettriche."


Roma Metropolitane: "Noi abbiamo preparato molte schede dei progetti su ferro. Abbiamo lavorato per lo più per introdurre il BIM nei progetti di Roma Metropolitane, come previsto dal piano liquidatore. Altresì ci siamo spinti per impostare il BIM dentro tutte le partecipate del Comune di Roma. Venendo ai progetti più pesanti, condivido una presentazione."


Oltre a questo che vedete, abbiamo presentato le schede per 27 dei 50 parcheggi intermodali previsti nel PUMS. Roma è stata campionessa dei progetti presentati. Lascio la parola alla segreteria dell'assessore."


Segreteria dell'Assessore: "Il tema è cogente: noi dobbiamo fare metropolitane che vanno oltre i 6 anni del Recovery. Il Recovery è solo uno della 4 linee di finanziamento del Next Generation EU, che deve interfacciarsi con la legge di bilancio. Noi abbiamo lavorato per comprimere al massimo i tempi burocratici, come ad esempio la progettazione definitiva ed esecutiva in un'unica soluzione come previsto dal codice degli appalti. Alcune voci saranno finanziate col Recovery, altre con le voci di bilancio del MISE. Noi ci auguriamo che l'Unione voglia andare oltre il limite dei 6 anni, con progetti di ancor più resilienza."


RisorsexRoma: "Come detto da RSM, noi siamo su tutto, senza particolari temi specifici. Una notizia per tutti: il 21 andiamo in conferenza sulla VAS del PUMS. Mancano quindi circa 2 mesi per la chiusura del piano e la sua approvazione definitiva (adesso il piano è solo adottato ndr). Ciò aiuterà indubbiamente nel futuro: il passaggio non è indifferente, perchè si potrà andare in aula per la fine di dicembre per approvarlo."


Stefàno: "Do volentieri la parola ai consiglieri, che hanno atteso pazientemente."


Di Palma (M5S): "Quanti sono i fondi che chiediamo col Recovery e quanti invece al MISE?"


Calabrese (Assessore): "Noi chiederemo il fabbisogno al MISE, dopodichè sarà il MISE a coordinare tutti le richieste di intervento dei Comuni italiani. Non c'è quindi un importo preciso sul quale puntiamo, molto dipenderà dalle intenzioni della Commissione Europea. Certamente ci saranno delle opere prioritarie per il Giubileo 2025. In sostanza, anziché ragionare sulle singole voci sulle quali si regolerà il Governo è stato necessario ragionare in termini di direzionalità dei finanziamenti."


Stefàno: "Sul settore mobilità ci sono tantissime richieste, come abbiamo detto. Io ho paura che si verifichi l'effetto "lista della spesa" o "elenco del telefono". Potremmo forse scremare o gerarchizzare i progetti. Ad esempio: tra metro C e metro D è meglio scegliere...? Aiutatemi a rispondere a questa riflessione. "Io vorrei inoltre focalizzarmi sul tema delle metro C e D."


Calabrese: "Condivido pienamente quanto ha rappresentato. ma sarà un tema che affronteremo nei prossimi mesi ad istruttoria conclusa."


RSM: "Certamente dovremmo classificare le opere o tra i 5 piani direttori o tra le opere che più spostano le persone verso il trasporto pubblico."


Stefàno: "Grazie, proseguiamo con l'approfondimento di metro C e D, poi chiudiamo."


Roma Metropolitane: "Abbiamo esaminato i progetti che abbiamo in casa per aggiornare l'attraversamento del Centro Storico, che è più delicata. La tratta Venezia-Clodio/Mazzini è già appaltata a Metro C scpa, come sappiamo, quindi potrebbe andare molto spedita. Per l'ulteriore tratta T1 abbiamo necessità di ancora un paio di settimane per completare le nostre valutazioni. Lo stesso vale per il vecchio preliminare della linea D. Non intendiamo stravolgere il progetto che conosciamo."


Stefàno: "Vi ringrazio per questo importante approfondimento. Dopo anni in cui gli enti locali hanno subito tagli, forse è il momento di una nuova stagione di investimenti."


Il punto nella commissione mobilità: il Comune di Roma ha manifestato al Governo la necessità di ricevere 12 miliardi per imprimere una forte accelerazione alla realizzazione del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Dentro anche il completamento della metro C, la metro D e la trasformazione della Roma-Lido in metro E, che da sole valgono ben metà del finanziamento.

Il Next Generation EU è alle porte e l'Italia è pronto a discuterlo per inserirlo nella Legge di Bilancio 2021. Dopo anni di tagli agli Enti Locali, la ripartenza del Paese potrebbe passare proprio attraverso le infrastrutture di mobilità pubblica. I principi fondamentali, infatti, per accedere ai finanziamenti del Recovery Fund saranno tre: aumentare la resilienza dei territori, transizione verde e digitalizzazione dei servizi. Tutto ciò rispettando tuttavia un vincolo che si cercherà di allentare in sede di Commissione Europea: che i progetti descritti siano realizzabili entro 6 anni dall'ottenimento dei fondi e la stipula dei contratti.

Atac, Roma Metropolitane, l'Agenzia per la Mobilità e Risorse per Roma, ossia le partecipate del Comune, sono state coordinate in questi giorni dal Dipartimento per la razionalizzazione della spesa, Centrale di Committenza per produrre i contenuti della Memoria di Giunta n° 48 del 28 agosto scorso. I contenuti sono vastissimi e non si limitano solo alla dotazione di nuove metropolitane e tramvie: Atac ha avanzato la proposta di dotare tutte le rimesse capannoni di rimessaggio autobus al coperto, che si autoalimenteranno con pannelli solari, trasformando in particolare quella di Portonaccio per soli bus ibridi (100 arriveranno nel corso del 2021) e altrettanti elettrici. C'è inoltre la volontà di sostituire completamente la flotta a metano, solo parzialmente integrata dai nuovi Citymood, per fornire un servizio migliore alle rimesse di Tor Pagnotta e Tor Sapienza. E ancora: due tecnopoli completamente elettrici, uno a sud come quello di Trastevere e un altro da individuare a nord per servire il Centro Storico solo con mezzi elettrici tra metro, tram e autobus. In ultimo, rendere sistematica la sanificazione di tutti i mezzi attraverso speciali strutture semiautomatiche e sostituzione integrale delle Macchine Emettitrici Biglietti (MEB) e delle validatrici per favorire la dematerializzazione dei pagamenti e dei titoli di viaggio.

L'Assessore ai Trasporti Pietro Calabrese ha sottolineato che, per evitare l'effetto "lista della spesa", le schede dei progetti richiesti saranno suddivisi tra i realizzabili "entro i Giubileo" e quelle post Giubileo 2025, citando tra le prime la tramvia Termini-Vaticano-Aurelio e la metro C per permettere una sistemazione definitiva di via Nazionale e corso Vittorio Emanuele.

Sebbene l'intenzione fosse quella di evitare la scrittura di un libro dei sogni, dagli esiti della Commissione odierna sembra proprio si sia andati in questa direzione. Né nella memoria pubblicata, né, tantomeno, in sede di Commissione è emersa un qualche tipo di gerarchizzazione delle opere, che si sarebbe potuta fare in base al numero di persone attratte sul trasporto pubblico dai singoli interventi.

Qualora si dovesse decidere tra il proseguire la metro C e il fare la metro D, quale sarà il criterio di scelta?

Il cammino del Recovery Fund è certamente ancora lungo, ma il percorso per il Comune di Roma appare già incerto.


Stream mandato in onda da #DirettamenteRoma: https://t.me/direttamenteroma


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